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Cosa succederebbe se Trump diventasse davvero presidente degli Stati Uniti?

È la mattina di un giorno di inizio 2017, ed è l'Inauguration Day. Donald John Trump Sr. ha la mano sulla bibbia, e l'America lo guarda, a bocca aperta, mentre giura di "preservare, proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti."

Immagine modificata via Smithsonian e Gage Skidmore.

In occasione degli ultimi risultati di Trump, riproponiamo in versione editata quest'intervista realizzata dai colleghi americani a luglio 2015.

È la mattina di un giorno di inizio 2017, ed è l'Inauguration Day. Donald John Trump Sr. ha la mano sulla bibbia, e l'America lo guarda, a bocca aperta, mentre giura di "preservare, proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti."

Come siamo arrivati a questo punto non è importante. La domanda adesso è: e ora cosa diavolo succede?

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Per riuscire ad avere anche la risposta più vaga, dobbiamo guardare alla storia. Perché, come ha detto il volto della scienza della TV britannica James Burke, "Perché dobbiamo guardare al passato per preparare iil futuro? Perché non c'è nient'altro a cui guardare."

Lo storico dell'Università della Virginia Brian Balogh ha avuto il compito di parlare con noi dello scenario della presidenza di Trump, per capire se sarebbe catastrofica quanto sembra. Perché dovremmo ascoltare Balogh? Bene, per prima cosa perché è un esperto di politica americana, e poi perché conduce un programma radio piuttosto famoso chiamato Backstory With the American History Guys.


A proposito di persone che non sanno quando tacere.

VICE: Facciamo finta che Trump sia presidente. Ipoteticamente, come è successo?
Brian Balogh: Donald Trump ci ricorda che c'è una forte percentuale di americani che si sente profondamente ignorata e trascurata dai candidati che fino a oggi hanno rappresentato entrambi i partiti… ma i Repubblicani e i Democratici hanno entrambi commesso un grave errore nel pensare che nessuno avrebbe ascoltato una persona come Donald Trump. La gente come lui fa perno su una frustrazione che ha origine in una domanda molto basilare: come può un paese che è stato così economicamente e militarmente potente come gli Stati Uniti ritrovarsi in questo stato? E puoi decidere tu quale credi che sia "questo stato".

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Come sarebbe il suo discorso di inaugurazione?
Innanzitutto—e potrebbe sembrarti buffo—direbbe una cosa come: "La nazione ha bisogno di unirsi." Cercherà di parlare a tutti gli americani. Questo perché, ipotizzo, dovrà arrivare a molte più fazioni se diventa presidente.

Sarà anche costretto ad abbassare di molto i toni della sua retorica. Non riesco a pensare a nessun discorso d'inaugurazione che vada in un'altra direzione, non importa quanto combattuta sarà l'elezione—guarda George W. Bush, ovviamente si trattava di un'elezione combattuta molto ferocemente, decisa da un elettorato collegiale, se guardi il suo discorso d'inaugurazione, si focalizza sull'essere il presidente di tutti gli americani.

Credi che il fatto che sia milionario avrebbe i suoi effetti?
Sì, e non si tratta solo di essere ricco. È la sua inclinazione imprenditoriale, il fatto che sia abituato a trattare, che spesso rappresenta ciò che le persone vogliono [in un presidente]: concludere degli accordi particolarmente duri. Il candidato—non il presidente, ma il candidato—che si è avvicinato di più a quest'idea di imprenditorialità è stato Mitt Romney. Ma Romney ha avuto un sacco di problemi per aver chiuso delle aziende e aver lasciato a casa dei lavoratori a causa delle sue contrattazioni.

Quali potrebbero essere le difficoltà principali di un governo Trump?
Ti potrà sembrare strano, ma penso che proprio il mondo degli affari potrebbe porre le difficoltà maggiori. A chi gravita in quel mondo non piacciono i presidenti eccessivamente provocatori. Ovviamente sto generalizzando, ma da quelle parti prediligono la prevedibilità e la stabilità. Wall Street, il mercato azionario… vogliono avere delle certezze sulla collocazione di un presidente.

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Al contempo però questo suo atteggiamento potrebbe fare di Trump una specie di maverick. E alla gente i personaggi così piacciono, no?
Per quanto Trump possa o meno essere un maverick, in caso di elezione dovrà fare i conti con una maggioranza repubblicana. E i repubblicani vorranno raggiungere tutta una serie di obiettivi, non adattarsi alle scelte di Trump.

Quante concessioni potrebbe fare l'elettorato a uno come lui?
Diciamo che se sei una figura estremamente unificante e popolare, prendi FDR o Ronald Reagan, allora l'elettorato non ti starà eccessivamente addosso, almeno non all'inizio. Posso immaginarmi un Trump presidente, ma fatico a immaginarmelo come un presidente con quel grado di popolarità.

È uno di quelli con la popolarità più bassa tra i non elettori?
Penso potrebbe avvicinarsi a un presidente arrivato a fine mandato coi livelli di popolarità più bassi: Harry Truman. A un certo punto chiunque era certo che non sarebbe stato rieletto, ed è allora che pronunciò la frase "to err is Truman." Lì hanno iniziato a odiarlo sul serio.

Prima hai accennato ad altri paralleli con Truman, giusto?
Truman—e in un certo senso vedo una somiglianza con Trump, qui—conosceva molto bene i suoi elettori, ed è riuscito a farsi rieleggere rivolgendosi allo zoccolo duro. Il suo elettorato era la classe lavoratrice, il ceto medio o medio basso con base etnica. All'epoca i sindacati erano più forti, ma lui sapeva a chi parlava. E lì ci vedo dei parallelismi con Trump. Non gli interessava cosa pensassero di lui i Repubblicani ricchi, né gli interessava più di tanto l'opinione dei democratici intellettuali alla Adlai Stevenson.

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Quindi faceva incazzare tutti?
Nessuno è paragonabile a Trump in questo senso, ed è tutto merito del suo modus operandi. È lo stesso motivo per cui siamo qui a parlarne. Non ne stiamo parlando per i traguardi che ha raggiunto, né perché abbia dato prova di poter essere un leader. Parliamo di lui perché sa come attirare l'attenzione di tutti facendo delle sparate.

Ok, tornando alle previsioni sul futuro: proprio come per Truman, Trump si fa i suoi quattro anni di presidenza e…
Ora vuoi farmi parlare anche della sua campagna per il secondo mandato? [Ride]

Be', se con Truman ha funzionato…
No, il mio riferimento a Truman non voleva portare a questo. Ne parlavo semplicemente in riferimento al suo elettorato forte.

Allora pensi che una presidenza Trump potrebbe rivelarsi noiosa?
Ecco, mi piacerebbe concludere con una battuta: dovremmo proporre un emendamento costituzionale per cambiare la questione del limite di due mandati. Con Trump presidente, la gente potrebbe stufarsi allo stesso modo in cui si stufa di un programma in TV. Stando così le cose, perché non cancellarlo proprio come si fa coi programmi che non vengono più seguiti? Gallup e Nielsen dovrebbero accordarsi su un limite oltre il quale si renda necessaria la "cancellazione" del suo mandato.

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