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Di segni e di sogni

BXL

Il piatto nazionale qui sono le patatine fritte, solo che io non le digerisco, così dormo male e sogno che i puffi insegnano a quel colonialista di Tintin a starsene al posto suo.

Uniamo tre differenti punti:

Sempre più spesso sento giovani artistoidi italiani dire che Bruxelles sta diventando la nuova Berlino, alludendo al loro desiderio di venirci a stare; molte volte chi segue questa rubrica mi fa notare che faccio solo incubi (cosa non vera: per me sono sogni, gli incubi li tengo per me); non molto tempo fa ho sognato una cosa ricca di simboli della città di Bruxelles, carica di quei fumetti che partendo da qui hanno fatto la storia delle nuvole parlanti.

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Quindi prendete questo sogno, guardatelo come un incubo, pensate che Bruxelles sia così e fatemi la cortesia di non venire, perché al momento io ci sto molto bene.

Prima Tintin non me l'ero mai inculato, ma da quando sto qui e vedendolo a ogni angolo ho iniziato a leggerlo, e per quello che riguarda le soluzioni grafiche lo trovo squisito, con idee meravigliosamente realizzate. Le storie valgono un po’ meno: penso siano il top della cultura colonialista, vetta raggiunta con Tintin in Congo. Nella prima edizione, addirittura, i "negri" (perché in questo fumetto sono "negri", non di colore o semplicemente abitanti del Congo) vengono rappresentati bambini, come a sottolinearne la limitata capacità di apprendimento e di evoluzione. Non molti anni fa uno studente congolese intentò causa contro il volume in questione, e perse: il giudice motivò la sua decisione spiegando che all'epoca era la cultura dominante e che l'autore aveva peccato d'ingenuità nel rappresentare un mondo a lui sconosciuto (Salgari, senza muoversi di casa, non fu razzista—forse perché la nostra storia coloniale fu breve e ridicola?). Nell'apprendere questa cosa mi son chiesto: e allora Conrad, che pur essendo precedente riuscì magnificamente nel descrivere le bassezze compiute dall'Europa nel Congo? Poi però vengo a scoprire che un altro studente congolese aveva intentato una causa per far ritirare Cuore di Tenebra, ritenendolo razzista poiché i congolesi erano solo personaggi marginali e non attori protagonisti… Inutile dirlo: causa strapersa, visti i precedenti di quel nazicattolico colonialista di Tintin.

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Poi Tintin va nello spazio e ci prova pure lì, e allora la mia testa dice no, forse perché il piatto nazionale qui sono le patatine fritte (che son quelle surgelate dei sacchetti) e non le digerisco bene, così dormo male e i puffi insegnano a Tintin a starsene al posto suo.

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