FYI.

This story is over 5 years old.

News

Piazza pulita - Aggiornamenti dalla Siria

Dopo il veto di Cina e Russia all'Onu, il regime di Asad sembra sempre più deciso a sterminare l'intera popolazione siriana.

Come altri Stati arabi ormai stanchi di vivere sotto una dittatura, fin dallo scorso 15 marzo la Siria è entrata a tutti gli effetti nel circolo della Primavera Araba. A differenza del caso tunisino, egiziano e libico, la rivoluzione siriana è tuttora in corso, ignorata dai capi di Stato di tutto il mondo—almeno finché, 11 mesi dopo le prime manifestazioni a Deraa, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si è riunito per votare una risoluzione di condanna del regime.

Pubblicità

Nonostante le migliaia di morti e feriti, Russia e Cina si sono avvalse del diritto di veto, bloccando ogni possibilità di intervento umanitario e dando il via libera al regime siriano guidato da Bashar al-Asad nello sterminio della popolazione. Tra le formazioni che si oppongono al regime è balzato alle cronache in questi mesi l'Esercito Siriano Libero (Free Syrian Army), un nutrito gruppo di disertori dell'esercito ufficiale (dicono di essere circa 10-20.000).

Il 4 Febbraio, il giorno prima del voto del Consiglio di Sicurezza, le forze del regime hanno lanciato l'ennesimo attacco contro Homs, caposaldo della resistenza. Con carri armati, mortai e artiglieria, i militari hanno attaccato i sobborghi di Bab Amr e Khalidiyeh sparando sulla folla. Nel frattempo sono state uccise già più di 600 persone, l’assistenza medica scarseggia e il FSA è a corto di munizioni per il contrattacco.

Siamo da tempo in contatto con diversi attivisti siriani, molti dei quali ci forniscono quotidianamente resoconti sull'andamento delle proteste. Ecco cosa ci hanno raccontato, qui sotto forma di video:

“Per tutti i siriani, gli arabi e i musulmani, per il mondo intero:

"Da 11 mesi, gli abitanti di Homs nello specifico, e i siriani in generale, stanno affrontando un regime violento i cui crimini e brutalità non hanno pari. Da quando Cina e Russia, regimi totalitari mafiosi suoi alleati, hanno dato il via libera imponendo un veto, la situazione è fuori controllo. Il regime ha dichiarato una vera e propria guerra nei confronti della popolazione, commettendo uccisioni e massacri senza alcuna distinzione tra uomini, vecchi, donne e bambini. Gli attacchi non hanno risparmiato ospedali, scuole o luoghi di culto, nella totale mancanza di rispetto dell'umana decenza.

Pubblicità

Homs è ferita e continua a sanguinare.

L’intera città e le aree circostanti sono un autentico campo di battaglia, dove le forze di Asad impiegano ogni tipo di arma o bomba, unita ai velivoli militari che sorvolano costantemente la zona.

Le condizioni umanitarie di Homs sono terribili: non c'è elettricità, le comunicazioni sono fuori servizio, manca il cibo. C'è carenza di assistenza medica, farmaci e latte per i neonati.

Promettiamo a Dio e alla Patria di resistere sino all’ultimo respiro, fino a quando non venga versata l’ultima goccia di sangue. Fino a quel momento proseguiremo la nostra lotta per la libertà, finché non vinceremo o moriremo provandoci.”

Lunga vita a una Siria libera e orgogliosa dei suoi figli."

"Per il nono giorno di fila, le forze di Asad continuano a bombardare il quartiere di Bab Amr con carri armati, mortai e missili. Il numero di morti e feriti non è ancora stato accertato a causa della mancanza di comunicazioni e dell’impossibilità di rintracciare tutti, senza considerare che molte case sono state distrutte e neanche i bambini sono stati risparmiati dalle violenze."

"Per otto giorni di fila, spari ed esplosioni hanno risuonato in diversi quartieri di Homs, come Khaldiyeh, Bayada, Joret al-Shayah, Deir Balba e altri ancora. Sono tantissime le persone rimaste uccise o ferite.

Gli abitanti di Khaldiyeh hanno organizzato un funerale per otto eroi caduti nel massacro di Sabeel e altre quattro persone.”

Pubblicità

La situazione a Homs è già abbastanza spaventosa, e ogni giorno sembrano esserci peggioramenti; i rivoluzionari siriani e i giornalisti stranieri hanno ragione di credere che il bombardamento di massa della città sia un mezzo per ammorbidire l’opposizione prima di un attacco su larga scala.
Qualsiasi cosa accada, il FSA non cederà senza lottare:

Questo video risale all'anno scorso, ma mostra efficacemente come i rivoluzionari che combattono contro il regime siano diversi da quelli libici. Molti di loro sono ex militari, e non hanno problemi a usare armi da fuoco:

Oltre a disporre di queste capacità, ogni settimana il FSA vede incrementare il suo numero di adesioni.

Qualcuno è persino riuscito a rubare dei veicoli militari corazzati:

Negli ultimi giorni, la Siria ha assistito all'assassinio di un alto generale dell'esercito, prima vittima illustre dello schieramento del regime e dimostrazione di quanto sia cresciuto il peso del FSA. La città di Aleppo è stata inoltre teatro di un altro "attacco suicida" contro le forze di Asad, che molti hanno interpretato come un'operazione orchestrata dallo stesso regime per dimostrare l'esistenza di una cospirazione a danno del Paese.

Alla scorsa domenica risale invece un altro appello degli Stati Arabi alle Nazioni Unite per l'invio di forze di pace sul suolo siriano, accompagnato dalle voci di un possibile coinvolgimento diretto da parte dell'Arabia Saudita.

Pubblicità

Stiamo cercando di avere notizie da altre città siriane. Nel frattempo, vi consigliamo di seguire questi account Twitter:

@syriahr

@LeShaque

@AlexanderPageSY

Per aggiornamenti video iscrivetevi al canale: Ugarit News

Seguite Henry Langston su Twitter: @Henry_Langston