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È un dashiki.Non è un abito dell'Africa occidentale? Cioè—tu non sei nero ed è un po' strano no?
No. È comodo. Ho capito perché la gente se lo mette quando fa caldo.È per questo che lo indossi?
Sì, è comodo. E ha un che di artistico.
Ragazza 1: Ho una maglietta larga con pantaloncini di suede marroni. Fa molto pirata. È quello il fine, sembrare un pirata.
Ragazza 2: Ho un vestito lungo pesca con un gilet caldo e dei sandali molto robusti.
Ragazza 3: Io ho una tuta con le bretelle, degli stivali e una cintura e poi direi cinque collane e un chilo di brillantini.E i capelli?
Abbiamo delle bellissime treccine. Le abbiamo tutte e tre.Non vi fa strano avere tutte e tre le treccine?
Ragazza 3: Un po', ma solo perché non le ho mai avute e sono abituata ai miei capelli ricci. È diverso, ma mi piace.E tu?
Ragazza 2: No, non direi. Le ho avute spesso. In realtà, non volevano essere uno statement ma volevo tenere i capelli lontano dal viso e non dovermene preoccupare per tutto il weekend, tenerli sempre nello stesso modo.
È fatto di garza.
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Sì.Non trovi un po' strano avere in fronte un bindi?
Onestamente all'inizio ero un po' scettica, sai, è roba di una cultura che non mi appartiene. Mi fa strano per questo motivo e perché di sicuro a loro non fa piacere.
È la mia maglietta africana della presa bene. Tiene super fresco e riesco a ballarci benissimo.Ma non ti senti un po' ridicola?
No, sono fiera dei miei vestiti. Tutti pensano che sia una bomba. Posso ballare e mi sento funky, e caccio fuori buone vibrazioni e mi sento bene.
Ragazzo: Una maglietta?
Ragazza: Non lo so ma è bellissimo.Come le avete scelte?
Ragazzo: Perché c'è il sole?
Ragazza: E perché è comodo.E non pensate di essere vestiti in modo un po' strano?
Ragazzo: No.
Ragazza: No. Mi sento liberaSegui Kwele Serell su Twitter.