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Il futuro della razza bianca è nello spazio

Siamo stati al convegno delle destre xenofobe europee a Milano e ci siamo imbattuti nell'uomo che salverà la razza bianca.

Sabato scorso a Milano si è tenuto il convegno organizzato dall'Alleanza Europea dei Movimenti Nazionalisti, una due giorni in cui i leader dei principali partiti d'estrema destra europei, ospitati dai padroni di casa di Fiamma Tricolore, si sono riuniti per discutere di come far tornare l'Europa indietro di mille anni, a quando il nostro amato continente era popolato esclusivamente dai suoi legittimi proprietari, i bianchi, e le sue radici erano al sicuro da ogni tipo di malefica e colorata contaminazione.

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Tradotto in termini ufficiali, l'obiettivo del convegno era quello di promuovere l'azione contro "le minacce delle potenti forze del mondialismo" e "i suoi terrificanti effetti che legittimano lo svuotamento culturale di tutte le nostre Nazioni" e il "tentativo di generare un Super-Stato europeo." A partecipare dunque, la crème de la crème della xenofobia europea, con rappresentanti da Slovenia, Polonia, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Svezia, Lituana e Bulgaria.

Il convegno, in un hotel vicino alla stazione Centrale, non ha mancato di suscitare polemiche, e al nostro arrivo ci aspettiamo un blocco di gente e bandiere, così non è stato. C'è un po' di polizia, eppure l'atmosfera in generale è piuttosto tranquilla, sia fuori che dentro, dove sembra di stare a un summit di strumenti tecnologici per l’innovazione del magazzino e della supply chain—tranne per il buffet, non pervenuto.

Al banco-accrediti siedono quattro ragazze dell’est. La sala è prima vuota poi semi-vuota, piena neanche lontanamente. Cerchiamo di capire cosa c'è da capire e se qualcuno ha qualcosa di interessante da dirci, ma sembra di no. L’unica frase che riusciamo a strappare è quella di un tizio con un ruolo, quello di segretario, che vestito in camicia e pantalone nero dice che il Duce è il suo mito. Parliamo con le hostess, vengono dall’est, ma vivono a Torino e oggi sono qui.

Le uniche tensioni sono quelle organizzative, il tizio dell’ufficio stampa se la prende con la ragazza a bordo palco, avrebbe dovuto inserire meglio la chiavetta USB, poi la politica del gossip: qualcuno ha portato le bandiere di Forza Nuova, parole dell’organizzatore (Fiamma Tricolore) “Se le possono infilare nel culo.”

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Il convegno vero e proprio si svolge dalle 10 alle 2 di pomeriggio: dichiarazioni da TG, frasi pesate, niente di quello che ci si aspetta (o forse proprio quello che ci si dovrebbe aspettare). In altre parole, un susseguirsi di dichiarazioni banali e ripetitive che hanno aggiunto poco nulla alle due righe descrittive sul flyer dell'evento. Sembra dominare più l’idea che la pratica: un saluto romano, una stretta all’avambraccio, tutto forma, sostanza poca. Forse è un problema nostro, siamo abituati a sentire di tutto, da tutti, ogni giorno della settimana, del mese e dell'anno. Poi finalmente incontriamo il nostro uomo. Il senso della nostra giornata si chiama Norman Lowell, viene da Malta e dal 2000 è a capo di un partito per la supremazia della razza bianca e la conquista dell’Europa.

VICE: Quindi lei è?
Norman Lowell: Norman Lowell, vengo da Malta e sono in parte inglese e in parte italiano. Un mio bisnonno era inglese, si chiamava Hampton, una mia bisnonna era veneziana, e quando si arrabbiava parlava un dialetto assolutamente incomprensibile. Come mai è qui?
Sono stato invitato dai partiti nazionalisti e sono venuto a portare un messaggio. Mettiamo da parte i vari nazionalismi, abbracciamo un supra-nazionalismo, un nazionalismo corale, come il mio progetto, “Imperium Europa”. Un progetto per l’Europa?
Sì, ma non per un’Europa asservita al mercantilismo, come quella di oggi, ma per un’Europa superiore, nuova, un’Europa delle idee, un’Europa aristocratica. Un’aristocrazia di spirito e ideali, lontana dagli antenati, capace di rinnovarsi e non più abituata a spingere i migliori sempre in basso, come un tumore, mi capisci? Chi è il nemico dell’Europa?
Be’, vedi, questa che noi chiamiamo “modernità” ci ha condotto a due guerre fratricide, e in un solo secolo. Le due grandi guerre ci hanno portato via i migliori, i combattenti, lasciandoci solo i codardi, i peggiori. Abbiamo perso il nostro sangue migliore, il sangue d’Europa. Si è trattato di un cataclisma genetico, di una immane perdita di geni. Per questo non possiamo permetterci di continuare a combattere tra noi. Dobbiamo farla finita con questi piccoli nazionalismi, con i conflitti e le invidie tra Friuli e Venezia, tra Austria e altri. E ti assicuro che con questo discorso penso proprio di aver irritato alcune persone lì dentro [alla conferenza]. Sono tutti così nazionalisti, vogliono eliminare l’Euro, tornare alla Lira, voglio dire, è preistorico! Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di un’Europa di “Europidi”, anglosassoni, teutonici, slavi e latini.

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E gli immigrati?
Oh [si gira infastidito], ma certo! Neanche uno. Questa Europa avrà delle frontiere così salde che neanche una lucertola potrà entrarci, figuriamoci un nigeriano! Mi capisci? Certo. Come pensa di costruire il suo Imperium?
Cominceremo da Malta. A dicembre battezzeremo il progetto in un luogo sacro, naturalmente pre-cristiano. Saremo dodici uomini, tutti superiori, di una certa portata. Ci incontreremo in questo sito segreto e faremo un rito mistico, e con lui nascerà Imperium. Non dimentichiamoci che da un’altra caverna il figlio di un carpentiere ha dato vita a un’idea che ci ha portato ad avere oggi milioni di musulmani. Nel bene o nel male lo stesso si potrà dire di Imperium. La nostra idea prenderà vita sul finire del 2012, un anno di importanza galattica, astrologicamente parlando, come potete leggere anche sul nostro libro, dov’è spiegato il perché del rito, del giorno e dell’ora.

E una volta nato cosa farete?
La nostra idea di Imperium influenzerà tutto, cultura e politica. Chi ha l’egemonia culturale ha l’egemonia in politica e il potere. I nostri nemici, da sempre, da migliaia di anni, vincono grazie alla supremazia culturale. Non possiamo batterli a livello economico, ma dobbiamo sconfiggerli sul piano culturale. Ed ecco perché la battaglia di Imperium Europa sarà diretta prima alle élite e dopo agli altri.

Il popolo.
Esatto, il popolo cristiano. E su questo punto voglio essere chiaro: noi non siamo cristiani. Tanta gente lo è e non possiamo eliminarla, dobbiamo adattare la loro religione alla nostra visione. Non è colpa dei cristiani, sono anche gente buona, ma sono culturalmente un po’ così… e quindi cosa facciamo? Togliamo Gesù, che è un uomo fiacco. Lo eliminiamo?
“Tu non sei uno di questi sicuramente, sai chi sono gli altri vero?” [recitando la voce di Pilato mentre disgustato indica una folla immaginaria]. Teniamo Cristo per le masse ma eliminiamo l'uomo Gesù, e l’Antico Testamento, un libro semitico e invidioso, un libro orribile. Orribile?
Esatto. L’Antico Testamento è il libro più odioso della letteratura. Al suo interno si possono trovare perversioni sessuali, omicidi, matricidi, genocidi e patricidii. La sua cattiveria è tanta e non è certamente europeo. Viene da un altro genere di… Capisci? No. Quale genere?
[Risponde spazientito] Un genere talmudico, se proprio lo vuoi sapere. Ok.
Quindi dicevo, teniamo Cristo per le masse e il cosmoteismo per l’élite, per quelli che saranno i leader a protezione dell’Imperium nei millenni che verranno. E l’Imperium non sarà confinato a questo pianeta, ma si allargherà anche a Marte e alla Luna. Noi della razza bianca dovremo andarcene al più presto da questo mondo, perché in caso di contaminazione il nostro patrimonio genetico "puro" andrebbe perso. Dovremo spedire i nostri figli migliori nello spazio. Si può fare, lo sapevi? No.
Si possono mandare embrioni. Quindi questo è il suo piano?
Esatto. E poi a milioni di anni luce di distanza questi embrioni faranno il “mummy&daddy thing” e una razza bianca nascerà, capisci? E come farete a scegliere l’élite?
Oh be’, dovrà darci prova di esserlo. Per prima cosa, questa nostra élite non sarà fatta di chi rimane seduto sul divano ad aspettare, ma di chi nel momento del bisogno è in grado di alzarsi per primo, di essere contato tra i presenti e di dire quello che deve senza batter ciglio o tirarsi indietro. Non siamo tutti uguali, sai? L’uguaglianza non esiste. L’uguaglianza è una menzogna inventata dai socialisti, un veleno iniettato durante la Rivoluzione Francese, un cataclisma satanico.

Meglio starne alla larga.
Meglio evitare gli uomini piccolo-borghesi, lo diceva anche Nietzsche. Mio dio, che orrore. Come diceva Junger, “Meglio essere un delinquente che un piccolo-borghese.” Ed è per questo che non mi separo mai dal mio bastone, il suo peso e la sua presenza mi distinguono, a casa ne ho una collezione intera, ne possiedo uno dal valore di 14.000 euro, il bastone per me significa "aristocrazia". Mi piacerebbe vederli.
Dovresti venire. Ci penserò, grazie.
Grazie a voi.