FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

Come sono finito a fare l'attore porno

La strada che porta all'industria del porno è lastricata di colloqui privati coi produttori e cum shot. Per Luke-Kristopher Davis—un ventunenne che studia fisica all'Università di Swansea—però, è stato più simile a una favola.
Hannah Ewens
London, GB

Luke-Kristopher Davis

La strada che porta all'industria del porno è lastricata di colloqui privati coi produttori e cum shot. Per Luke-Kristopher Davis—un ventunenne che studia fisica all'Università di Swansea—però, è stato più simile a una favola: mentre era in Spagna è stato notato e immediatamente inserito in due film dalla regista Erika Lust.

Ora Luke-Kristopher è tornato in Gran Bretagna, ma a parte una sua biografia sul sito di Erika—la quale afferma che “quando non è impegnato ad ammagliarci con il suo sorriso, balla e frequenta l'università”—non sapevo molto di lui, così l'ho chiamato per fare due chiacchiere.

Pubblicità

VICE: Ciao Luke-Kristopher. Raccontami come sei finito su un set porno.
Luke-Kristopher Davis: Ero in giro con amici a Barcellona, e a un certo punto mi si avvicina una donna e mi chiede se sono un attore o un modello. Io le ho risposto che ero uno studente, e lei mi ha chiesto di comparire in un porno.

Ti ha detto cosa le piaceva di te?
Sì sì. Pensava che facessi il modello. Mi ha detto “Caspita, sei molto bello. Sei un attore o un modello?”, che è una cosa che mi sento dire praticamente ovunque vada [ride].

Davvero?
Sì. Adesso lavoro in un bar, e i clienti me lo chiedono spesso. Mi si avvicinano e chiedono di fare una foto. È divertente.

Cosa hai pensato quando ti ha fatto la proposta?
Sinceramente non ero esattamente sorpreso. L'ho semplicemente vista come un'occasione per—ecco, divertirsi un po' [ride]. Poi ci ho pensato seriamente. Dovevo valutare eventuali rischi e pericoli. Erika mi ha descritto la sua compagnia e sembrava che ci si potesse fidare, non sembrava roba losca. Era tutto di alta qualità, per di più all'interno di una compagnia femminista. Sono rimasto colpito.

Avevi mai fatto niente di simile prima?
In un certo senso sì—avevo fatto un po' di spogliarelli. Una volta mi avevano chiesto di farne uno per un addio al nubilato. Pensavo scherzassero ma alla fine ne ho fatti anche altri. Anche quello era divertente.

Avevi pensato di entrare nel mondo del porno prima di essere contattato da Erika?
Certamente, tutti gli uomini ci fanno un pensierino almeno una volta. Tutti i maschi—o quanto meno il 90 percento dei maschi che guarda film porno—si immagina come porno attore. Quindi sì, mi era passato per la testa, ma mai seriamente. Se fossi dovuto entrare nel porno non avrei voluto fare roba commerciale alla James Deen. Mi piace l'idea di un cinema porno di alta qualità, erotico. Non si tratta solo di sesso davanti a una telecamera. C'è una storia dietro, c'è dell'alchimia tra i due attori.

Pubblicità

Posso chiederti quanti soldi ti hanno offerto?
Mi spiace, ma non posso parlarne. Posso dirti che sono più di 500 euro, ma non entrerò nei dettagli.

Ok. Allora parlami delle riprese. Ti sei sentito a disagio?
No, no. Ho un rapporto molto sano col mio corpo. Penso che questa sicurezza derivi dal mio modo di vedere le cose. Siamo esseri umani, no? Quindi l'ho fatto pensando che in fondo era una mera azione del corpo, solo davanti a una telecamera. Non è poi così brutto, no? Alla fine è un corpo nudo.

Dovevi seguire una specie di trama?
Sì, nel senso che c'è sempre un'idea dietro dietro i suoi film. E in questo, l'idea era quella di una coppia che ha organizzato una cena, e fa sesso in attesa dell'arrivo degli ospiti. Questo è il fulcro della storia, dopodiché dovevo seguire un copione e alcune battute. È diverso dal sesso normale perché è guidato, ma non del tutto.

Quindi ti venivano date delle istruzioni.
Sì. Ma erano più un'indicazione, tipo "Mettiti così." Poi sta al performer rendere il tutto naturale e aggiungere le espressioni del viso. E alla fine si ripete tutta la scena.

Mentre lo facevi pensavi ai porno che guardi normalmente?
No, no. Non ne guardo poi così tanti. In realtà sono solo diventato quel personaggio, mentre la donna che doveva interpretare mia moglie l'ho immaginata come tale: sono andato sul divano e ho interpretato la mia parte.

Ti è piaciuto quando l'hai riguardato?
Appena è uscito mi hanno fatto vedere il trailer, e non mi sono sentito a disagio nel guardarlo. Ho pensato che andasse bene, che avevo fatto bene il mio lavoro.

Pubblicità

Cosa pensano le ragazze quando dici che hai fatto l'attore porno?
Non è la prima cosa che dico di me. Non vado in giro a dire, “Ehi mi chiamo Luke, faccio il porno attore.” Alcune in realtà sono intimorite da questo aspetto.

E al bar, cos'hanno detto quando sei tornato?
Non ne hanno fatto un dramma. Sanno che sono un tipo per bene, e che è successo per caso. Però alcuni dicono che sono pazzo.

Continuerai a farlo mentre porti avanti gli studi?
Forse. Voglio dire, adesso voglio concentrarmi sull'università. Ma potrei tornare a Barcellona o da qualche altra parte e riprovare.

Lo faresti mai in Gran Bretagna?
Dipende dal tipo di porno. Se qualcuno dovesse propormelo, e se fosse un buon film, oppure… sai, non voglio fare nulla di amatoriale. Preferisco i film fatti bene.

Hai altre ambizioni oltre a quanto ci hai già detto?
Stavo riflettendo sulla possibilità di fare l'attore, dato che sono molto sicuro di me e ho del talento. A parte questo, vorrei lavorare nel mondo accademico, come ricercatore o comunque nell'ambito scientifico, ma sarò sempre aperto ad altre possibilità. Sono un tipo molto ambizioso quindi cercherò di dare il meglio in tutto quello che faccio.

Segui Hannah su Twitter: @hannahrosewens