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VICE on SkyTG24

Fanculo Game of Thrones

Quello che succede alle porte di Roma per quattro giorni l'anno, quando più di mille persone si ritrovano in un modo fantasy-medievale per darsele giorno e notte, è molto meglio.

Ci sono due grandi teorie sul fantasy e le persone che seguono il genere. Volendo semplificare: la prima, di norma sostenuta da chi il genere non lo conosce e non vuole neanche conoscerlo, li vede come degli sfigati che hanno problemi a relazionarsi con la società e cercano rifugio in un mondo parallelo, fatto di personaggi e valori che ripudiano quelli odierni.

La seconda, che di solito viene dall'interno della scena, dice l'opposto: gli amanti del fantasy non sono dei sociopatici, ma persone che magari hanno più fantasia di altre, e non hanno problemi a manifestare questa loro attitudine che vedono come una qualità e non come una sfiga.

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Ovviamente sono varie le posizioni nel mezzo, ma sembra che il dibattito tenda a muoversi sempre tra questi due estremi, come dimostrato dalla recente guerra di opinioni seguita al ritorno di Game of Thrones.

Finché comunque si tratta di leggere libri, guardare film o serie TV il dibattito rimane su livelli di normalità; se non ti piace non lo guardi/leggi, e la storia finisce lì. La questione si fa molto più interessante quando le persone non si limitano a questo, ma diventano loro stessi—o quantomeno ci provano—i protagonisti della storia. Questo è il concetto alla base dei giochi di ruolo dal vivo, un mondo che da fuori sembra sostanzialmente popolato da scoppiati.

Se già non vedi di buon occhio qualcuno che legge saghe fantasy, probabilmente non riuscirai a trovare parole per descrivere l'aura di sfiga che contorna un giocatore di ruolo dal vivo, che non solo si veste, parla e si comporta come uno dei personaggi in questione, ma quando non è in gioco pensa comunque a come poter migliorare il suo personaggio, come renderlo ancora più "bello" e "credibile" ai suoi occhi e a quelli degli altri.

D'altro canto anche la versione opposta si estremizza: se si guardano gli amanti del fantasy come persone più libere e fantasiose, i giocatori diventano paladini di questa libertà, gli unici che se ne fottono a tal punto del giudizio esterno da riuscire veramente a staccare dal "mondo reale" e sperimentare una libertà che gli altri non sanno nemmeno esistere. E in questo caso più la singola persona ci crede, più si riesce ad andare in profondità. In altre parole, più sembri matto da fuori, più quello che stai facendo ha un senso.

È difficile capire veramente quali siano le ragioni che spingono queste persone a "giocare", anche perché il gioco di ruolo dal vivo è una di quelle tipiche cose che "non si possono raccontare, bisogna viverle". È proprio questo che abbiamo fatto, quando siamo andati a girare un mini-documentario alle porte di Roma approfittando del più grande evento del genere mai tenutosi in Italia, una follia collettiva di quattro giorni che ha coinvolto più di mille persone—persone che, come potete vedere dal video qui sotto, ci vanno giù pesante quando si tratta di calarsi nel personaggio:

Il reportage completo andrà in onda questa domenica all'interno di VICE on SkyTG24 (ore 23, canali 100 e 500 di Sky). Per saperne di più andate sulla pagina del programma, o cliccate qui per rivedere le puntate precedenti.