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Cosa ha fatto il porno alla nostra generazione?

La disponibilità del porno fa sì che chiunque, praticamente, possa accedere a un'infinita serie di azioni che riguardano i genitali e quello che c'è attorno. Ma il bombardamento a cui siamo sottoposti ha cambiato le nostre vite sessuali?

Foto di Nate Igor Smith, dagli Oscar del Porno 2016.

"Il porno sta dando vita a una sottocultura fatta di uomini e donne a cui va bene non combinare niente nella vita," diceva qualcuno a novembre su Quora.

Esprimere un dubbio o un'opinione su Quora è un po' diverso da farlo su Yahoo o Reddit, perché su Quora ci sono esperti che rispondono citando magari i risultati di una ricerca o un qualche aneddoto informativo. Questo post in particolare chiedeva soluzioni che aiutassero a "mitigare gli effetti negativi del porno sui millennial," dando in qualche modo per scontato che la nostra generazione stia sperimentando "effetti negativi."

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Oggi, trarre conclusioni estreme e spesso inutili sui millennial è quasi uno sport. Secondo uno degli ultimi articoli più letti del New York Times, la grande novità è che l'onestà quasi compulsiva dei millennial li rende privi di tatto, tanto sarebbero abituati a esprimere su internet tutte le loro emozioni senza filtri—avendone peraltro il pieno diritto. Ma la fruizione del porno ha qualcosa a che fare con il fatto che siamo la generazione peggiore (o forse migliore) della storia?

A giudicare dai dati disponibili, e sulla base di ricerche accademiche sul porno e delle informazioni reperite in vari modi su come e quando i millennial fanno sesso, si può dire che il porno abbia realmente lasciato un'impronta sulle abitudini sessuali dei giovani.

I millennial hanno sempre avuto accesso a una maggiore quantità e varietà di porno rispetto alle generazioni passate, e rimangono fruitori forti del porno anche da adulti. Secondo uno studio della Brigham Young University pubblicato l'anno scorso sul Journal of Sex Research, il consumo di materiale pornografico negli ultimi decenni è cresciuto, e continua a crescere. La generazione degli anni Novanta amava il porno più della generazione degli anni Ottanta, e il fenomeno ha continuato a crescere con la generazione successiva. Ma tutte quelle .gif e quei fuckvid possono davvero aiutare a spiegare il nostro disagio?

Se dobbiamo fare affidamento su quello che dice la gente, sì. Quando sento i miei coetanei parlare delle proprie abitudini sessuali o altri parlare di esperienze sessuali coi miei coetanei, l'impressione è che questi ultimi siano stati letteralmente tagliati fuori dall'idea di "vita sessuale appagante".

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"Ho fatto sesso con millennial e non, e diciamo che i primi sono meno propensi a perdere tempo coi preliminari, non propongono nemmeno i preservativi e non hanno molta voglia di parlare o stare insieme, dopo," mi ha raccontato Jason, gay quarantenne, aggiungendo che il porno, che mostra un tipo di sesso freddo e impersonale, potrebbe essere una causa importante. "Il mio personale punto di vista è che i ragazzi sotto i 25 anni vanno bene per il sesso occasionale, ma finora non ho trovato materiale per potenziali relazioni o amicizie," ha aggiunto.

Non ci sono ovviamente dati o cifre che confermino una carenza di effusioni post-coitali, ma il calo nel numero di matrimoni potrebbe suggerire, almeno in parte, un certo disinteresse per le relazioni stabili. Secondo uno studio a lungo termine condotto da Jean M. Twenge della San Diego State University e pubblicato l'anno scorso in Archives of Sexual Behavior, i millennial sono più inclini alla promiscuità rispetto alle quattro generazioni precedenti. "Con la crescita dell'individualismo, i comportamenti e le tendenze sessuali sono diventati più lassi e sempre meno soggetti a regole," ha detto Twenge al momento della pubblicazione.

Per "individualismo", in questo caso, si intende il rimanere single più frequentemente e più a lungo, magari anche per sempre. Se è difficile raccogliere dati sul rapporto tra relazioni "vere" e trombamici, quello che è sicuro è che i millennial si sposano molto meno delle vecchie generazioni, e che uno su quattro non si sposerà mai.

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Secondo la dottoressa Chantelle Tibbals, sociologa e autrice di Exposure: A Sociologist Explores Sex, Society, and Adult Entertainment, la mancanza di stabilità emotiva, insieme alla promiscuità che ne risulta, non sono causate dal porno. Più probabilmente, sostiene, sono legate ai fenomeni che lei chiama "isolazionismo e crollo dell'interpersonale" che la nostra generazione ha vissuto in pieno, ma che non sono certo limitati a noi.

Per Tibbals il porno è "un artefatto sociale", lo specchio di un contesto più ampio. Questo artefatto è "allo stesso tempo causa ed effetto del contesto in cui si trova." In altre parole—cosa è venuto prima: la gallina della mancanza di romanticismo nella vita reale oppure l'uovo del porno senza romanticismo?

Nel 2014 la sociologa Elizabeth Armstrong della University of Michigan ha dichiarato a Rolling Stone che "sembra che i giovani facciano meno sesso, abbiano meno relazioni, e che quello che fanno lo fanno in modo meno impegnato. Ma per ora possiamo solo fare supposizioni." Il collegamento tra il porno e la tendenza a evitare le relazioni stabili, comunque, non è chiaro. "Mi dispiace, ma sugli effetti del porno sui millennial posso solo dare risposte ipotetiche," mi ha detto Armstrong in un'e-mail.


Cindy parla degli effetti del porno sul modo in cui facciamo sesso:

Il lavoro scientifico sul porno e i giovani si concentra sull'estetica del primo, e le ricerche di tipo comportamentale che mettono in relazione le abitudini sessuali con la fruizione di porno sono molto specifiche e tengono in scarsa considerazione l'età. Secondo una ricerca del 2014, per esempio, il decremento nell'uso del preservativo nelle relazioni sessuali gay sarebbe da legare ai porno, appunto, senza preservativo. Anche se il target non erano i millennial, studi di questo tipo dimostrano che a volte le vite sessuali reali delle persone e quello che vedono nel porno si sovrappongono.

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Le fantasie collettive della nostra generazione come gruppo sono molto difficili da categorizzare, ma alcuni ci hanno provato. A luglio, PornHub e Mic hanno dedicato al tema l'articolo: "Coming of Age: Millennials". Non era del tutto ineccepibile e troppo concentrato sull'uso di PornHub, ma ha anche messo in luce una cosa importante: i millennial preferiscono l'hentai.

Secondo Tibbals, "le generazioni precedenti dovevano risicare a fatica un po' di erotismo" mentre oggi noi possiamo scegliere quello che più si addice ai nostri gusti. Il porno odierno, come la maggior parte dei media, offre all'utente esattamente quello che l'utente chiede, riferisce Tibbals aggiungendo che il porno "è in evoluzione, insieme alla cultura e agli utenti stessi di cui deve soddisfare i bisogni"

"I millennial con cui mi relaziono sono attirati dal sesso con una persona più grande," mi ha detto un uomo omosessuale che ho intervistato e che preferisce rimanere anonimo. "Almeno una parte di questa 'perversione' viene dalla possibilità di accedere a video pornografici che erotizzano il sesso intergenerazionale."

È interessante notare che, influenzato o meno dal porno, il sesso con persone molto più grandi è in crescita anche nei rapporti etero. Chase, che ha avuto esperienze sia con ventenni che con donne della generazione precedente, ha detto, "Alle millennial piace chiamare il partner 'daddy' durante il rapporto." Questo gioco è così comune, mi ha detto, che "ho dovuto mettermi un po' al passo e farmelo piacere."

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Tibbals sostiene che la facilità con cui i millennial riescono a fruire di video hardcore gratuiti sui siti internet invece che comprare materiale pornografico fa sì che non abbiano accesso al "meglio" che il mercato ha da offrire loro. Quelli che vedono sono contenuti "orfani"—video il cui copyright per qualche motivo è stato infranto o è inesistente—insieme a scene o pezzi di contenuti decontestualizzati, invece di "film per adulti" ben fatti con una trama e dei personaggi.

Tibbals, che difende a spada tratta il porno, è ottimista riguardo agli effetti che questo può avere sulle nuove generazioni. Il porno, spiega, mostra agli spettatori non solo i più disparati atti sessuali, ma gli esseri umani nella loro infinita varietà di forme fisiche, etnie e desideri. "Il porno aiuta a sentirsi meno soli o meno isolati, e il fatto che i più svariati desideri siano riprodotti in un video ti fa capire che non sei l'unico ad averli," ha detto.

E se un bombardamento troppo serrato di immagini di esseri della tua specie che si accoppiano fosse in qualche modo dannoso—be', passerà qualche anno prima che la scienza sappia dire esattamente quale sarà il danno.

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