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Al diavolo il Giuramento di Ippocrate

C'è una lumaca nella mia vagina

Fare il medico mi ha insegnato che ci sono un mucchio di pervertiti determinati a trovare nuove maniere di auto-fottersi, non tutte a lieto fine.

Cari lettori, è la dottoressa Mona Moore che vi parla. Ovviamente si tratta di un nome fittizio, ma non temete, sono un medico in tutto e per tutto. La cosa importante, ad ogni modo, è che sono qui per dispensarvi qualche consiglio sulla salute, che si tratti di droga o masturbazione sperimentale.

Fin dai miei tempi di studentessa dal visino fresco, fatti di spunzonate a cadaveri irrigiditi e sperimentazioni col gas esilarante, ho imparato due cose. Uno, molte persone altro non sono che pervertiti determinati a trovare nuove ingegnose maniere di fottersi da sé, solitamente nella maldestra ricerca del piacere. Due, c’è molto poco che un dottore possa fare per dissuaderli.

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Forse sarò bacchettona, ma è davvero ristretta la rosa degli oggetti che guardandoli mi facciano pensare “Oh, diamine, come mi piacerebbe infilarmelo su per il comignolo.” Cazzi, lingue, dita, vibratori. Punto. E basta. Ho appreso questa lezione in giovane età. Quando avevo circa dodici anni una ragazza a scuola ha avuto un orribile incidente in cui erano implicati uno spazzolino elettrico e una provetta di vetro proveniente dal laboratorio di scienze. Qualsiasi interesse per la masturbazione sperimentale con oggetti inusuali è stato azzerato di netto.

Ma una casalinga di mezza età in particolare ha dimostrato di non aver ovviamente beneficiato di un simile insegnamento. Sia che fosse nello spirito dell’esplorazione che in quello dell’erotismo, non c’è assolutamente alcuna scusa per provarci con una lumaca. Ora, capisco che possano esserci delle somiglianze tra una lumaca e una lingua. Entrambe sono fondamentalmente un’umida, sgusciante, massa muscolosa, ma deve esserci un’alternativa, e non importa quanto sia stata lunga la siccità.

So che può suonare come una delle tante leggende metropolitane. Ad ogni modo, ecco la versione così come fu riportata dalla paziente al mio collega: verso mezzanotte, mentre stava potando le peonie con addosso la sua camicia da notte di seta, ha notato con estremo orrore una lumaca che si arrampicava lungo il suo interno coscia. La viscida lumaca è stata semplicemente troppo veloce e prima che la donna potesse accorgersene se l’è ritrovata fermamente piantata nella vagina.

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È davvero poco sorprendente. Caldo, umido, e lontano dai predatori—un rifugio perfetto per qualunque lumaca. O così deve aver pensato l'animaletto. Ammessa in pronto soccorso verso le tre di mattina, e tra risolini soffocati, la donna è stata condotta nello studio. Una volta alzate le gambe sulle staffe e inserito lo speculo, il giovane dottore ha provato a estrarre con le pinzette il subdolo corpo marrone dal suo intimo rifugio, ma quello si ritraeva verso il fondo della caverna, probabilmente arrotolandosi attorno alla cervice. Con una brillante intuizione, il dottore ha alzato ulteriormente le gambe sulle staffe creando un contenitore nella di lei vagina, che ha prontamente riempito di acqua salata per poi aspettare la morte dell’innocente creatura e prelevarne il cadavere.

I corpi estranei in vagina—come sono noti tra i professionisti del settore medico—possono essere di qualunque forma e dimensione. Un bicchiere, una mosca morta, mezza patata dolce (germogliata), una bottiglia di brandy da 35 cl, delle biglie, il tappo di una bomboletta spray, barattoli di marmellata e una manciata di teste di Bratz rientrano tra le perle estratte da questo scrigno del tesoro genitale.

Gli scenari peggiori in questo genere di disfunzione medica auto-inflitta si presentano quando la persona decide che una visita dal medico è semplicemente troppo imbarazzante. Rassicurandosi da sole sul fatto che quello che sale debba prima o poi scendere, molte donne evitano di rivolgersi ad un dottore. Proprio il tipo di cosa che genera incubi freudiani—per non parlare dell’incontinenza urinaria, delle perdite puzzolenti e del fastidio; quando la vagina riconosce un oggetto come estraneo, può calcificarsi e diventare una massa dura nel tentativo di limitare i danni. Per usare un’espressione da profani, la vostra fica trasforma la roba strana in pietra.

Con questo in mente, vi lascio al parere medico ufficiale sull’argomento: “Le attività sessuali che risultino in una dolorosa collocazione di corpi estranei nella vagina dovrebbero essere evitate.”

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