Show me paletta I disappear, Santamaria
In The Panchine – "Deadly Combination"Il monitor segna in basso a destra: 22/01/2016, ore 01:03:41. In alto a sinistra il testo recita: "S. SILVESTRO USC. VE." La webcam è puntata su uno dei sottopassi del Passante di Mestre, il tratto autostradale inaugurato trionfalmente nel 2009—dopo anni e anni di ritardo—alla presenza dell'allora premier Silvio Berlusconi.L'inquadratura per qualche secondo è vuota. Poi, in lontananza, appaiono dei fari. Nell'angolo a sinistra, un'auto con le quattro frecce accese scorre sulla corsia d'emergenza—un lampo improvviso che fende la galleria e sparisce a una velocità impressionante.Poi l'inquadratura cambia, e la stessa macchina parte dall'angolo destro per scomparire in quattro secondi.Ora, bisogna fermare quelle riprese per fissare due elementi fondamentali.Il primo: l'auto sta percorrendo il Passante in contromano.Il secondo: l'auto è gialla.+ + +Abano Terme, comune di 19mila abitanti in provincia di Padova. Secondo una brochure è "il più importante e antico centro termale d'Europa"; secondo un video promozionale—ideato, tra gli altri, dal sindaco Luca Claudio—assomiglia a un'improbabile Tijuana del Nordest.È qui, comunque, che nel tardo pomeriggio di sabato 16 gennaio 2016 degli individui non identificati scavalcano il muretto di recinzione di una villetta in via Ghislandi, nel quartiere Pescarini. Parcheggiata fuori dall'abitazione c'è un'Audi RS4 di colore giallo con targa svizzera—un'automobile che nessuno ha mai visto da quelle parti. E come potrebbero, del resto? Quell'Audi è stata rubata all'aeroporto di Malpensa il 26 dicembre 2015.
L'uomo termina il racconto con una valutazione personale: "Se dei criminali vogliono fuggire non tengono un comportamento del genere. Questa è una sfida alle forze dell'ordine. Si sentono imprendibili e imbattibili."Qualche ora dopo, la macchina—pardon, "l'auto missile"—è sulle strade del Carso, vicino a Prosecco. Qui una "pantera" della polizia li intercetta, e ne nasce un nuovo inseguimento con tanto di colpi sparati in aria dagli agenti. Ma i banditi, come registrano le cronache, "forti della potenza del loro bolide e con grande abilità alla guida hanno seminato ancora una volta l'auto della polizia e si sono dileguati tornando sui loro passi, verso il Veneto, evitando ancora una volta la fitta rete di posti di blocco allestita dalle forze dell'ordine."Ho cercato di avere sempre fra me e loro almeno due macchine o un camion. Non volevo rischiare di farmi individuare, quella è gente pericolosa. Ma non è stato facile, il traffico era intenso e il guidatore un osso duro, si comportava come uno stuntman [ uno stuntman?] professionista, fulmineo a sorpassare sia a destra che a sinistra le altre auto, sempre in accelerazione. È stato un miracolo se non ha provocato degli incidenti. Io dovevo tornare a casa, non potevo fare di più, ma sono riuscito a vedere che imboccavano la direzione di Venezia.
Un'ora dopo i due furti—su cui non c'è però la certezza che si tratti effettivamente della "primula gialla"—l'Audi è agganciata da una pattuglia nella zona di Noventa di Piave. Dopo le 21 ci sono segnalazioni della "supercar" prima nel vicentino, e successivamente nel trevigiano.All'una di notte l'auto corre contromano per cinque chilometri sul Passante di Mestre, essendo stata costretta all'inversione di marcia per un incidente causato dal tamponamento tra un'autocisterna e un mezzo spargisale. I banditi, dopo essere stati immortali dalle telecamere nel sottopasso San Silvestro, fanno un'altra inversione a U ed escono al casello di Spinea, abbattendo la sbarra e seminando definitivamente la polizia.Nella stessa notte, e sullo stesso tratto di strada, un furgone e una Opel Astra si scontrano: la conducente di quest'ultima, una donna russa di 58 anni, ha la peggio e muore. In un primo momento, diverse fonti attribuiscono all'Audi gialla la responsabilità indiretta dell'incidente; ma secondo gli investigatori, tra i due fatti non ci sarebbe alcun collegamento.Se li avessi qui davanti gli taglierei le dita. Per quelle medaglie che hanno rubato, ricordo di mio padre, li cercherò finchè li trovo, fosse l'ultima cosa che farò nella vita. Adesso credo proprio che anche io mi farò il porto d'armi. Non abbiamo scelta per difenderci da queste persone spietate, se non armarci.
Sta rischiando il tutto per tutto, utilizzando un bolide che sprigiona almeno 450 cavalli. Non c'è bravura, in quella fuga: ha distanziato "gazzelle" e "volanti" sull'autostrada semplicemente pigiando sull'acceleratore: non serve essere piloti per questi azzardi, lo può fare chiunque. […] Ripeto: il punto non è dire se sia bravo o meno. Forse può aver partecipato a corse clandestine. Ma non vedo altre specificità. Rimane un pericolo pubblico capace di causare morti, stragi.
E naturalmente, questa "teoria" finisce su Libero in un articolo sobriamente intitolato Audi gialla, caccia all'auto fantasma. Morte e mistero: chi è quella donna?La seconda foto dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, ritrarre i tre banditi di fronte a un cartellone con gli orari dei treni. Nonostante le forze dell'ordine non la considerino "ufficiale," i giornali locali—insieme a Libero, Il Giornale e siti bufalari come mafia-capitale.it—non si fanno troppi scrupoli e la piazzano a corredo degli articoli interni; il 24 gennaio il Gazzettino la schiaffa addirittura in prima pagina.Ma come emerge dagli accertamenti degli investigatori, le tre persone ritratte nella foto—ormai virale—non c'entrano assolutamente nulla. Di più: uno di loro, un ventenne di origini albanesi, sabato 23 gennaio si sveglia scoprendo di essere "al centro di una mastodontica caccia all'uomo."L'uomo che sta dietro, sembra che stia parlando con la persona seduta in auto. Se notate bene sembra la testa di una donna o di qualcuno che ha i capelli lunghi. Quello davanti più che nascondersi il volto mi sembra che si tiene la fronte. Forse sarà rimasto ferito.
Un altro articolo si concentra sul luogo in cui l'Audi gialla è apparsa per la prima volta, e dove "l'incubo giallo non lascia dormire sonni tranquilli." In via Ghislandi, si legge, "il buio dura solo pochi minuti, giusto il tempo che intercorre tra il tramonto e l'accensione dei piccoli lampioni sistemati nei giardini curati delle villette a schiera. […] 'Accendiamo sempre le luci esterne per scoraggiare i malviventi – spiega un'anziana residente – Per quel che serve…'."Un altro residente, invece, appare più sconsolato: "Ormai possono anche entrarmi in casa, tanto non trovano più niente di buono da portare via." La gente chiusa in casa, continua il pezzo,"Era un'auto blindata, a prova di proiettili," commenta Abdul. Mi hanno detto che rimbalzavano sulla carrozzeria." "So per certo che uno dei banditi era armato" fa eco un giovane. L'hai visto? "No, me l'hanno detto." Proprio come il "babau": nessuno l'ha visto, ma fa tremare di paura.
non apre agli sconosciuti che suonano al citofono. Si notano le tende che si scostano un po', occhi furtivi che scrutano la strada e poi le tende che tornano al loro posto. Poca confidenza agli estranei, perché qui ci si conosce praticamente tutti e i volti sconosciuti adesso destano più di qualche sospetto.
I fioi non sopportano l'idea che qualcuno, in tempo di crisi economica, negri e teroni, cinesi e komunisti, marochini, clandestini e xingani, rom e rumeni, possano spogliarli violentemente dei loro beni, della loro occludente proprietà privata, per altro faticosamente e gloriosamente meritata a suon di sfacchinamento duro, blasfemia infernale, sveglia alle xinque, calli sui dei, schiena incurvada, nero sulle onge, sparagnar sui materiali, tirate su tutto, sotterrare i schei in giardino, […] paroni a casa nostra, niente politica, niente stato, niente burocrasia, niente scuola, niente cultura, niente di niente, prima il veneto, lavorar, far su.
Figurarsi cosa può succedere quando questo cortocircuito è causato da una banda a bordo di un'auto sportiva—rubata e per giunta gialla—che scorazza imprendibile e strafottente per tutto il Veneto.+ + +Ecco: succede che i fioi iniziano a vedere l'Audi gialla dappertutto—anche se l'ultimo avvistamento riscontrabile risale al 22 gennaio. E come titolano i giornali, alimentandola a loro volta, è inevitabilmente "psicosi.""I centralini di comandi e questure," informa il Corriere del Veneto del 24 gennaio, "sono presi d'assalto" da persone che credono di essersi imbattute nel "bolide giallo." Dopo diverse segnalazioni, verso le 16.30 del 23 gennaio gli elicotteri e quattro pattuglie della stradale si muovono verso Signoressa e Treviso Nord. Ma dell'Audi gialla, "scomparsa come uno spettro," non c'è nessuna traccia.Il senso di insicurezza che diffondono e, dopo gli episodi peggiori, il senso di paura che radicano sono […] fortissimi e per tanti aspetti senza precedenti – o con precedenti che risalgono lontano nel tempo, smuovendo memorie antiche, di quando queste terre erano esposte a minacce e scorrerie, in quanto terre di confine, sospese tra diverse dimensioni della civiltà, nell'incerto farsi dei rapporti tra popoli, regni, imperi. Tra memoria ancestrale e percezione diretta, ustionante, il cortocircuito emotivo, privato e pubblico, è sconvolgente.
Un altro tira in ballo il terrorismo:È da molti anni che lo dico….. Soggezzione….. Siamo in mano ad dei volti sconosciuti che muovono le pedine…persone potenti di interessi di droga armi e prostituzione. Buona notte a tutti spero vivamente nella Fortuna di non capitare nel momento sbagliato.
Secondo me sono loro gli occupanti dell'Audi gialla a monitorare le F.D.O proprio perché…
si sentono braccati. ..be vi dico in sincerità che ho pensato a più di una audi gialla. …..ma se così fosse è ben. Più grave di quel che si pensa…..e cioè. …..terrorismo.
Oltre al complottismo e a soluzioni finali di vario tipo ("devono circondarli e sparare finché non li polverizzano…nemmeno il DNA devo tirar fuori da quei tre") c'è anche spazio per riflessioni più generali sul triste stato dell'Italia odierna, che naturalmente sfociano nell'invocazione di un politico che non c'è più :Ma secondo voi visti i tempi é possibile che siano pagati per fare questo. E magari mentre tengono uccupati gli occhi di tutti qualcuno stia preparando qualche attacco anche terroristico. In fondo in veneto c'è anche una base americana. Solo un'ipotesi ma il loro comportamento davvero fuori dalla norma fa molto pensare.
È impossibile che non si riescano a prendere..purtroppo l'Italia è questa..
Aimè..la nostra Italia è satura,non può più ospitare gentaccia,in Italia possono restare quelli in regola,e con un occupazione,gli altri a casa…
Ah giusto!ormai l'occupazione non c'è più nemmeno per gli italiani, ci sono voluti scontri, guerre e tanto altro ancora per rendere uno stato degno di chiamarsi Italia, abbiamo avuto i migliori ingegneri,i migliori tecnici,i migliori idealisti ed ora ci ritroviamo con qualche centinaio di maiali che ci stanno mangiando anche l'anima..andiamo ancora tutti a votare,caschiamo come polli su tutto,intanto noi popolazione ci suicidiamo mentre i maiali ingrassano..poveri noi..ci vorrebbe un politico che non c'è più!!!
L'immagine dello Stato disarmato di fronte a un'auto rubata è abbondatemente sfruttata da alcuni sindacalisti di polizia. Il Coisp—responsabile di varie "provocazioni," tra cui un sit-in a Ferrara sotto l'ufficio di Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi— parla di "una sfida bella e buona allo Stato, ai suoi uomini, ai loro mezzi, all'intera comunità che attonita assiste alle scorribande furiose cui non si riesce a porre fine."Quello che sta succedendo, si legge ancora nel comunicato, è "la rappresentazione vivida e concreta di una realtà durissima, che vede le Istituzioni della società civile perdere quella sfida vinta invece da chi, nonostante tutti i nostri sforzi, continua a farsi beffe di noi e dei nostri 'limiti', nell'assoluta consapevolezza di non stare rischiando neppure molto."Un Paese ostaggio di una banda di criminali. Uno Stato "seminato" (e ridicolizzato) da un'Audi gialla che ora fa quasi più paura di quella vecchia Uno bianca di nefasta memoria. La caccia continua. Vana. Intanto il Palazzo, invece di proteggere i cittadini, discute di unioni omosessuali, riorganizzazione della Rai e riforma del Senato. Gli italiani non capiscono, ma si adeguano. Come sempre.
Visioni decisamente più apocalittiche promanano invece dai meandri di Facebook. Quello che resta del movimento dei "Forconi" arriva a collegare l'Audi gialla all'ISIS, prima con questo incredibile fotomontaggio,Oramai stiamo assistendo ad una sfida, quella tra una banda di pericolosi delinquenti e le forze dell'ordine. Una sfida impari. I banditi che non hanno nulla da perdere, e le forze dell'ordine che, impotenti a causa di mezzi inadeguati e vecchi, sono anche orfani di tutela legale, protocolli operativi e regole d'ingaggio chiare e non interpretabili. È questa sostanzialmente la differenza tra le forze di polizia e la banda della Audi Gialla.
Non riescono a pigliarli. Lo sapete perché? La polizia durante un inseguimento è rimasta senza benzina. So rimasti senza broda, aò! Ma ve immaginate la scena? "A slavo, accostate n'attimo giù all'Agip che metto du litri de benzina e ripartimo a fa' l'inseguimento." Ma ve immaginate se l'Isis viene a Roma, o in Italia, co' tutte e' Audi eresse gialle? Amo finito, chiudemo baracca e buratini e se ne annamo. Ma che cazzo stamo a fa'?