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Politică

La nuova presidente della Commissione Diritti Umani in Senato è una leghista che sostiene le ruspe nei campi rom

Stefania Pucciarelli, senatrice al suo primo mandato, è stata nominata presidente della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.
Leonardo Bianchi
Rome, IT
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Stefania Pucciarelli. Foto via Facebook.

Dal 2001, in Senato è attiva la commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani. Nel corso degli anni, la commissione si è occupata di varie questioni internazionali e nazionali—come l’introduzione del reato di tortura, la lotta contro la tratta, e il contrasto a razzismo e xenofobia.

Nella scorsa legislatura la commissione, presieduta dal senatore del Partito Democratico Luigi Manconi, ha posto parecchia attenzione sui diritti dei rom e sullo stato diritti nei centri di accoglienza e trattenimento dei migranti. A tal proposito, sono stati pubblicati ben quattro rapporti sui CIE.

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E in questa legislatura? Be’, visto che siamo nel pieno del cambiamento, le cose potrebbe andare in maniera leggermente diversa. Questa mattina, anche con i voti del M5S, sono stati eletti i due vicepresidenti della commissione—tra cui spicca Paola Binetti di Forza Italia; sì, Paola Binetti—e la presidente: Stefania Pucciarelli della Lega.

Al suo primo mandato, la senatrice è una militante della Lega sin dal 1993; nel 2011 è stata consigliera comunale a Santo Stefano di Magra (paese in provincia di La Spezia) e nel 2015 è entrata in consiglio regionale. Già il post con cui annuncia la sua nomina è particolarmente indicativo: la prima priorità sarà “lavorare pancia a terra” per “accendere i riflettori” sul “genocidio” e sulle “persecuzioni contro i cristiani.”

Ma quali sono le sue idee, in materia di diritti umani e tutela della minoranze? Che competenze ha sul tema, la nuova presidente della commissione? E su quali canali si informa? Vediamolo un po’.

I CAMPI ROM VANNO “RUSPATI”

L’8 novembre 2018 c’è stato uno sgombero nel campo nomadi a Castelnuovo Magra, una notizia accolta con giubilo dalla neo-senatrice. “Finalmente al campo rom di via Gragnola sono ritornare le ruspe,” ha detto in un’intervista, aggiungendo che le ruspe su quel campo sono “una battaglia della Lega dal 2013.”

Sulla propria pagina Facebook Pucciarelli ha direttamente messo la foto della ruspa che spiana una baracca, aggiungendo trionfante: “Un altro passo avanti per ristabilire la legalità!”

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“FAREMO PULIZIA DI CERTI ELEMENTI”

E per quanto riguarda i migranti? Anche qui, le idee sono piuttosto chiare. Nel commentare un caso di cronaca che ha visto protagonista uno straniero, la senatrice ha detto che “grazie al decreto sicurezza faremo pulizia di certi elementi che a causa dell’accoglienza pelosa targata PD sono entrati nel nostro paese per delinquere e creare scompiglio.”

IL POST CONTRO ANPI E FEMMINISTE

Pucciarelli ha dedicato un paio di post al caso di Desirée Mariottini, ma questo qui sopra è indubbiamente il più interessante. Secondo la senatrice, “i partigiani e le femministe”—come “i governi a guida Pd”—sono “complici dei crimini commessi da persone che non dovevano entrare in Italia.”

L’Anpi, inoltre, non serve proprio a niente, “sempre che abbia mai avuto ragione di esistere.” E con la manifestazione che c’è stata a San Lorenzo, “l’Anpi e le femministe hanno ucciso Desirée una seconda volta.”

COMPLOTTI CONTRO L'ITALIA E DIEGO FUSARO

Nell’osservare la sua pagina Facebook si possono cogliere anche i suoi riferimenti culturali e le fonti da cui attinge le informazioni. Prendiamo solo due esempi, giusto per capire di cosa stiamo parlando.

La bocciatura della manovra da parte della commissione europea, per esempio, è il segnale che “hanno già deciso come affondarci ed espropriarci, nuovamente, della nostra sovranità.” Per rimarcare il concetto, Pucciarelli linka un articolo del noto complottista Maurizio Blondet dal sobrio titolo “Hanno progettato il Golpe,” che a sua volta rilancia la falsa trascrizione dell’intervista al politico olandese Jeroen Dijsselbloem.

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Per rimanere in tema, più recentemente la senatrice ci ha fatto sapere di essere andata ad ascoltare a Genova il filosofo Diego Fusaro, il quale “ci ha parlato del progetto del capitalismo mondiale di minare la famiglia per disgregare la società nazionale.”

IL BURQA NEL CONSIGLIO REGIONALE

Ma torniamo ai tempi del consiglio regionale. L’8 marzo del 2016, il giorno della festa della donna, Pucciarelli si era presentata in consiglio regionale con il burqa per “dare voce alla donne musulmane che vivono sul nostro territorio ma sono invisibili e sono vittime di violenza da parte dei loro mariti.”

Forse, però, aveva un po’ esagerato, e il presidente del consiglio regionale della Lega Francesco Bruzzone l’aveva redarguita e invitata a uscire dall’aula perché “questo abbigliamento non è consono ai lavori dell’assemblea.”

LA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO “IL BUSINESS DELL’IMMIGRAZIONE”

Oltre a queste trovate situazioniste, Pucciarelli in consiglio regionale Liguria ha comunque avanzato diverse proposte. Una di queste, presentata nell’aprile del 2017, mirava a contrastare il fenomeno del “business dell’immigrazione” che “porta degrado anziché sviluppo del nostro territorio.”

In particolare, Pucciarelli ce l’aveva con quelle “strutture ricettive […] che ospitano i migranti” e “non si possono considerare attività turistiche; anzi, il turismo lo danneggiano.” Insomma: gli albergatori che “si fanno complici delle disastrose politiche del Pd e della Ue non potranno pretendere, dopo avere incassato molti soldi pubblici per svolgere una funzione che non compete al loro comparto, di usufruire dei contributi regionali per il sostegno al turismo.”

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Secondo il Pd, una simile proposta era “un’idea folle e profondamente razzista, oltreché palesemente incostituzionale.”

IL LIKE AL COMMENTO RAZZISTA

Sempre nel 2017, Pucciarelli è incappata in uno spiacevole “incidente.” Sotto un post in cui lei parlava di alloggi popolari alla Spezia, assegnati nel 40 percento dei casi a cittadini stranieri, un utente aveva lasciato questo commento: “Questa lista andrebbe rivista, certe persone andrebbero eliminate dalla graduatoria dal tenore di vita che hanno. E poi vogliono la casa popolare. Un forno gli darei.” L’allora consigliera regionale gli aveva messo like.

Il caso era stato sollevato dal consigliere Francesco Battistini, ex M5S poi confluito nel gruppo LiberaMente Liguria, che aveva pubblicato lo scambio sulla propria pagina. Poco dopo, il post e il commento incriminato erano stati rimossi, e lei si era scusata dicendo di “non aver letto interamente il contenuto del commento.”

Il “Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione,” tuttavia, aveva presentato un esposto. Questo ottobre, infine, il gip ha ritenuto che non ci fosse nulla di “penalmente rilevante” nel comportamento di Pucciarelli. La quale ha preso la palla al balzo per dire su Facebook che “violenza e razzismo non mi appartengono. La difesa degli italiani è un’altra cosa che porto avanti con orgoglio e con senso del dovere.”

E da una convinta che in Italia le vere vittime del razzismo siano gli italiani, non possiamo che aspettarci una difesa a tutto tondo dei diritti umani.

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