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Di segni e di sogni

One shot one dream

E poi ci sono notti in cui chiudi gli occhi e li riapri in continuazione: ad ogni battito di palpebre fai interi sogni, per poi conservarne un ricordo vago.

E poi ci sono quelle notti in cui sei talmente stanco da non riuscire nemmeno a dormire, o meglio, da non essere sicuro se stai dormendo o meno. Il dormire stesso diventa un'azione che costa fatica. In notti così chiudi gli occhi e li riapri in continuazione; ad ogni battito di palpebre fai interi sogni in un colpo solo per poi conservarne un ricordo vago, di pochi secondi: corvo, astro boy, fica, chiodi, snorky, pesce, piante, rosa, acqua, coltelli, nubi, cado cado cado…
Riapri gli occhi, li richiudi, li riapri: vecchio gioco d'infanzia mai posseduto, senti la sigla pubblicitaria, ripeschi astro boy dal colpo di palpebre precedenti.
Arriva il mattino e sei sveglio ma il tuo cervello no, i tuoi occhi si aprono e quella che era una tenda diventa un tizio del KKK fermo immobile che ti osserva, e tu vuoi svegliarti. Ma anche svegliarsi è un'azione che costa fatica.

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