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Demented parla da solo

Un bel danno al capo

O perché il Capodanno è una vera rottura, una fonte d'ansia, un carico di aspettative pronte a essere deluse, eppure lo festeggiano tutti comunque.

Illustrazione di Simone Tso.

Ebbene siamo arrivati dunque al capolinea di un’altra annata: è davvero tempo di bilanci, come si dice in queste situazioni? Boh, può darsi. Il problema è che per qualsiasi bilancia ci vogliono almeno due pesi, ma in questo caso ce n’è uno solo: voi. Reduci infatti dalle abbuffate sacrileghe del santo natale, la mente è appesantita, il corpo lasciamo perdere… difficile mettersi lì a fare i commercialisti del destino.

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Tra l’altro, l’unico futuro certo è delineato dal superamento di un ostacolo devastante sul vostro cammino: ovvero il CAPODANNO. Elemento ansiogeno per eccellenza, il 31 porta con sé tutto quel carico di aspettative deluse le quali si è dei falliti senza scampo. Mentre il Natale ha ancora tutto sommato un senso sociale, rituale, addirittura se vogliamo tranquillizzante, a capodanno si è persi nel nulla. Non si sa mai che fare, quindi parte una cordata di telefonate per trovare un poveraccio disposto a ospitare un esercito di disgraziati, oppure si cerca un locale dove gettarsi dopo cena per ubriacarsi a caso, senza alcun motivo, o semplicemente un rifugio antiatomico per scampare alle bombe H che quest’anno saranno particolarmente concentrate, vista la crisi. Tempo fa infatti dal 23 al 31 dicembre tutti di fila era un continuo sparare ordigni per la strada, poi improvvisamente, spariti i soldi, la gente ha deciso di farne un unico bottino e lanciare i razzi anticarro in un solo giorno. Così, le vittime del fantozziano “Maestro Canello”—colui che per suonare contemporaneamente a tre veglioni spostava  l’orologio indietro di un‘ora e mezza—avranno filo da torcere.

Il grandissimo maestro canello controlla l’orologio per agire d’anticipo sulle lancette.

Il 31 ti devi divertire per forza, devi per forza inventarti qualcosa di fantasmagorico, incredibile, meraviglioso, altrimenti l’intero anno a venire farà schifo. Ed ecco quindi una valanga di indiscriminati personaggi recarsi a raduni ballerecci/trappola tipo Amore, dove poi va a finire che qualcuno si auto stupra in qualche cesso oppure i nasi perdono le loro funzioni respiratorie: devi scopare, sennò l’anno dopo t’ammazzi di pippe, ti devi drogare sennò non ti diverti perché se non ti diverti allora sei andato a una festa di merda quindi meglio dimenticarselo drogandosi.

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E la fine dell’anno in teoria dovrebbe siglare anche un’altra fine, quella dei bagordi. Invece col cazzo, dagli ancora a dilatare gli stomaci con l’obbligatoria cena di capodanno, con il tradizionale cotechino con le lenticchie—pasto in teoria adibito a portare fortuna, in realtà solo buono a tappare le coronarie magari innaffiato da qualche spumante del Todis al grido di "SALUTE!" Insomma, il capodanno è un inferno bello e buono.

Come fare allora per sopravvivere a quest'ansia? La mia personale esperienza nel campo mi ricorda una serie di ottimi capodanni che però difficilmente superano il numero di quelli vissuti a cazzo di cane. Ecco qualche esempio.

L'ideale è suonare da qualche parte, o live o dj set: sai che devi fare qualcosa, sai che se ti ubriachi è per una giusta causa, ti esibisci di fronte alla gente tanto lessato che non riesci nemmeno a mettere i vinili nel buco del piatto e devi farti aiutare, per poi uscire a petto nudo pieno di disegnini e stronzatine fatte col Tratto pen (quando va meglio col rossetto) mentre eri in stato di semincoscienza. Tutto liscio come l’olio.

Se da poco vi siete insediati in una casa nuova, potete eroicamente decidere di fare un house party a capodanno per inaugurarla: il risultato è che viene il mondo e vi battezzano il soffitto con lo champagne, mentre il giorno dopo il pavimento è tipo Scampia, con quattro giorni feriali per recuperare conoscenza, pulizia e rispetto del vicinato. Si chiama terapia d’urto, ma almeno ci si diverte davvero.

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Potreste invece non uscire assolutamente, con la tv accesa su MTV mentre fanno uno speciale sulla vita di Mariah Carey e nel frattempo preparate una cenetta intima con la vostra metà: giro di spumante, whiskey e poi via sotto le coperte a smaltirli. Consigliatissimo. Potreste darvi anche al momento intellettuale facendo comunella a casa di un amico cinefilo—si mangia a sbafo e si finisce a vedere 456677mila film finché non si collassa stile Arancia meccanica. Fuori fanno un macello, morti e feriti, ma voi avete le tapparelle chiuse col cervello in pappa a forza di input visivi e non li sentite proprio.

Il capodanno finale però è quello d’azzardo: finalmente ha una funzione, quella di spendere tutti i soldi nel gioco. E allora via con carte e tombole fino allo stremo, naturalmente con accanto alcolici sciacquabudella tipo Jack Daniel’s. Necessario barare, che d’altronde  il capodanno è di per sé cinico e baro. Ma volendo fuggire, l’ultima possibilità per aggirare il 31 è partire per una meta straniera. C’è chi va in Olanda, chi in Germania, chi in America. In effetti non ho mai provato questa opzione, ma dicono sia figa. Io però avrei paura a infilarmi in un festeggiamento per l’ultimo dell’anno a me sconosciuto, non si sa mai cosa potrebbero tirare dai balconi.


Capito? Mettete che siete per strada in Olanda e vi arriva uno schermo di Atari in fronte. La fuga è inutile, siete sempre sotto tiro!

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Talvolta quindi, più che capodanno è un “danno al capo”. Superato il 31 dicembre, Il primo dell’anno assistiamo a scene postatomiche, città desertificate, gente paralizzata a letto per gli eccessi del giorno prima: insomma, un inizio pieno di brio. E il bello è che ognuno nel mondo ha il suo capodanno e c’è anche chi lo festeggia a giugno.

Sembra proprio che non si possa fare a meno di dare un inizio e una fine alle cose, anche se come dice Sun Ra la nascita è in realtà il momento della morte; per cui più che l’inizio dell’anno dovremmo festeggiare la sua assenza. Buon non anno a tutti allora, tenendoci per mano: ci vediamo nel 2014 che non c’è, ma l’importante è crederci.

Segui Demented su Twitter: @DementedThement

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