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Fattore scesa: le cose da non fare se vuoi portare a letto un ragazzo

Se è vero che gli uomini hanno standard sessuali più bassi delle donne, è anche vero che ci sono comportamenti femminili che possono trasformare qualsiasi appuntamento o relazione in una gigantesca scesa.
Foto di Igor Baranchuk.

Tempo fa su queste pagine è uscito una specie di prontuario in grado di stigmatizzare tutti i passi falsi e gli atteggiamenti maschili che provocano un irrimediabile crollo nell'interesse delle nostre colleghe.

Nel vedere la facilità con cui hanno messo insieme le categorie, mi sono chiesto se fosse possibile realizzare una specie di lista simile al maschile. La verità, però, e che mi sono quasi da subito incagliato in una specie di sostrato che distingue significativamente la sessualità maschile e quella femminile. E anche chiedendo il contributo di colleghi e amici non sono riuscito pienamente a venirne a capo. Ovvero il fatto che più che veri e propri fattori di scesa che rendono inappetibile una donna, per gli uomini esistono delle caratteristiche fastidiose che la rendono menoappetibile.

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Sebbene alcuni—pochi—punti (come i cattivi odori e la rottura di coglioni) siano deterrenti inequivocabili ed unisex, la verità è nella maggior parte delle categorie che sono state proposte durante il dibattito maschile il giudizio si arrestava sempre su un insormontabile punto: "ok, effettivamente le ragazze con la caratteristica X te la fanno scendere, ma."

Perché la verità, per quanto si possa discutere e argomentare, è che gli uomini hanno standard sessuali più bassi rispetto alle donne. E spesso di fronte alla prospettiva sessuale esercitano un controllo incredibilmente selettivo sugli input negativi, prestando attenzione soltanto alle caratteristiche attraenti di una partner.

Quelli che seguono, quindi, sono fattori di scesa che non necessariamente precludono relazioni o rapporti sessuali, ma che certamente li rendono più fastidiosi. E che seguono quel precetto secondo cui "ci sono donne che si portano in giro uomini che non si scopano, e ci sono uomini che si scopano donne che non si portano in giro."

I GIOCHI PSICOLOGICI

La sensazione di venir manipolati è avvilente, soprattutto quando si manifesta sotto forma di messaggi passivo aggressivi su cosa tu vorresti che qualcun altro dicesse o facesse. Quando mi capita di uscire con una ragazza che pensa che la comunicazione più efficace sia quella indiretta e che la scelta adulta di comunicare chiaramente quali sono le proprie aspettative resti un'opzione non contemplata, mi viene sempre da pensare che si sia formata leggendo le rubriche sentimentali su Top Girl, e comincio a pregare San Gennaro.

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Foto di Jake Lewis.

VOLER ESSERE BREE VAN DE KAMP

Una volta sono uscito con una ragazza, e dopo un'ora e mezza di cena durante la quale lei ha cercato di comunicarmi in modo diretto e indiretto quanto fosse perfetta, sempre figa, e affascinate, le ho proposto un giro per il centro della città per bere qualcosa.

Lei continuava a muoversi sui tacchi come se stesse eseguendo un esercizio di portamento, ma quando abbiamo imboccato una strada del centro storico lastricata di pavé è rimasta incagliata in un solco ed è andata lunga sul viale. Quando si è rialzata è stato come se qualcosa dentro di lei si fosse rotto: non solo viveva questa figura di merda come la perdita di un pezzo dell'anima, ma me ne ha fatto pure una colpa. "Cosa cazzo ci siamo venuti a fare qua!?"

Tutti hanno bisogni fisiologici e corporali, inciampano sui sampietrini, dicono stronzate e si rovesciano addosso bevande di vario tipo. Se non hai un briciolo di autoironia e di naturalezza, alla lunga il bisogno di essere sempre affascinante e perfetta risulta tanto plasticoso quanto più ridicolo del ridicolo.

VOLGARITÀ MANIFESTA

Tenendo ben presente il paragrafo precedente, ho difficoltà a relazionarmi anche con l'atteggiamento opposto. Un mio amico una volta mi ha detto di essere uscito con una ragazza che pretendeva che lui apprezzasse quasi come un riconoscimento di stima e fiducia il fatto che lei al loro primo appuntamento si fosse presentata con i pantaloni della tuta e con i capelli sporchi. "È stato come cenare con la reincarnazione femminile di mio cugino Fabrizio."

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INSICUREZZA PASSIVO-AGGRESSIVA

L'insicurezza non è mai attraente, in nessun genere sessuale, e in alcuni casi questa si concretizza nel bisogno di mettere in discussione un presunto modello femminile che piace agli uomini. Se stai cercando di convincermi che non dovrei essere attratto dalla cameriera tettona che ci ha appena serviti perché è volgare, non solo stai palesando la tua insicurezza, ma me la stai accollando. Binomio al bromuro.

OVERSHARING

La condivisione è una cosa molto bella: alleggerisce un po' il peso della solitudine esistenziale e ti mette in contatto con un'altra coscienza. Ma farlo a fette al prossimo, uomo o donna che sia, non è divertente. E lo è ancora meno durante i momenti sbagliati: "Una volta sono uscito per un po' di tempo con una ragazza che mentre lo facevamo continuava a chiedermi cosa provassi e cosa pensassi di come lo stavamo facendo," mi ha raccontato un amico. "Era così assillante che una volta ho quasi dovuto urlarle 'CHIEDIMELO ALLA FINE'. Cioè… abbi almeno un minimo di tatto."

SBRONZE MOLESTE

"Le persone che non sanno gestire una sbronza dopo i 20 anni sono pericolose." È l'esortazione lapidaria con cui una volta un amico mi ha redarguito mentre mi stava aiutando, di domenica mattina, a ripulire gli interni della macchina dal vomito della ragazza con cui uscivo da poco tempo.

ESTETISMI ESAGERATI

Come le unghie lunghe laccate e squadrate da espositore al Cosmoprof Worldwide Bologna: quale essere senziente ambosessi potrebbe trovarle attraenti?

Per qualche tempo sono uscito con una ragazza che anche mentre lo facevamo mi obbligava a non toccarle i capelli perché avrei potuto rovinarle la piega, o a non baciarla sul collo perché le toglievo il profumo. Ma il punto più grottesco per quanto riguarda la scesa-trucco l'ha raggiunto un amico: "Per qualche mese ho frequentato una che si depilava le sopracciglia e poi ogni mattina se le disegnava a matita. Non è che le venissero sempre bene, e a volte cambiavano colore di giorno in giorno, forse in base all'umore, non so. Si incazzava come una iena se sfiorandole il viso le toccavo le finte-sopracciglia, e ne ho capito il motivo dopo la prima volta in cui abbiamo fatto sesso: se non stava attenta a come le si liquefacevano rischiava di avere l'espressione di Carlo Ancelotti."