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Questo documentario sui pinguini è la prova che l'amore fa schifo

Il piccolo dramma naturale del pinguino che torna a casa per trovare la moglie che si intrattiene con un altro pinguino, e l'esito desolante della vicenda, hanno molto da insegnare sull'insensatezza dell'amore e della vita.
Niccolò Carradori
Florence, IT

Settembre. Ci troviamo a Punta Tombo, Argentina, in una grande colonia di pinguini che hanno nidificato un lembo di scogliera con identici buchi/casette a schiera in prefabbricato per il proletariato suburbano. Tutto procede normalmente: si va in giro per il quartiere dondolandosi in modo scomposto e agitando le alette inutili, si tenta di accoppiarsi con la dirimpettaia ignara non appena ci volta le spalle, si nasconde il pesce sottoterra. Tutte le cazzate che fanno i pinguini per vivere.

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Un maschio adulto sta tornando a casa dal mare, dove probabilmente è stato a pescare tutta la giornata, e trova il proprio buco per terra occupato da sua moglie—i pinguini stabiliscono relazioni monogame che possono durare anche 16 anni—e da un tizio che la sta scopando. Sembra un racconto minimalista sull'abbrutimento della vita moderna di Raymond Carver, invece è la normale esistenza di un pinguino. E quel che esce fuori è un piccolo dramma naturale che nella sua violenza e nel suo esito malinconico e desolante ha molte cose da insegnare sull'insensatezza dell'amore e della vita.

La scena è stata ripresa dai documentaristi del National Geographic, che l'hanno poi postata su Facebook—248mila condivisioni—e su Twitter—251.529 retweet. Ottenendo anche migliaia di commenti.

Il marito, che chiamerò Mordecai Richler, non appena si rende conto dell'infedeltà della moglie decide di sfidare l'amante, che chiamerò Franco Califano, a duello. Per chi non ne avesse mai visto uno, un duello fra pinguini è forse la forma di violenza più sgraziata e intristente del mondo. Le piccole ali fungono da manganelli, con cui i pinguini possono sferrare circa otto colpi mulinanti al secondo, ma siccome sono corte arrivano a percuotere solo l'addome foderato di grasso isolante dell'avversario, e quello che ne esce fuori è una specie di sumo ridicolo. Mordecai Richler e Franco Califano si manganellano di botte davanti alla moglie e ai vicini di casa, che stanno lì ad osservare fuori dalle loro tane come durante una sparatoria a Scampia. È impossibile capire chi dei due stia vincendo, ma ad un certo punto smettono di lottare e si mettono l'uno di fronte all'altro, intonando una specie di lamento stridulo per attirare l'interesse della femmina. È così che i pinguini si giocano l'esistenza: percuotendosi il grasso reciprocamente, e cercando di urlare il più forte possibile davanti a tutti. Che fondamentalmente è quello che facciamo anche noi.

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Lei allora esce dalla tana, e si avvicina circospetta, valutando l'accaduto: squadra il marito con la testa inclinata, e per un momento sembra valutare tristemente il suo pacco, mentre sceglie di dimenticarsi di lui e passare il resto della vita con l'amante.

In pochi secondi Mordecai ha perso tutto quello che possedeva nella vita: la moglie, che sta covando i suoi figli; la casa—visto che Franco senza farsi troppi problemi si trasferisce non appena ha finito di picchiarlo; e la dignità, di fronte a tutti i vicini di casa.

Mordecai è l'antieroe che ogni storia veritiera sull'esistenza e sull'amore si meriterebbe, pensateci. La sua vita è una vera merda: è un pinguino, biologicamente progettato per essere grasso, scoordinato, e alla continua mercé di predatori senza scrupoli, ha passato mesi procacciando cibo a una donna che si è appartata sotto un arbusto con un altro non appena lui si è assentato, e vive in un buco per terra di cui si acquisisce legalmente l'usucapione emmettendo uno stridulo più acuto del tuo.

Ci sono molte cose che Mordeacai potrebbe fare a questo punto: mozzarsi un orecchio e spedirlo via lettera come pegno d'amore, tentare di farla ripudiare dal padre di lei, fondare un social network e ripresentarsi dopo 10 anni con un fondo fiduciario mentre lei sarà sempre lì nel buco per terra con Franco. Ma lui decide di non mollare.

Segue gli amanti in quella che fino a tre minuti prima era casa sua, e riprende a martellare di botte l'avversario. Ne scaturisce uno scontro molto più duro, con la voce fuori campo che spiega come adesso i pinguini non mirino più a ferirsi con le ali, ma ad accecarsi con il becco. Lo scontro però dura pochi secondi: ferito, forse in modo potenzialmente letale, Mordecai tenta di fare appello al buon senso di lei, ai sentimenti che hanno costruito nel tempo, al loro amore, e intona per un'ultima volta il grido d'accoppiamento. Lei non lo osserva nemmeno, e dopo aver strattonato l'amante per un'ala, sparisce dentro la tana. "Non ha tempo per i perdenti," dice la voce fuori campo.

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Allora Mordecai si arrende, allontanandosi da solo sotto gli occhi maligni degli altri pinguini, che gli urlano "FAI SCHIFO MORDECAI!", e sparisce.

Ora, se questa fosse la storyboard della puntata di un programma pomeridiano, probabilmente un ospite in studio farebbe notare come anche lui abbia delle colpe: era sempre fuori a cercare il pesce e la lasciava sola, non era più passionale come un tempo, e non avrebbe dovuto minare le loro certezze economiche comprando quei bond argentini. Ma non è questo il senso della vicenda: non è per questo che migliaia di utenti si sono appassionati alla sua storia e l'hanno commentata e condivisa.

Le migliaia i commenti sopra il post, infatti, sono tutti pensati per essere ironicamente antropomorfi. E non a caso: anche se è un rito di accoppiamento animale, la dinamica è così esplicativa del paragone con la realtà da renderla grottesca.

La storia di questi pinguini ci mette inesorabilmente di fronte all'inutilità dei nostri sforzi nel confezionare i sentimenti e le nostre relazioni con false storie e pretese. Per questo si prova quella sorta di strana forma di compensazione/ineluttabilità del proprio destino nel guardarla. Tutte le razionalizzazioni, tutti i merletti retorici che utilizziamo per fornire un proscenio alle nostre pulsioni, crollano di fronte a questa vicenda animale priva di orpelli inutili: se qualcuno si scopa tua moglie sotto un arbusto le prenderai, perderai la casa, e tutti ti scherniranno.

Le modalità attraverso cui questo avviene—che sia uno scontro con un pinguino o un iter legislativo per il riconoscimento degli alimenti—sono ininfluenti.

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