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Una guida omnicomprensiva alla preparazione di metanfetamina in Breaking Bad

Nel caso non vi fosse chiaro qualcuno dei passaggi di Walt, ovviamente.

Foto Frank Ockenfels/AMC.

Disclaimer: Preparare e/o vendere metanfetamine è illegale a meno che non si lavori sotto tutela di un'azienda farmaceutica.

Quale chimico e persona interessata alle sostanze psicoattive, mi viene chiesto di frequente se guardo Breaking Bad e se la serie dà un'immagine accurata della chimica clandestina. Ovviamente sono un grande fan, e di tanto in tanto seguo le puntate direttamente mentre lavoro in laboratorio fino a tarda notte. Anche se a prima vista la riproposizione sembrava accurata, fin da subito ho sperato in una critica più dettagliata della sintesi di Walter White. Ma stagione dopo stagione la mia sete di analisi tecniche era rimasta insoddisfatta; ho trovato qualche articolo che toccava l’argomento, eppure nessuno era esaustivo. Così, dopo aver dedicato gli ultimi sette anni della mia vita alla chimica organica, mi è sembrato naturale costruire la mia tesi di laurea intorno all'esame di questo argomento.

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Nagai Nagayoshi (1844-1929)

La N-metil-1-fenil-propan-2-ammina o metanfetamina è stata sintetizzata per la prima volta da un’efedrina alcaloide presente in natura dal chimico giapponese Nagai Nagayoshi, nel 1893, mentre faceva ricerche sulla struttura dell’efedrina [1]. L’effetto psicostimolante della metanfetamina non sembra esser stato notato fino alla metà degli anni Trenta, quando Friedrich Hauschild lo scoprì presso l’azienda farmaceutica Temmler di Berlino. Negli anni Cinquanta, gli stimolanti divennero una parte regolare della vita quotidiana americana, dando vita a un fiorente mercato nero di farmaci sofisticati. Questa fornitura iniziò a diminuire negli anni Sessanta, con gli arresti di medici che facevano prescrizioni eccessive e le pressioni sulle case farmaceutiche perché ritirassero certi prodotti. Molti sostengono sia in questo clima che si collochi la nascita dei primi laboratori clandestini, sorti nella Bay area californiana intorno al 1962 [2].

Parlando di metanfetamina, la differenza tra cucinarla e sintetizzarla dovrebbe essere nota. Nello stesso modo in cui chiunque può imparare a cucinare un bel pasto, chiunque può imparare a cucinare meth, quali che siano le proprie conoscenze chimiche—anche se con numerosi rischi in più, ovviamente. Il procedimento può essere estremamente pericoloso, perché la carenza di conoscenze chimiche mette il cuoco (e quanti si aggirino nei paraggi) a serio rischio. Come dice l’assistente di Gus, Victor, nella puntata “Il Taglierino” (quarta stagione), “Si chiama cuoco, perché alla fine basta seguire una ricetta.” E Walt giustamente gli chiede, “Cosa succede quando ti trovi un barile scadente di precursore? Come fai a saperlo?” e “Cosa succede in estate quando l’umidità sale e il prodotto diventa più fumoso?” Queste sono osservazioni importanti che qualcuno che segue una ricetta potrebbe non essere in grado di gestire. Un chimico esperto come Walt è in grado di modificare e alterare la sintesi, se necessario.

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Nei primi episodi, Walt e Jesse producono metanfetamina usando il metodo Nagai—lo stesso procedimento usato da Nagai Nagayoshi nella prima sintesi documentata. Il precursore in questo caso è la pseudo-efedrina, che viene ridotta con acido idro-iodico (HI). Un tempo era il metodo più utilizzato per le operazioni su piccola scala in America—insieme a quello “nazi”, più comune nelle aree agricole con accesso a feritilizzante ammoniaco liquido (Riduzione di Birch). Oggigiorno, operatori minori preferiscono il metodo "shake and bake”, una versione modificata della riduzione di Birch [3].

Pseudoefedrina.

Il metodo Nagai compare due volte nell’episodio pilota: prima quando Hank Schrader e i suoi soci della DEA fanno irruzione nel laboratorio, e ancora nella scena della roulotte. La caratteristica confusione di oggetti impiegati in questo metodo è evidente nella scena della perquisizione: filtri di caffè, fiammiferi, tintura di iodio, scatole e blister di pastiglie per il raffreddore e barattoli di vetro contenenti solventi rossi e gialli.

Come può sembrare ovvio, la fortuna del metodo Nagai deriva dalla facilità con cui si possono ottenere i composti necessari. La pseudoefedrina viene estratta (con acqua o alcol e filtri di caffè) dai farmaci da banco per l'influenza. Il fosforo rosso necessario a ridurre lo iodio (I2) in HI e per riciclare il restante I2 si raccoglie dalle teste dei fiammiferi o da razzi di segnalazione. (Walt e Jesse usano entrambi come fonte di fosforo). I cristalli di I2 possono essere estratti con disinfettanti facilmente accessibili. Una volta preparati, la pseudo-efedrina, l’I2 e il fosforo rosso sono messi in un alambicco con acqua bollente e riscaldati diverse volte. La risultante soluzione color viola, un derivato dell’I2, è un indicatore di questa reazione. (Come riconosciuto più volte nella serie, bisogna fare attenzione—a meno che non si intenda uccidere un trafficante rivale che tiene una pistola puntata alla vostra tempia—a non disperdere il fosfano prodotto dalla cottura).

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In uno dei primi episodi, Walt procede ottenendo la soluzione di base e quindi estraendola con un solvente organico. L'utilizzo di una siringa di plastica per rimuovere il solvente è tipico dei cuochi clandestini; un'alternativa più semplice, praticata dai veri chimici, è quella dell'imbuto separatore. Facendo gorgogliare l'acido cloridrico allo stato gassoso nella soluzione, la risultante d-metamfetamina viene quindi ridotta a sali.

Nel metodo Nagai, il gruppo ß-idrossile sull'efedrina o pseudoefedrina è protonato formando un gruppo uscente di uno ione idronio. Si verifica poi una reazione di sostituzione nucleofila con un anione ioduro. L'acqua viene rilasciata per dare iodoefedrine, che poi subiscono una dealogenazione riduttiva dall'H2 liberato, producendo metanfetamine [4]. Il meccanismo del "metodo emede", una procedura clandestina in passato molto popolare, è equivalente; tuttavia, in questo caso viene eseguita in due reazioni separate, isolando l'alogenuro, solitamente Bromo- o Cloro- efedrina, e poi riducendolo alla metamfetamina.

Nel settimo episodio della prima stagione ("Vendetta"), ottenere la pseudoefedrina per la produzione su larga scala desiderata da Walt diventa un problema. Per ovviare, Walt sceglie una sintesi alternativa, un'amminazione riduttiva usando P2P (fenilacetone) e metilammina. Dopo aver sentito che non deve più armeggiare con la pseudoefedrina, un processo infame e noiso, Jesse ringrazia entusiasta la scienza. La sintesi di metanfetamine utilizzando l'amminazione riduttiva non è nuova; il chimico giapponese Akira Ogata l'ha usata per primo nel 1919 [5] con varie modifiche che appaiono nella letteratura scientifica e brevettuale. Ottenere la metilammina richiesta per questa reazione—che compare nella lista di controllo della DEA, un elenco di prodotti chimici classificati come sostanze utilizzate nella produzione di droghe—sarà un tema ricorrente nel corso delle stagioni successive.

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Metilammina.

Nell'amminazione riduttiva, un chetone (o un'aldeide) viene condensato con un'ammina per formare una base di Schiff, o immina intermedia, che viene poi ridotta ad un'ammina. In questo caso, P2P e metilammina si condensano formando l'immina; questa viene poi ridotta aggiungendo idrogeno alla metanfetamina. Le fasi possono essere eseguite in reazioni separate o contemporaneamente. Nella settima edizione di Secrets of Methamphetamine Manufacture, l'autore, sotto lo pseudonimo di Uncle Fester, Zio Fester, discute i diversi metodi dell'amminazione riduttiva [6]. Sulla base di diverse scene che fanno riferimento o raffigurano alluminio, Walt e Jesse utilizzano il vecchio metodo, dove il foglio di alluminio viene "attivato" con HgCl2 per ottenere l'amalgama. Come insegna Uncle Fester, Walt e Jessie praticano una riduzione a fase unica dove P2P, metilammina (in soluzione acquosa al 40 percento) e alcol sono mescolati con l'amalgama di mercurio—le riduzioni con amalgama di mercurio hanno un caratteristico aspetto schiumoso color grigio, come si può vedere in "Indennità di rischio" (quinta stagione, terzo episodio)

La reazione di P2P e metilammina produce una immina che può essere ridotta a d-, l-metanfetamina racemica.

Anche una volta che sia stata generato H2 la riduzione prevede un processo elettrolitico interno con trasferimento di elettroni dal metallo che forma un radicale carbonilico e una successiva estrazione di idrogeno dal solvente. Una volta completa, la reazione è testata e approntata con distillazione in corrente di vapore. Questa è la riduzione preferita di Walt. Nell'episodio Luce verde (terza stagione) Walt critica il prodotto di Jesse, notando con disprezzo che probabilmente ha usato una riduzione di un diossido di platino. Jesse risponde di aver usato un "amalgama mercuro alluminio", perché il diossido è troppo difficile da tenere idratato, sorprendendo così Walt.

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Questa affermazione potrebbe fare riferimento al fatto che il PtO2, o catalizzatore di Adam, è piroforico, che significa che prende fuoco se esposto all'aria corrente. (Un chimico clandestino di metanfetamina che usa lo pseudonimo Louis Feech scrive della sua esperienza nella guida Large Scale Methamphetamine Manufacture: il PtO2 gli è esploso spontaneamente tra le mani). Il PtO2 è un ottimo agente riducente e a un certo punto era molto in voga nei laboratori clandestini di metanfetamina. I contro sono la natura proforica e i costi. A un certo punto della serie sembrano esserci indizi che Walt utilizzi PtO2—forse la prima volta che cucina con il fenilacetone in "Vendetta". Una delle cose sulla lista che Jesse procura a Walt è l'idrogeno gassoso (che non sarebbe utile a una riduzione di un amalgama di mercurio ma lo sarebbe per una riduzione eterogenea con un agente riducente come il PtO2.)

Nel 1980 la DEA ha inserito il fenilacetone (P2P) nella Schedule II del Controlled Substances Act, rendendone illegale l'acquisto, la vendita e il possesso senza una licenza per sostanze controllate. È solo uno dei primi esempi della strana e sfortunata abitudine di mettere fuorilegge agenti chimici farmacologicamente inerti a causa dell'utilizzo non idoneo che "potrebbero" farne i criminali. Anche se il fenilacetone divenne da allora molto difficile da reperire sul mercato, questo poté poco contro la reperibilità di metanfetamine, perché i chimici clandestini iniziarono a sintetizzare fenilacetone in proprio. Contemporaneamente, le operazioni clandestine divennero più complesse, pericolose e minacciose per l'ambiente. Gli accorti medici clandestini hanno adottato molti metodi ben noti per sintetizzare fenilacetone (i dettagli sono reperibili nell'ultima edizione di Uncle Fester’s Secrets of Methamphetamine Manufacture o nella sua Advanced Techniques of Clandestine Psychedelic and Amphetamine Manufacture). Il reagente preferito dai chimici clandestini per la sintesi del fenilacetone è da sempre l'acido fenilacetico (PAA), che è anche quello utilizzato da Walt e Jesse. L'acido fenilacetico è menzionato in "Al tramonto" quando Gale chiede a Walt come ridurne le quantità e in "Alla salute!" in cui Jesse se la prende con il cartello, da cui si è recato in Messico, per non aver ancora pagato l'acido fenilacetico.

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Ci sono molti modi di ottenere P2P dal PAA. La lista che Walt dà a Jessie in "Vendetta" elenca due articoli: nitrato di torio e un forno tubolare, che indica che userà una reazione di deidrocarbossilazione. Il nitrato di torio è utilizzato per generare diossido di torio (ThO2). Una menzione dell'"ossido di torio," nomignolo del ThO2 e di un "letto catalitico" in "Di più", supporta l'ipotesi. Nella deidrocarbossilazione, due acidi carbossilici vengono vaporizzati—in questo caso PAA e acido acetico—e fatti passare per un letto catalitico in un forno tubolare riscaldato. Questo forma il chetone asimmetrico desiderato (P2P), qualche chetone simmetrico innecessario, acetone, dibenzilchetone, e i prodotti di scarto come CO2  e acqua. L'olio greggio e marroncino che ne risulta viene quindi raccolto. Dopo la separazione dalla soluzione acquosa, la P2P viene purificata tramite distillazione in corrente di vapore.

La deidrocarbossilazione per la produzione di P2P.

Dagli anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta, l'alchilazione riduttiva di ammine era il metodo di punta per la produzione clandestina di metanfetamine. Le intraprendenti gang di biker che dominavano allora il mercato per lo più si affidavano a questa operazione. (Lo slang statunitense "crani" per metanfetamine sarebbe, secondo la leggenda, da riferirsi all'uso dei biker di trasportare la meth nell'albero motore delle proprie moto.) L'alchilazione riduttiva di ammine è meno comune, oggigiorno. Ci sono riferimenti a ciò in "Tutto cambia", quando Hank si sorprende nel vedere il video del furto di metilammina. Dice, "P2P—cucinano la meth come i biker old school." Le sempre più rigide restrizioni della DEA, che ha anche messo il PAA sulla sua "watch list", hanno causato il passaggio alle sintesi con efedrina. Anche se la prima a essere utilizzata è stata l'efedrina, controlli aggiunti hanno consigliato di passare alla pseudoefedrina. E nonostante la pseudoefedrina rimanga ad oggi disponibile come farmaco da banco, l'articolo VII del Combat Methamphetamine Epidemic Act (CMEA) del 2005 ne limita le vendite e obbliga a mantenere un registro. A parte i limitati impatti sul breve termine, questi sforzi legislativi non sono riusciti a inficiare la disponibilità di metanfetamina—anzi, le Domestic Drug Seizure Statistics della DEA indicano che la reperibilità di metanfetamina negli Stati Uniti è anzi cresciuta negli ultimi anni: nel 2012 ne sono stati confiscati 3.898 chili, contro i 2.481 del 2011. Se i laboratori clandestini su larga scala sono stati colpiti dalle restrizioni, quelli di piccole dimensioni (che producono meno di due once) sono sempre più comuni, e rappresentano l'81 percento dei laboratori domestici confiscati nel 2006. Questi piccoli laboratori domestici producono solo una porzione irrisoria della metanfetamina sul mercato americano—la maggior parte proviene dai super-laboratori iper-accessoriati dei cartelli messicani. Per avere un'idea della dimensione di queste operazioni, una irruzione in un laboratorio di Guadalajara avrebbe confiscato 15 tonnellate di metanfetamina purissima. I nuovi controlli del governo messicano hanno inficiato la reperibilità di efedrina e psuedoefedrina, cosicché molti super-laboratori messicani sono stati costretti a tornare all'alchilazione riduttiva di ammile, e nello specifico, all'uso di P2P sintetizzata da PAA.

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Acido fenilacetico.

Facendo di tutta l'erba un fascio, la maggior parte dei chimici clandestini preferivano una riduzione di pseudoefedrina/efedrina a una alchilazione riduttiva di ammile, perché la riduzione di pseudoefedrina produce d-metanfetamina, più potente mentre l'alchilazione riduttiva di ammile produce una l-metanfetamina racemica molto meno potente.

La differenza di potenza è dovuta a un fenomeno chimico chiamato chiraliità, non purezza. Come spiega Walt alla sua classe in "Senza Ritorno": "Proprio come la mano sinistra e la mano destra sono immagini speculari l'una dell'altra… Identiche e opposte, così due composti organici possono esistere l'uno come forma speculare dell'altro." Dal momento che la metanfetamina ha un centro chirale, può esistere in due forme speculari chiamate enantiomeri. E siccome la pseudoefedrina e l'efedrina sono anch'esse chirali, la riduzione produce esclusivamente d-metanfetamina. D'altra parte, l'alchilazione riduttiva di ammine produce un miscuglioracemico o al 50 e 50 di d- e l-metanfetamina. Questo avviene per il fatto che le immine planari P2P-metilammine non sono chirali e il legame con l'idrogeno avviene in modo uguale da entrambe le parti del legame imminico planare. Gli enantiomeri hanno spesso effetti biologici diversi. Walt spiega, "Anche se possono sembrare uguali, non sempre si comportano nello stesso modo." E passa poi a illustrare con esempi tratti dal libro di testo sul talidomide, il farmaco contro le nausee mattutine che ha causato moltissimi aborti e deformazioni congenite alla nascita, quando venduto in forma di racemo, a causa dell'attività dell'enantiomero meno attivo. Pur essendo un esempio molto usato con fini pedagogici, gli enantiomeri del talidomide si convertono nel corpo a causa dell'acido iodidrico nel centro chirale. Il che significa che l'affermazione di Walt sul fatto che il R-talidomide si possa tranquillamente dare alle donne in gravidanza è falsa, dal momento che il R-talidomide si convertirebbe in S-talidomide, teratogenico, nel corpo. Walt avrebbe potuto illustrare meglio questo fenomeno con la metanfetamina, dal momento che la d-metanfetamina indice i classici effetti stimolanti, mentre la l-metanfetamina è solo un debole stimolante, ma un ottimo decongestionante, venduto comunemente senza prescrizione negli inalatori Vicks® sotto il nome di desossiefedrina. Gli enantiomeri non si trasformano facilmente l'uno nell'altro, dal momento che il centro chiare della metanfetamina non ha un gruppo di acido iodidrico.

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Nonostante usi l'alchilazione riduttiva di ammile, Walt afferma che il suo prodotto è enantiomericamente puro in "Il taglierino". Chiede a Victor, "Se la nostra riduzione non è stereospecifica, come può essere che il nostro prodotto sia enantiomericamente puro?" Dal momento che non è un chimico, Victor non è in grado di rispondere, e comunque, prima che possa provarci, Gus gli taglia la gola. Sfortunatamente, non sappiamo se Walt stia solo bluffando per cercare di salvare la vita sua e di Jesse. Se il prodotto di Walt è d-metanfetamina pura, possiamo dare per accordato che usi qualche tecnica per separare o "risolvere" gli isomeri, perché il materiale di partenza non è chiare e la riduzione non è stereospecifica. La cristallografia, la derivatizzazione con un gruppo chiare seguito da una separazione fisica e una cromatografia chiare sono tre possibilità. La cristallografia è relativamente semplice e molto malleabile, e l’agente chimico può essere riciclato, rendendola così un’opzione ecologica. Sappiamo anche che Walt è un professionista della cristallografia, e questo è un altro punto a favore di questo metodo. In una soluzione cristallografica, un cristallo diastereoisomero o complesso è formato da un acido chirale (come un acido D-tartarico) e il composto, così che possano essere separati. A differenza degli enantiomeri i diastereoisomeri hanno proprietà fisiche distinte che permettono ai cuochi di separarli utilizzando principi fisici come la solubilità. Un composto chirale utilizzato per ottenere la metamfetamina è l'acido Di-p-toluoyl-tartarico [13]. Si tratta dell'ultimo punto—le amminazioni stereoselettive riduttive sono state eseguite per sintetizzare enantiomeramente le anfetamine pure che contengono una ammina primaria, utilizzando sintesi asimmetriche con ausiliario chirale (R) o (S-)-α-metilbenzilammina [14].

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Foto dal blog del comandante del Kansas City Police Department.

E la roba colorata? La metanfetamina di Walt diventa blu quando passa dalla riduzione della pseudoefedrina all'amminazione riduttiva. In "Tutto cambia" (seconda stagione, primo episodio), quando Walt consegna il nuovo prodotto a Tuco, spiega di aver usato un processo chimico diverso, ma purissimo. Anche Jesse, a modo suo, testimonia la qualità paragonandola a una bomba. E alla fine, anche Tuco approva: "Sì, blu, gialla, rosa, come volete, basta sia sempre così."

La metanfetamina è un solido incolore-bianco cristallino. Su mercato tuttavia se ne trova di tutti i colori, anche se le versioni trasparente, bianca e gialla sono le più comuni. Agli inizi della produzione clandestina aveva fatto la sua comparsa anche un prodotto sul marrone, il cosiddetto burro di arachidi. Come per il blu di Walt, i colori sono il prodotto di impurità formatesi durante la reazione.

Anche se non so perché gli sceneggiatori abbiano optato per il blu, la loro decisione potrebbe nascondere una certa logica. Nel quinto capitolo della settima edizione di Uncle Fester’s Secrets of Methamphetamine Manufacture (2005), l'autore riporta una conversazione avuta con "un altro cuoco". Durante la gassificazione di una soluzione di 100 grammi di forma base di metanfetamina in 1000 millilitri di Et2O, "il processo genera un prodotto dal colore blu." In ogni reazione chimica possono essere prodotte impurità, e la colorazione è una delle conseguenze. L'identità e la quantità delle impurità varia a seconda della sintesi. Analizzandolre, uno studioso può determinare il metodo usato per produrre il campione. La cristallizzazione, la cromatografia e altri metodi possono rimuovere parte delle impurità, ma non tutte, e anche una quantità minima (inferiore all'1 percento) può influire sul colore.

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Nonostante la colorazione azzurrina, il prodotto di Walt è pressoché puro. il primo episodio della quarta stagione si apre con un flashback di Gale nel superlaboratorio della lavanderia. Gale dice a Gus di avere il campione che gli era stato chiesto di analizzare, descrivendolo come "abbastanza buono." Poi veniamo a sapere che è il prodotto di Walt: "Al momento non sono ancora in grado di spiegare il blu," afferma, per poi garantire una purezza del 96 percento per il suo prodotto. Ma il campione di Walt è al 99 percento, "e forse anche qualcosina di più."

Anche se i registri della scientifica riportano un caso di metanfetamina blu precedente a Breaking Bad, una sostanza di scarso rilievo adulterata con gesso blu [16], è altamente probabile che la serie abbia influenzato le vicende del traffico internazionale. Una breve ricerca tra gli interventi nei forum dedicati alle droghe mostra che negli ultimi anni sono emersi diversi casi legati al ritrovamento di campioni di metanfetamina azzurra. Uno risale al 2010, e se ne trova traccia in un post sul blog del comandante della polizia di Kansas City.

Sorprendentemente, nessuno dei resoconti sulla vicenda, tanto da parte delle forze dell'ordine che da membri della stampa, traccia una connessione con Breaking Bad. Due articoli associano il colore blu al tentativo di falsare i test sui reagenti chimici, nei quali le sostanze positive alla metanfetamina assumono una colorazione blu. Ma sembra altamente improbabile che un gruppo di criminali provetti abbia pensato che tingere il prodotto avrebbe permesso di superare senza problemi i controlli delle forze dell'ordine. Un'altra spiegazione rimanda invece alle tecniche di marketing: gli spacciatori usano un'ampia varietà di metodi per "brandizzare" i propri prodotti, e il ricorso ai colori non è una novità. A Marietta, in Ohio, nel giorno di San Patrizio ha fatto la sua comparsa il crack verde [17], e la DEA riporta il ritrovamento di cocaina rosa [18].

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La migliore fonte di informazione sul fenomeno rimane un bollettino del 2010 redatto dall'unità investigativa di El Paso che ipotizza un'influenza di Breaking Bad nella comparsa di metanfetamina blu in stati come Texas, California e Washington a partire dal dicembre 2009. La sostanza, apparentemente resa disponibile dai cartelli messicani, sarebbe risultata più potente e costosa: due dei campioni ritrovati mostravano d-metanfetamina pura rispettivamente al 98,4 e al 98,2 percento. Purtroppo non ci è dato conoscere l'origine della colorazione blu, ma nel documento si accenna a un colorante [19].

CONCLUSIONI

Come dovrebbe essere ormai chiaro, Breaking Bad ritrae accuratamente la sintesi della metanfetamina. Dalla menzione di composti chimici avanzati alla messa in onda di reazioni specifiche, sembrano non sbagliare un colpo—la pronuncia del lessico chimico di Bryan Cranston è migliore di molti laureati di mia conoscenza. Ed è possibile che tutto ciò avvenga perché lo staff della serie "ha fatto i compiti", consultando esperti (tra cui Donna Nelson, dell'Università dell'Oklahoma). No, non è tutto perfetto. A volte i dettagli vengono lasciati un po' al caso, come i condensatori non collegati alle tubature o confusione nell'ordine delle fasi dei procedimenti chimici. Non ho conoscenze sulla cristallizzazione a scala industriale di cui si parla, e le mie esperienze si limitano alla sintesi su piccola scala. Sebbene una serie televisiva non debba sempre essere infallibile in questi ambiti, è un bene che ci provi, e con buoni risultati. Ora, con la seconda parte della stagione finale, spero che Breaking Bad continui a mantenere alto il livello del narco-intrattenimento.

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Fonti

1. Nagai N. - Studies on the components of Ephedraceae in herb medicine. Yakugaku Zasshi 1983;139:901–933

2. Owen F. - No Speed Limit: The Highs and Lows of Meth. St. Martin's Griffin. 2008

3. U.S. Department of Justice National Drug Intelligence Center - National Drug Threat Assessment. 2011.

4. Albouy, Dominique; Etemad-Moghadam, Guita; Vinatoru, Mircea; Koenig, Max - Regenerative role of the red phosphorus in the couple ‘HIaq/Pred’. Journal of Organometallic Chemistry. 1997;529:295-299.

5. Ogata A. - Constitution of ephedrine – Desoxyephedrine. Journal of the Pharmaceutical Society of Japan. 1919; 451:751-54

6. Uncle Fester - Secrets of Methamphetamine Manufacture 7th Edition. Loompanics Unlimited. 2005

7. Freeh L. - Large-Scale Methamphetamine Manufacture. Reductive Amination of P2P through Catalytic Hydrogenation Using Adams Catalyst. https://www.erowid.org/archive-/rhodium/chemistry/meth.louisfreeh.html

8. Allen A. Cantrell TS - Synthetic Reductions in Clandestine Amphetamine and Methamphetamine Laboratories: A Review. Forensics Science International. 1989;42:183-199.

9. Frank RS - The Clandestine Drug Laboratory Situation in the United States. Journal of Forensic Science. 1983;28:18-31.

10. Stevenson M. Perez A. Mexico Meth Bust: Army Finds 15 Tons Of Pure Methamphetamine. Huffington Post. 2012. http://www.huffingtonpost.com/2012/02/09/-mexico-meth-bust_n_1266251.html

11. Maxwell JC. Breecht ML - Methamphetamine: here we go again? Addictive Behaviors. 2011;36:1168-73.

12. Koop DW. Pseudoephedrine Crackdown Forces Mexican Meth Cartels To Go Back To Basics. Huffington Post. 2009. http://www.huffingtonpost.com/2009/12/14/-pseudoephedrine-crackdown_n_390894.html

13. Kozma D. Fogassy E. - Optical Resolution of Methamphetamine by O,O'-Dibenzoyl-R,R-Tartaric Acid in Dichloroethane-Water-Methanol Solvent System. Synthetic Communications. 1999;29:4315-4319.

14. Nichols DE. Barfknecht CF. Rusterholz DB. Benington F. Morin RD - Asymmetric synthesis of psychotomimetic phenylisopropylamines. Journal of Medicinal Chemistry. 1973;16:480-483.

15. Windahl K.L. McTigue M.J. Pearson J.R. Pratt S.J. Rowe J.E. Sear E.M. - Investigation of the impurities found in methamphetamine synthesized from pseudoephedrine by reduction with hydriodic acid and red phosphorus. Forensic Science International. 1995; 76:97-114.

16. Leinwand D. - DEA: Flavored meth use on the rise. USA TODAY. 2007. http://usatoday30.usatoday.com/news/nation/2007-03-25-flavored-meth_N.htm

17. Zachariah H. - Drug suspects dye crack cocaine green for St. Patrick's Day. The Columbus Dispatch. 2008. http://www.dispatch.com/content/stories/local/-2008/03/20/green.html

18. US Department of Justice. Drug Enforcement Administration. Microgram Bulletin. July 2008;41(7):59-67. http://www.justice.gov/dea/pr/micrograms/2008/mg0708.pdf

19. El Paso Intelligence Center. Tactical Bulletins Team – Bulletin EB10-25. Blue Meth. 2010.  http://publicintelligence.net/el-paso-intelligece-center-blue-methamphetamine-report/

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