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Com'è insegnare all'università quando hai poco più di vent'anni

Abbiamo chiesto ad alcuni giovani professori di varie università inglesi com'è insegnare a studenti che sono quasi loro coetanei, come mantengono la disciplina e se hanno paura di non essere presi per niente sul serio.

Alcune matricole durante la prima settimana di università. Foto di

Jake Lewis

Al liceo il nostro professore di letteratura era un giovanotto con la faccia da bambino. Uno che, a ripensarci, doveva appena essere uscito dall'università. Noi ne avevamo fiutato la debolezza—era molto nervoso—e ci siamo accaniti rendendogli la vita terribile, le lezioni impossibili e dando il peggio di noi quanto a domande e condotta.

Per fortuna andare all'università ti fa diventare un po' più saggio, più indipendente e meno dipendente da quella mentalità del branco che ti fa accanire crudelmente su un povero insegnante di letteratura. E comunque, seminari, laboratori e lezioni continuano a essere il teatro di strani incontri con educatori estremamente giovani—di quelli che ti immagini ancora condividere meme e campeggiare ai festival, nonostante il fatto che abbiano preso un paio di lauree e vivano in quello strano contesto accademico.

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Vi siete mai chiesti com'è insegnare all'università quando hai più o meno l'età dei tuoi studenti, quando hai ancora vent'anni e potresti condividere con loro serate e circoli sociali? Se sono così dotati, non preferirebbero dedicarsi alla ricerca? O gli piace esercitare potere sui loro quasi coetanei?

Krystina Osborne

Krystina Osborne, 27 anni, da due anni insegna letteratura inglese. Sta anche cercando di finire la tesi di dottorato sulla masturbazione femminile nelle opere delle scrittrici contemporanee, argomento che fa "sgranare gli occhi" a chi ne sente parlare.

"Mi hanno detto che sembro più giovane della mia età, perciò ero un po' nervosa quando ho fatto la prima lezione," mi dice Krystina. "Penso che la mia paura principale fosse che non mi avrebbero rispettato, che non avrei fatto 'paura'. Ma grazie al cielo il mio primo gruppo di studenti era fatto di persone brillanti e a cui piaceva discutere con me, e anche i successivi. Insegnare mi piace molto. Credo che dato che sono più giovane gli studenti pensano che io sia più 'avvicinabile', e quindi se non hanno capito un brano sono più spronati a farmi domande—sanno che solo pochi anni fa ero nella loro stessa situazione."

Krystina dice che non ha avuto difficoltà a mantenere la distanza. "Alcuni studenti mi seguono su Twitter—e questo non mi causa alcun problema, anche se sto più attenta a non condividere cose troppo personali," dice. "Quando però devo uscire la sera, non esco con i miei studenti ma con i miei colleghi di dottorato. E non sono così sicura che gli studenti vogliano socializzare con me, comunque. Alcuni hanno otto o nove anni meno di me, che è un bel divario."

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Sam Power

Sam Power, 28 anni, tiene seminari sulla politica alla Sussex University mentre finisce di scrivere la sua tesi sui metodi di finanziamento dei partiti politici. Ricorda di un ottimo consiglio che gli ha dato un ragazzo più grande prima che iniziasse a insegnare, due anni fa.

"Mi ha fatto sedere e mi ha detto, 'Ascolta, Sam, so che ti senti figo, ma sappi che non lo sei.' L'ho imparato in fretta. Pensi che gli studenti ti considerino un loro pari in qualche modo, ma il divario d'età è piuttosto forte. Se provi a fare anche solo un riferimento alla cultura pop ti renderai conto che non ha senso cercare di fare il figo."

Continua, "Penso che stessimo parlando del sistema giudiziario, e io ho detto, 'Sapete, un po' come 24 Hours in Police Custody. Qualcuno lo guarda?" E loro mi hanno fissato senza avere idea di cosa avessi detto. Il punto è che non è un lavoro figo—la maggior parte del tempo lo passi a leggere libri—perciò ogni tentativo di essere un giovane professore figo è destinato a fallire."

"Avevo paura che alcuni studenti fossero delusi perché il loro insegnante non era un ordinario, una figura importante. Perciò ce l'ho messa tutta per far venire fuori dei seminari ben fatti. Non volevo che pensassero che erano una perdita di tempo, o di soldi. Con quello che costa l'università."

Sarah Wiseman

Sarah Wiseman ha 29 anni ed è una research and teaching fellow del dipartimento di informatica della Goldsmiths University a Londra. Gestisce i laboratori di informatica, in cui segue gruppi di una cinquantina di studenti l'uno, e di tanto in tanto tiene delle lezioni.

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"Io spero che gli studenti mi considerino ancora come una persona giovane—o magari è solo perché sto invecchiando e voglio che sia così," aggiunge ridendo. "All'inizio ero nervosa, ma in questi anni di insegnamento ho imparato davvero molto. Per esempio, che non c'è niente di male nell'ammettere di non sapere una cosa. Anche perché in caso contrario faresti la figura dell'idiota. Ho anche imparato a non seguire sempre la scaletta della lezione, ma a lasciarmi andare."

Sarah partecipa anche anche ai cosiddetti "Science Showoff", eventi pubblici rivolti ai membri più giovani del mondo accademico e pensati per renderli oratori più sicuri. In pratica, si tratta di stand-up comedy in cui chi si esibisce parla del proprio campo di ricerca. "È stato imbarazzante, ma ti aiuta a mettere in prospettiva quello che è l'insegnamento."

Quanto alla socializzazione con gli studenti, Sarah pensa che sia importante fissare fin da subito dei limiti. "Ovviamente vuoi mostrarti disponibile, ma come docente, non come amico," spiega. "Si va spesso tutti insieme a bere dopo le lezioni, ma è una cosa che i docenti fanno tra loro, non con gli studenti. Anzi, dobbiamo fare attenzione ai pub che scegliamo per evitare incontri che potrebbero rivelarsi imbarazzanti."

Morale della favola: se nei prossimi mesi vi troverete di fronte ad assistenti, insegnanti e lettori con un paio di anni in più di voi, sappiate che saranno quasi sicuramente nervosi e ansiosi di fare domande intelligenti. Cosa altrettanto sicura, non avranno voglia di venire a bere con voi. Perciò, se doveste incontrarli in un qualche locale, sarà meglio per voi promettere di non fare tardi a lezione e svicolare.

@adamtomforrest

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