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Com'è il vostro cervello quando fumate marijuana

Nel corso di un esperimento, la ricercatrice Ana Iorga ha registrato le onde cerebrali di due colleghi, dopo aver fatto fumare una canna a uno e mangiare un biscotto alla marijuana all'altro.

CC BY-SA 2.0

Ana Iorga è una ricercatrice rumena tra i pionieri del neuromarketing, specializzata in studi che utilizzano l'elettroencefalogramma, misurazioni biometriche e test di associazione implicita. Il mese scorso, durante una conferenza ad Amsterdam, Ana ha messo in atto un esperimento per capire gli effetti che la marijuana ha sul cervello usando il casco EEG che porta regolarmente con sé.

"Mi sono accorta che non pochi tra i partecipanti alla conferenza uscivano a fumare una canna durante le pause, e ho cominciato a chiedermi cosa accada nel loro cervello mentre sono sotto gli effetti della sostanza. Dato che non so leggere nel pensiero, ho pensato di mettere a confronto la loro attività cerebrale prima e dopo aver fumato," mi ha detto al suo rientro in Romania.

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Due suoi colleghi sono stati così gentili da sacrificarsi per la scienza; una sera, dopo cena, uno si è acceso una canna e l'altro ha mangiato un biscotto alla marijuana.

Primo partecipante—tracciato EEG prima di fumare

"Prima di fare uso della sostanza siamo andati al bar dell'albergo e ho registrato la loro attività cerebrale. Dopo 15 minuti ho ripetuto la misurazione. Ero convinta che avrei registrato un rallentamento dell'attività cerebrale, perché hanno dichiarato di sentirsi più lenti, assenti e rilassati. Invece sono rimasta molto sorpresa dai risultati."

Il nostro cervello è composto da miliardi di neuroni, che comunicano gli uni con gli altri tramite impulsi elettrici. La comunicazione simultanea tra miliardi di neuroni produce una grande quantità di attività elettrica cerebrale, quella che l'elettroencefalogramma misura. Nel grafico risultante da un elettroencefalogramma, gli impulsi elettrici si dispongono a formare onde, le cosiddette "onde cerebrali".

I sensori EEG misurano l'attività dei neuroni collocati sulla superficie della corteccia cerebrale, e nel caso dei due soggetti hanno mostrato un'alta frequenza e larga ampiezza delle onde dopo il consumo di marijuana—il ritmo cerebrale è risultato visibilmente diverso rispetto alla situazione di partenza. Ovvero, l'attività cerebrale era in netto contrasto con l'umore e lo stato apparente dei partecipanti (che erano rilassati e a riposo).

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Secondo partecipante—traiettoria EEG prima di mangiare il biscotto alla marijuana

Molti studi sostengono che il THC ha l'effetto di rallentare il ritmo cerebrale quando è associato a uno stato di rilassamento, e di velocizzarlo quando è associato ad allucinazioni e viaggi. Secondo i due esperimenti di Ana, "era chiaro che il ritmo cerebrale era più veloce dopo aver fumato, e che l'ampiezza delle onde era maggiore—che non significa maggiore confusione, ma un più spiccato stato di allerta per il cervello. Forse il ragazzo stava viaggiando o sperimentando sensazioni bizzarre," spiega la neurologa Laura Crăciun.

Crăciun ha anche sottolineato che il primo soggetto mostrava uno squilibrio tra l'attività dell'emisfero sinistro (dove risiedono le capacità logica, linguistica e matematica) e quella del destro (dove risiedono la creatività, l'intuizione, l'arte e la musica), squilibrio però presente anche nel grafico risultante dall'EEG fatto prima di fumare. Questo significa che lo squilibrio non è dovuto solo all'uso di cannabis.

Entrambi i soggetti avevano consumato alcol in quantità moderata a cena, ma questo non ha interferito molto. Nel corso dell'esperimento, ai due non è stato richiesto di svolgere alcun compito, e l'attività cerebrale è stata registrata a riposo, in un contesto tranquillo.

Secondo partecipante—traiettoria EEG dopo aver mangiato un biscotto alla marijuana.

"Per quanto riguarda il soggetto che ha mangiato il biscotto alla marijuana, l'effetto è stato sia di rallentamento (la frequenza delle onde di entrambi gli emisferi è diminuita) sia di aumento dell'ampiezza, associata a uno stato di profondo rilassamento simile al sonno."

"Il ritmo cerebrale era visibilmente più veloce nel corso della prima registrazione—questo per quanto riguarda l'emisfero destro, perché nel sinistro non vedo grandi differenze—e anche meno simmetrico e meno regolare, ma non direi che si possa parlare di una 'interferenza' con le onde cerebrali, più che altro è uno stato di maggiore reattività," ha aggiunto Crăciun.

Nel video qui sopra, viene mostrata prima la registrazione delle onde cerebrali di una persona a riposo, prima di fumare. Il grafico è composto da 14 tracce, ognuna registrata da un elettrodo diverso (gli elettrodi sono posti equamente su entrambi gli emisferi).

Il grafico dell'EEG dopo aver fumato mostra che la traiettoria delle onde è completamente diversa da prima, e i cambiamenti riguardano sia la morfologia delle onde (maggiore ampiezza, aspetto regolare) sia il ritmo (maggiore frequenza, aspetto caotico). Il soggetto è nello stesso stato di riposo, e questo dimostra che il cambiamento nel grafico EEG dipende dall'effetto sul cervello delle sostanze assunte.