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"Quando Satana arriverà, questa gente morirà!": il video dell'autista 'satanico' a Como

"Quando Satana arriverà / questa gente morirà!": in queste ore è circolato ovunque il video sul comportamento anomalo di un autista di autobus di Como, che mercoledì mattina ha seminato il panico inneggiando a Satana.

Un grab dal video in questione, via YouTube

Settimana scorsa ero fuori, dovevo tornare a casa e ho visto passare l'autobus che dovevo prendere. Mi sono messo a correre per inseguirlo, sono inciampato, sono caduto, mi sono sbucciato il ginocchio il gomito il polso le nocche, la mia ragazza si è spaventata e io mi sono rialzato incazzato perché avevo perso l'autobus e mi sarei dovuto fare mezz'ora di camminata fino a casa.

Trenta secondi dopo è passato un altro autobus.

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Qualche anno prima, l'autista dell'autobus che mi riportava a casa da scuola ha preso la razionalissima e nient'affatto avventata decisione entrare dentro la Standa con tutto il veicolo. E poi ci sarebbe anche quella leggenda metropolitana che girava nel mio quartiere quando ero ragazzino, che parlava di un autobus sotto i cui sedili viveva una colonia di scarafaggi (era la linea 40 Bonola-Niguarda, magari qualcuno dei lettori può confermare, io non ho mai visto scarafaggi).

Per quanto mi riguarda, queste sono ragioni più che sufficienti per sottoscrivere la causa "mai fidarsi degli autobus / boicottiamo il trasporto pubblico su ruote," e tenersi alla larga dalle brutte esperienze che ho appena raccontato o da quanto documenta un video che in queste ore è stato condiviso più e più volte.

È un servizio di Espansione Tv, una rete locale del comasco, dedicato al comportamento anomalo di un autista di autobus di Como che mercoledì mattina ha inspiegabilmente iniziato guidare fregandosene della segnaletica e del codice della strada, bruciando semafori rossi, facendo sorpassi azzardati e rischiando di fare incidenti a ogni angolo. Nel frattempo suonava il clacson all'impazzata e cantava inquietanti nenie demoniache—di cui i testimoni presenti hanno riportato anche un passaggio, cito testualmente: "Quando Satana arriverà / questa gente morirà!"

Il servizio contiene anche un video girato da una ragazza che era a bordo dell'autobus durante la sua "folle corsa". In realtà in questo breve filmato non si vede assolutamente nulla se non una serie di piedi—la telecamera è puntata verso il basso—ma si sentono delle voci di passeggeri che dicono cose tipo:

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- Dio mio che paura!
- Ma questo è pazzo!
- È fuori di testa!
- Ragazzi, sto tremando!
- Ma stiamo scherzando?

A un certo punto si sente anche l'autista che grida, "Non voglio avere ragione, non me ne faccio niente della ragione!" rivolto a non si sa chi, riguardo non si sa cosa. Forse stava parlando con Satana, non so.

Purtroppo la canzoncina satanica, "l'inquietante nenia demoniaca" come l'ha definita il servizio di Espansione Tv, non è stata registrata per i posteri: sono certo che sarebbe stata la cosa più divertente che mi è mai capitato di sentire. E invece a quanto pare quel titolo rimarrà ancora saldamente in mano a quella guardia giurata che ho sentito cantare, "Amo, amo la roccia sul piattino / la schiaccio con la Visa e poi la tiro col cannino" sulle note di "Una su un milione" di Alex Britti. Ma questa è un'altra storia.

Comunque. Secondo il servizio, la "corsa folle" del bus sarebbe continuata fin quando l'autista non ha "inspiegabilmente rispettato" una fermata. A quel punto la maggior parte dei passeggeri sono scesi, compresa la ragazza che ha fatto il video. Poi l'autobus è ripartito. Non è dato sapere come sia andata a finire—conclude il servizio—anche se l'azienda dei trasporti di Como si è scusata per il disagio e ha fatto sapere che sta indagando per prendere provvedimenti.

Niente di più.

Ma se questa storia è particolarmente emozionante e degna di essere raccontata anche al di fuori di Como è proprio perché il finale è così criptico e tutta la vicenda non segue il triangolo di Freytag: ci sono massaie comasche in preda al panico, un autobus impazzito nel traffico quotidiano, la provincia italiana, e un autista a metà strada fra un predicatore sotto speed e l'incarnazione di Caronte, se Caronte fosse un dipendente dei mezzi pubblici. E non esiste un'epifania.

È un mix fra un aneddoto neorealista italiano, un racconto di George Saunders e il film L'Aeroplano Più Pazzo del Mondo. In pratica, lo Strangers Things italiano.

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