Secondo i ricercatori e chi le vive, la particolarità delle esperienze di pre-morte—ciò che le differenzia dalle allucinazioni—è l'aspetto della trasformazione. La trasformazione del rapporto di ognuno col mondo: la volontà di diventare persone migliori, più aperte verso il mondo. E, per alcuni, l'idea di avere una missione da portare a termine."Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. […] Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati […]"
Fanny*, una trentenne americana con una figlia piccola, è cristiana. L'ho contattata attraverso una pagina cattolica su Facebook; la sua testimonianza è da prendere con le pinze, ma secondo Fanny tutto si lega indissolubilmente ai suoi comportamenti. Dapprima mi ha raccontato di quello che immagina essere il purgatorio:"Era tutto buio, c'erano delle persone che urlavano, c'erano delle fiamme […] Non era una galleria, era uno spazio molto più grande, enorme. Sono scesa fluttuando, e dall'alto ho visto moltissima gente, tutti che urlavano e gridavano… Saranno state.. non so, un milione di persone. Erano piede di odio. Volevano da bere, ma non c'era acqua. E poi, all'improvviso, l'ho notato. Aveva delle piccole corna… e l'ho riconosciuto. Era il diavolo!"
Quella che emerge da queste testimonianze è la rappresentazione occidentale dell'aldilà. La più nota in tal senso è quella di Howard Storm, che ha vissuto un'esperienza di pre-morte infernale dopo la quale ha scritto diversi resoconti e tenuto conferenze, alcune delle quali sono disponibili su YouTube. Tra le altre testimonianze disponibili online ma non verificabili c'è quella di una certa "Meg," raccolta dal dottor Jeffrey Long e pubblicata sul sito della NDERF:"C'erano uomini e donne di tutte le età, non bambini, in piedi, accovacciati, in movimento. Alcuni si sussurravano a vicenda cose incomprensibili. Le tenebre squarciavano lo spazio, riuscivo ad avvertirne la presenza. Ognuno era completamente assorbito da se stesso, troppo concentrato sulla propria misteria per stabilire una connessione mentale o emotiva con l'altro. Riuscivano a percepire gli altri, ma erano bloccati da queste tenebre."
"Ho un ricordo fortissimo dell'odore, che era disgustoso. Ricordava quello della carne andata a male o dei capelli bruciati. Le risate e gli improperi a me rivolti erano quasi sovrastati dal fragore delle fiamme che mi circondavano. Dopodiché ho visto delle persone che correvano e urlavano, un gruppo di ragazzini sui 12 anni che gridavano terrorizzati da questi esseri mostruosi. Ho subito riconosciuto Gareth, il ragazzo che era in macchina con me [al momento dell'incidente]. Era appeso a testa in giù, con le mani e i piedi inchiodati come Cristo in croce. Quellle creature mostruose hanno iniziato a frustarlo, il tutto mentre cantavano in una lingua incomprensibile […]"