Badminton e aragosta: i miei anni in prigione da ricco sfondato

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Badminton e aragosta: i miei anni in prigione da ricco sfondato

Edward Davenport ha passato anni in un carcere di Londra per frode, ma quando gli abbiamo chiesto di parlarci della sua esperienza ci ha raccontato di aragosta per cena, partite di badminton e nuove amicizie con persone importanti.
Matt Shea
London, GB

Illustrazioni di Dan Evans.

Se cerchi su Google "Edward Davenport" escono foto di lui con praticamente chiunque, dal principe di Monaco a 50 Cent. "Benvenuto nel sito di Edward Davenport," dice la homepage del sito di Edward Davenport, "uno dei più noti imprenditori di Londra e un vero gentleman inglese di antica famiglia."

Ma la maschera pubblica del socialite aristocratico è solo un giochetto. È così che nel passato si guadagnava la fiducia delle persone e otteneva quello che voleva. Secondo il Serious Fraud Office inglese, l'uomo dietro quel sorriso ha mandato in bancarotta i suoi partner in affari e ha fatto circa 34,5 milioni di sterline [46,6 milioni di euro] tramite attività fraudolenta (secondo Davenport però non è vero).

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Gli anni Duemila sono stati anni d'oro per Eddie. Dopo aver comprato l'ambasciata della Sierra Leone in centro a Londra per sole 50.000 sterline [67.600 euro] ne 1999, l'ha trasformata in un teatro di sex party a cui per un decennio hanno partecipato persone famose e aristocratici. Nel 2011 però Eddie è stato accusato di aver orchestrato una frode per milioni di sterline ed è stato condannato a quasi otto anni di carcere, da cui è stato scagionato nel 2014 per "motivi di salute" a causa di un'insufficienza renale.

Com'è stato passare dal lusso a una cella? Come ha fatto un festaiolo come lui a resistere nella casta prigione di Wandsworth, a South London? Dopo aver pubblicato le foto dei balli che organizzava negli anni Ottanta per i giovani ricchi inglesi, l'abbiamo contattato per fargli qualche domanda.

VICE: Qual è il tuo peggior ricordo della prigione?
Edward Davenport: A volte mancava il personale, oppure cancellavano le cose. Se giocavi a badminton tutti i sabati pomeriggio, per dire, ma per carenza di personale un giorno lo cancellavano, non era facile organizzare un'attività alternativa su due piedi.

Perciò la tua peggiore esperienza in carcere è aver dovuto spostare il badminton?
[Ride] Una notte mi hanno perquisito.

Perché?
Penso che cercassero oggetti di contrabbando.

E cosa mi dici della solitudine—della noia e dell'assenza di compagnia "intima". Non ti ha scalfito?
Be', quando sono uscito era un po' come essere vergine di nuovo. Avevo già avuto tantissime donne prima di finire in carcere. Voglio dire, se ti mettono in carcere quando nella vita non hai fatto nulla è un conto, ma io avevo avuto 45 anni belli pieni. Avevo fatto di tutto.

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E i membri dello staff erano educati, amichevoli e professionali quasi come quelli di un albergo. Si ricordavano il mio nome, questo genere di cose.

Ok, ma ci sarà stato qualcosa di negativo nello stare in carcere.
Be', il trapianto di rene non è stato esattamente una passeggiata. Questo dovrebbe essere un paese civile, e molto avanzato, eppure per un crimine finanziario mi portavano a fare la dialisi in manette, e rimanevo in manette per tutta la durata della cosa.

Certo quella del rene è una brutta esperienza, ma per il resto? Molte persone restano traumatizzate dalla prigione. Tu per niente?
Assolutamente no. Dovreste fare articoli sulle carceri nei diversi paesi del mondo.

Ok. In questo caso, quali sono stati i lati positivi del carcere?
Sono diventato bravo a badminton. Non c'era molto da fare tranne giocare a badminton.

È vero quel che si dice in giro che in qualche modo riuscivi a farti servire aragosta a cena?
Be', certo, avevo il mio cibo.

Come ci sei riuscito?
Questa è una conversazione ufficiale, so che mi stai registrando. Hai ragione sulla diceria, hai ragione sul fatto che l'abbiano detto, ma ti posso solo strizzare un occhio in risposta, non so se mi spiego. Ti mettono tutti i giorni un menu sotto la porta, in carcere—e non so perché, ma sul mio menu c'era spesso l'aragosta. Diciamo molto spesso.

[Il Ministero della giustizia non rilascia commenti su casi individuali, ma un portavoce ha dichiarato che a nessun carcerato a Wandsworth è mai stata servita aragosta.]

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Capito. Com'era la vita sociale in carcere?
Stare in carcere a Londra era come stare in un ritrovo di gente famosa. C'era gente che faceva foto a Chris Huhne [ex parlamentare e giornalista condannato a 62 giorni di carcere per prevaricazione] e poi cercava di venderle al Sun chiamando con il telefono a gettoni della prigione. Una volta uno ha fatto una foto a me insieme all'ex trader di UBS Kweku Adoboli, condannato per frode. Gli ho detto di cancellarla. Cioè, c'erano due prigionieri famosi, un cellulare illegale in un carcere, io ero al computer… Non era il caso. Penso che l'abbia cancellata.

Ho conosciuto Chris Huhne, ho conosciuto altri politici. C'è una tendenza naturale a stare insieme a persone del tuo circolo sociale, perciò le persone più note—che sono quelle più ricche o vulnerabili—tendono a riunirsi nel loro angolo, mentre quelli che, non so, spacciano, si riuniscono nell'altro angolo.

Penso che Max Clifford [noto responsabile delle pubbliche relazioni inglesi accusato di abusi sessuali] sia stato tenuto isolato da subito per due motivi: che è molto noto e che i suoi crimini sono inaccettabili agli occhi degli altri prigionieri. Se finisci in carcere per crimini di quel tipo ti pestano a sangue, non ti lasciano vivere.

Quindi tu e gli altri 'ricchi' della prigione avevate la vostra clique?
No, no, per niente. Io giocavo sempre a badminton con questo fuori di testa che adoravo, si chiamava John Slavin [condannato per rapina a mano armata]. A un certo punto mi faceva anche da segretario, era buffo perché lui era molto persuasivo e affascinante quando parlava. La gente mi diceva, "Oddio, sei così fortunato ad avere lui che lavora per te e prende le tue telefonate."

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Era bravo a badminton, ed era fantastico se volevi prenotare il campo—sapeva come fare. In prigione prenota chi urla più forte.

Ho conosciuto un sacco di personaggi interessanti. Penso che i più interessanti siano stati due hacker di Anonymous. Ho anche conosciuto un altro hacker, Black Dragon: siamo rimasti in contatto.

Pensi di aver avuto un'esperienza diversa da quella della maggior parte delle persone perché sei ricco?
Be', sai, in teoria essere ricco e avere un accento posh avrebbe dovuto rendermi la vita in prigione più dura, non più facile.

Gli altri detenuti ti minacciavano?
Be', un criminale come me non avrà certo paura dei criminali violenti, no? [Ride] So badare a me stesso.

So che nel mondo esterno sei potente e influente, ma in prigione è una cosa diversa, no?
Quando sono entrato, mi hanno preso da parte e mi hanno detto, "Senti, tu vieni da una famiglia molto ricca, tutti parleranno del tuo caso e la quantità di soldi in ballo [i soldi della frode dai danni dei suoi investitori] è astronomica, soprattutto per molte persone qui dentro, quindi è meglio che tu stia con i più vulnerabili." Ovvero parlamentari e politici. Ci ho pensato meno di dieci secondi, il tempo di dirmi, "Mmm, già che sono qui voglio andare fino in fondo."

Ma conoscendoti avrei pensato che avresti sfruttato l'occasione per lavorarti i ricchi e potenti.
Sì ma non è che se ti unisci a loro ti mettono a vivere tra le poltrone di pelle, nel qual caso ci avrei pensato. E poi tra di loro un sacco sono dentro per reati sessuali.

Avere soldi rende la prigione un posto molto migliore?
Avere soldi rende la vita migliore ovunque. Ma comunque devi essere felice dentro, al di là di tutto. E la prigione non fa eccezione.

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