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Di segni e di sogni

Souvenir d'Italie

Quando la politica entra nei sogni, e agisce sotto forma di statuette.

Come su amici miei (il titolo dico), mi ricordo che quel giorno stavo sul divano al telefono con un'amica; avevo tolto l'audio alla tv perennemente accesa e al tg passano le immagini di Silvio simile a una deposizione di un cristo mai dipinta. Non diedi il minimo peso alla cosa: il mio cervello, con ogni probabilità, insultato da anni di propaganda, lo percepiva come un essere intoccabile (ci era riuscito anche con me, ma solo in quel momento l'ho capito veramente), per cui recepii la cosa come un'immagine di repertorio, qualcosa che non stava accadendo in quel momento. Poi cercai nel repertorio del mio cervello e realizzai che era una diretta; del resto una sola volta l'ho visto come umano, quando si stava per cacare sul palco di un comizio mentre con una pezzuola si asciugava la fronte.

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Quegli stessi anni di propaganda avevano creato un nuovo Gavrilo Princip che al posto di una pistola o di una bomba si armò di un souvenir.

Ora assisto a una nuova ascesa e mentre ripenso sul cuscino (il luogo delle ispirazioni secondo solo al water) a quel Gavrilo che poi chiese scusa e a quel Francesco Ferdinando del Duemila che perdonò per propaganda… immagino una serie crescente di souvenir di rivolta.

Non vogliatemene, almeno la libertà di subconscio lasciatemela!

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