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Chelsea Covington: Dipende dalle temperature. Durante l'inverno ovviamente la mia attività si riduce. Anche se in realtà cerco di sfruttare qualsiasi opportunità mi si presenti. Le basse temperature non mi preoccupano poi così tanto, ma evito di aggirarmi senza maglietta tanto per farlo. Lo faccio perché mi fa sentire a mio agio ed è come vorrei essere.Quanto deve essere bassa la temperatura per essere considerata troppo bassa?
Diciamo sotto i dieci gradi. Ho il cuore caldo, il freddo lo reggo bene.
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A Washington DC; lì è legale dall'86. A New York, dal '92. Pennsylvania, poi Maine, New Hampshire e Vermont. Praticamente in quasi tutto il Nord Est degli Stati Uniti.Quindi immagino che prima di partire tu faccia qualche ricerca per appurare dove sia effettivamente legale. Giusto?
Sì, mi informo sulle leggi, sui precedenti, e poi chiamo comunque il dipartimento di polizia e chiedo di parlare con qualcuno. Spesso mi dicono, "Aspetti un attimo mi faccia controllare." Per me è sempre affascinante notare le reazioni nei vari dipartimenti di polizia, perché non sono mai le stesse. Certa gente legge le disposizioni, poi si consulta con il dipartimento legale e alla fine mi dice, "Ok, non abbiamo trovato nulla che vieti alle donne di rimanere in topless nei luoghi pubblici, quindi può andare tranquilla!" Altri, invece, mi fanno aspettare mesi e mesi per avere una risposta. Certo, ci sono questioni più importanti. Ma si tratta sempre di una domanda che esige una risposta.Cerco di avere dei chiarimenti dai vari dipartimenti, perché non sono i poliziotti di pattuglia quelli che decidono. Stanno lì solo per far rispettare la legge come da istruzioni, e spesso non sono nella posizione di prendere decisioni, quindi non credo sia giusto fargli pressioni.
È un argomento molto delicato. E spesso per far capire qualcosa a qualcun altro devi partire dal suo punto di vista. A Washington un poliziotto mi ha detto "Capisco che sia legale, ma è comunque irragionevole." E ha concluso con un, "Ma legale." Abbiamo parlato a lungo. Non era per forza contrario, stava solo cercando di capire la faccenda facendo ordine nella sua testa.
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La stragrande maggioranza è neutrale. Tanti danno giusto un'occhiata, o neanche quella. Non evitano il contatto visivo?
Cerco di non sfidare la gente. Voglio che le persone che incontro abbiano una reazione spontanea, senza sentirsi poi giudicate da me. Voglio che ci lavorino a livello introspettivo. Non mi piace che pensino che io li stia guardando e pensando, "Quindi? C'è qualche problema?"Ricevo anche un sacco di domande, gente che vuole sapere perché lo faccio e cosa spero di ottenere. D'altronde, quanto spesso capita di essere fermati da uno sconosciuto a Washigton o a New York?C'è stata una conversazione particolarmente difficile?
Sì, ero al Prospect Park di Brooklyn col mio ragazzo, stavamo facendo un picnic. Era una bella giornata, ma poi un uomo che stava semplicemente passando di lì si è fermato, mi ha fissata, si è guardato attorno e ha gridato "Cristo Santo! Questo è un parco per famiglie!" Era una situazione veramente ridicola. Stava parlando di me, ma senza rivolgersi a me e riferendosi a me con degli appellativi poco carini—feccia, puttana, troia. Ahia.
Per me è stato interessante perché non mi stava neppure guardando, non voleva il confronto. Pensavo si stesse avvicinando per parlarmi, invece è passato direttamente oltre. Nel frattempo è passata una famiglia con un passeggino, ma ha fatto caso più a lui che a me, perché, dai, chi era veramente fuori luogo in un parco per famiglie? L'uomo che gridava a caso o la donna in topless che mangiava tranquillamente l'uva seduta in un angolo?
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Me l'hanno chiesto le persone che mi stavano intorno e quelle che condividevano questo mio desiderio. Non ho mai concepito il mio blog come una vetrina. Non ho slogan dipinti sul corpo. Non vado in giro a urlare in segno di protesta. Non ho simboli politici. Forse arriveranno dei momenti in cui serviranno, ma per normalizzare il topless bisogna fare le cose per bene e comportarsi normalmente.Ho notato un commento sul tuo canale YouTube di un ragazzo che ti ringraziava per aver permesso a chiunque di dare una bella sbirciatina al tuo seno. Ti è mai capitato di sentirti a rischio o troppo esposta?
No, e ti dirò perché: le donne sono costantemente esposte a questo tipo di trattamento. Nel mio caso è successo a scuola—mi ricordo che stavo salendo le scale, qualcuno mi ha dato una pacca sul culo, e quando mi sono girata non sono stata in grado di capire chi fosse stato. Nonostante tutti avessero visto la scena, nessuno si è preso la briga di indicarmi il responsabile. Nessuno, però, ha mai toccato il mio seno scoperto e questo è interessante. Penso perché abbia un effetto umanizzante. Questo è quello che ho capito dal modo in cui le persone interagiscono con me.Come ti senti quando vieni osservata?
Non è un problema, ma solo se non vengo ridotta a quello. La gente guarda anche te! Io guardo gli uomini che fanno jogging a petto nudo! Ovvio che lo faccio, abbiamo tutti gli occhi! Ma non va bene sminuire o ridurre qualcuno al suo corpo. Accade ancora con un sacco di donne. Succede anche con un sacco di uomini.L'intervista è stata editata e pubblicata in versione ridotta.Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: