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Le capitali europee della droga che non conoscevate

I risultati dello studio dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze dicono che dovete rivedere le vostre conoscenze in materia di geografia.

Foto di Matt Desouza.

Se avete mai speso più di 60 euro in erba in un colpo solo, è probabile che ciò sia avvenuto dopo un volo per Amsterdam. Ma il turismo non finisce lì, e non stiamo parlando di quel carcere boliviano in cui si era possibile acquistare coca direttamente dai prigionieri—anche perché il direttore ha capito che presiedere una fabbrica di coca finanziata dallo Stato non avrebbe fatto una bella figura sul suo curriculum e ha sospeso l'accesso ai turisti.

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Come abbiamo già spiegato altrove, nel 2013 l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) ha condotto uno studio su 42 città europee, analizzando le acque reflue locali per determinare quale droga andasse per la maggiore e dove. Alcuni dei risultati erano prevedibili, ma altri hanno riservato qualche sorpresa, e sono proprio quelli che abbiamo inserito qui di seguito.

ANVERSA, BELGIO

(Foto via)

Sorprendentemente, Anversa—la città dei commercianti di diamanti e degli studenti di moda—è anche piena di cocaina. In realtà, la capitale europea della coca è così piena che gli scommettitori hanno iniziato a dopare i loro uccelli da competizione con la cocaina per migliorarne le prestazioni.

Uno dei potenziali motivi dietro la predilezione cittadina per la polvere bianca è che quasi il 25 percento della cocaina esportata in Europa dall'America Meridionale fa tappa nel paese, e gran parte di essa arriva proprio nel porto di Anversa. Solo il due percento dei container che passano attraverso il porto viene controllato, e di conseguenza il volume dei sequestri è ridotto.

Per la gioia dei residenti, l'offerta si traduce in prezzi molto bassi; con una media di 50 euro al grammo si spiega perché sia così consumata.

LAZARAT, ALBANIA

Cannabis sulle colline di Lazarat. (Foto di Axel Kronholm)

La bucolica località di Lazarat è un puntino appena più verde nelle campagne circostanti. I suoi pascoli sono per lo più costituiti da piante di cannabis, che producono circa 900 tonnellate di marijuana l'anno. Qui l'erba costa circa un decimo rispetto al Regno Unito, ma un solo raccolto dà sostentamento a intere famiglie—e la coltivazione di erba è davvero un affare di famiglia, il che spiega perché non è mai una buona idea infastidire gli agricoltori di Lazarat.

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Qualche settimana fa 800 poliziotti hanno accerchiato la città. Quando hanno capito di essere circondati, i residenti hanno deciso di reagire alla Michael Bay—ovvero, sfoderando lanciarazzi e mitragliatrici e cacciando i poliziotti. Migliaia di piante sono state distrutte, ma alla fine la polizia si è ritirata.

DRESDA, GERMANIA

(Foto via)

Secondo lo studio dell'Osservatorio Dresda stravede per la crystal meth. Stranamente, è anche più incline a consumarla il giovedì, quando i livelli schizzano alle stelle rispetto al resto della settimana.

Essere così vicini al confine ceco fa sì che il traffico di droga proceda piuttosto tranquillamente. Nondimeno, ogni anno la polizia compie raid in 200-300 laboratori di droga della regione. Dato che persino un ragazzino potrebbe cucinarsi della meth (se sapesse dove acquistare dell'efedrina e avesse dei genitori profondamente assenti), la sostanza è ancora ampiamente disponibile—al punto che alcuni pusher hanno introdotto un sistema di fidelizzazione, distribuendo coupon ai clienti in modo che tornino a rifornirsi da loro.

MIDDLESBROUGH, INGHILTERRA

(Foto via)

Un tempo Middlesbrough, nello Yorkshire, era la roccaforte della siderurgia. Oggi registra il più alto consumo di oppiacei in Europa. Considerata la "peggiore città britannica per qualità della vita" dai commentatori Kirstie Allsopp e Phil Spencer, la città vanta anche la più alta percentuale di consumatori di oppiacei e/o crack del Regno Unito (uno ogni 40 adulti), e l'uso di droghe per via endovenosa è tre volte più alto della media nazionale.

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Nel caso in cui non fosse già abbastanza deprimente, Middlesbrough ha anche un debole per l'alcol, trovandosi nella zona con la più alta concentrazione di ricoveri ospedalieri legati all'alcol del paese.

NOVI SAD, SERBIA

(Foto via)

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, Amsterdam non è al primo posto nei consumi di cannabis in Europa. Secondo l'Osservatorio, il primo posto se lo aggiudica Novi Sad, la seconda città serba, seguita dalla capitale olandese e da Parigi.

I registri mostrano che durante il quindicesimo e il sedicesimo secolo, nella provincia di Vojvodina, quella di Novi Sad, la canapa era un prodotto di prim'ordine. Ad Amsterdam il primo coffee shop ha aperto i battenti solo negli anni Settanta, quindi i serbi hanno chiaramente la tradizione dalla loro parte.

FRANCOFORTE, GERMANIA

(Foto via)

Nel 2008 a Francoforte sono stati registrati 928 reati di droga ogni 100.000 abitanti, ma la città resta comunque la capitale tedesca della droga. Ciò può significare due cose. O che la polizia non è una grande fan delle perquisizioni, o che i tedeschi non sono poi così drogati. Il fatto è che uno sguardo alla mascella di molti berlinesi dopo le undici di sera basta per mandare a casa il secondo punto.

L'aeroporto internazionale di Francoforte e gli altri mezzi di trasporto cittadini ad alta velocità—vale a dire la ferrovia e la metro—la rendono un comodo centro di smistamento per i contrabbandieri. Ma sembra che i corrieri della droga siano sempre di passaggio e non si fermino in città; dopo un'epidemia di decessi per droga negli anni Novanta—e dopo l'introduzione di misure note come "Frankfurt Way"—l'ammontare dei decessi per overdose è diminuito in maniera significativa.

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GLASGOW, SCOZIA

(Foto via)

A Glasgow non ci solo Buckfast ed eroina; le retate per l'erba sono altrettanto comuni. Infatti, grazie agli expat della Triade che hanno messo in piedi una discreta serie di coltivazioni, la Scozia oggi esporta più erba di quanta ne importi—trasformando il paese uno dei principali esportatori europei di hashish e marijuana.

RASQUERA, SPAGNA

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La cittadina catalana di Rasquera è un paesotto di 1.000 anime, ma—come gran parte della Spagna—è sommersa dai debiti. Quando la città ha convocato una riunione d'emergenza a riguardo, i consiglieri comunali hanno votato per affittare sette ettari di terreno pubblico a un gruppo perché vi piantasse della cannabis "per uso terapeutico e ricreativo". Dove ricreativo sta per "fumare come se non ci fosse un domani."

Il sindaco della città sottolinea che in Spagna piantare e fumare erba per uso personale non è vietato. Il che è sostanzialmente vero, ma non proprio nel senso che intende lui; se è ok piantare e fumare cannabis nella privacy di casa propria, è solo perché il controllo dello Stato è limitato allo spazio pubblico. Purtroppo, tutti quei campi non sono dentro la casa di nessuno.

Nonostante questo, il sindaco spera di raccogliere circa 1,3 milioni d'affitto da quei terreni—e noi gli auguriamo buona fortuna.