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Girl News - Ragazze e noia

"Solo le persone noiose si annoiano," ma nessuno ci riesce bene quanto una ragazza.

Devo scrivere questo articolo suuuuper in fretta perché a quanto pare va pubblicato il prima possibile, affinché voi evitiate di passare il pomeriggio davanti alla scrivania ad aspettare che finisca anche questa giornata e arrivi il tanto atteso fine settimana. Così oggi non posso starmene come al solito raggomitolata a mo' di gatto, rosicchiando caramelle e pensando all'universo infinito; oggi mi tocca sedermi ben dritta alla scrivania e fare il mio lavoro sperando di rendere un po' meno noioso il vostro.

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A pensarci bene, tutto ciò capita a fagiolo, visto che oggi la mia rubrica tratterà proprio della NOIA.

LA DURA VERITÀ

Una volta mio padre ha detto che “solo le persone noiose si annoiano.”

CAMERETTA

Avete letto l'ultimo libro di Caitlin Flanagan, Girl Land? Non credo proprio, d'altra parte è il mio compito quello di fare da intermediario tra voi e il mondo degli adulti/l'élite culturale/l'editoria. (Stando alla mia personalissima versione di Wikipedia, Caitlin Flanagan sarebbe un sorta di femminista in stile Camille Paglia, di quelle che “Non è che sia proprio colpa tua se sei stata stuprata, ma cosa ci facevi mezza svestita, nella stanza di uno, a impasticcarti?" Sia Caitlin Flanagan che Camille Paglia sono femministe da “Ragazza, sei in pericolo.”)

In Girl Land ci sono un mucchio di stronzate tipo quanto sia traumatica la prima volta che viene il ciclo (ma è davvero così traumatico?! Io non l'ho neanche detto a mia mamma. Non è che esca fuori il demonio, è solo un po' di sangue), o che il dovere di un buon padre è quello di tenere lontano da sua figlia i mascalzoncelli (di nuovo, è vero? Mio padre mi esortava con motti molto più femministi, tipo “Fagli il culo!”). MA! In Girl Land si parla anche del fatto che la camera da letto di una ragazza è la sua perfetta, accogliente e adorata tana (ok, la Flanagan non usa proprio questo termine, è più un mio rimaneggiamento), e di quanto sia importate per una ragazza il tempo che trascorre nella sua cameretta (VERO!) dove può starsene in pace a pensare, sognare, scrivere, essere libera da tutte le pressioni sociali che le si stringono continuamente attorno come infiniti nastri colorati (VERO!), essere libera soprattutto da internet (VERO! A parte alcuni dettagli un po' anacronistici, sono esattamente i consigli che darei alle mie nipotine pre-adolescenti—se non fosse che il mio ruolo sarà quello di comprare loro vestiti alla moda, quindi mi limito ad annuire.) Ricapitolando, la cameretta è per una ragazza la sua personale area protetta in cui dedicarsi all'esame di pensieri, emozioni ecc.

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Tecnicamente tutto ciò sembra molto noioso, soprattutto se confrontato con quello che fanno i maschi nelle loro stanze: avventure in miniatura tra omini di plastica, infinite partite a Risiko e altra robaccia. Eppure, nell'oziare delle ragazze sono contenute molte galassie, galassie che potrebbero sembrare noiose, ma che, in realtà, sono posti in cui tutto può succedere.

MEN

Passiamo ora a un libro di Judy Blume, Summer Sisters. La storia è piuttosto triste: è ambientata negli Hamptons (credo…) e parla di gente non proprio ricca che deve relazionarsi con gente ricca e le loro storie da ricchi. Le protagoniste hanno come motto "Mai essere noiose", che un po' la versione Blume di quei tipi che mettono su Instagram le foto di loro che sbevazzano e fanno bravate per dimostrare quanto sono fighi. Quando sei così esplicito sul fatto di non essere qualcosa (sfigato, noioso e via così), solitamente ottieni l'effetto contrario. GIUSTO?

BORECORE

L'altro giorno, durante le mie letture femministe su Tumblr, mi sono imbattuta nella parola “borecore”, e mi è piaciuta molto di più in questa accezione che non in quella musicale. Avete mai pensato a quanto sono interessanti i termini che finiscono per "core"? Ci si può dire di tutto, e in qualsiasi occasione. Dovrei usarli più spesso.

Ad ogni modo, ho sentito usare la parola “borecore” in merito alla “noia femminile”, a indicare l'abitudine delle ragazze di stare a rimuginare sulle cose e riflettere e parlare continuamente di quello che succede al proprio corpo così a lungo che finiscono per diventare tremendamente noiose. Sono talmente femministicamente-annoiata dallo stupro che quando la mia psicologa cerca di dirottare le nostre conversazioni sull'argomento mi vedo costretta a fermarla e dire, NAH, PASSIAMO OLTRE.

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HOLLYWOOD

Ho trascorso le vacanze di Natale, che mi piace definire “una pausetta lunga un mese”, a Los Angeles. Cazzo, per una ragazza è impossibile viverci—la gente non si incontra per un caffè, ma per un succo! Daaaai!!—perché non esiste che tu non sia magra e giovane. Liposuzioni e plastiche sono all'ordine del giorno, ma in generale gli outfit sono pietosi (si vestono tutte come se fossero ancora in prima liceo: mollettine a forma di farfalla e sneaker con la zeppa!) e gli uomini ci provano sempre e con chiunque. Los Angeles è bizzarra, magica e per niente noiosa. Ma a Los Angles c'è anche Hollywood che, per una ragazza, è la cosa più noiosa in assoluto. (A proposito: il 5 percento dei registi sono donne ed è buffo come persino chi se ne intende non ne sappia nominare neanche una). In pratica, a Hollywood vedi solo copie brutte e banali di quello che vedi a Los Angels: le ragazze sono tutte ancora più giovani, ancora più bionde, ancora più magre, ancora più vestite uguali, ancora più identiche a tutte le altre. Anche se sei nera, a Hollywood devi importi come canone platonico di bellezza alla Reese Witherspoon.

OZIO

Ok, forse sto esagerando con i consigli alla Girl Land, ma in certe occasioni non far niente e stare da sole potrebbe essere una buona idea. Così, da cazzeggiare e basta, concentrandosi su ogni piccola cosa tipo “Cosa penso di quel particolare colore usato su quel cartellone? Cosa mi trasmette?” Lo farebbero anche le ragazze di Los Angeles se non fossero sempre impegnate a farsi fare massaggi facciali.

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CAPELLI 

In Ragazze a Beverly Hills, Paul Rudd chiede "Quante ore al giorno passate a spazzolarvi?”. È un fatto a cui penso spesso, soprattutto quando sono sommersa di lavoro e mi faccio degli chignon incredibili con tutto quello che trovo sulla scrivania.

GESTIONE DELLA PERSONA

Non mi avventurerò nel campo del “Le ragazze sono noiose/Le belle ragazze sono noiose/Perché le ragazze sono noiose?/Perché i ragazzi escono con ragazze noiose?/Le ragazze sono noiose, infatti io esco solo con i maschi" per evitare tutta la questione dei cliché sulla cultura femminile. Tuttavia, devo riconoscere che lo zelo che molte ragazze mettono nell'aggiornare chiunque sul loro stato di benessere (soprattutto quello termico: quanto loro abbiano caldo, freddo ecc.) è piuttosto imbarazzante. Le donne sono capaci di camminare praticamente a piedi nudi sui marciapiedi di New York e poi disinfettarsi furiosamente le mani quando toccano un micio; mettono felponi da spacciatore abbinati a pantaloncini inguinali o reggiseni in pizzo e magliette trasparenti abbinate a cappelli di lana. Insomma, la temperatura non è poi così importante per noi.

AVVENTURA

Secondo me, il più delle volte l'“avventura” è noiosa (avete mai fatto un “viaggio avventuroso”? Di solito consiste nello stare seduti, poi fare la fila e imbattersi in cartelli che mettono in guardia sul corretto uso delle attrezzature). Nella maggior parte dei casi l'“avventura” è semplicemente più noiosa del lavoro. Sarebbe meglio mettere un po' di avventura vera nella vita di tutti i giorni, sul lavoro, alle cene in famiglia (davvero! Provate a dire a vostra madre che le pulirete la macchina e vedrete cosa succede) e a tutto ciò che di misterioso vi sta in mezzo.

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SESSO

C'è tutto un sottobosco di persone, sia gay che etero abbastanza intelligenti da non spifferarlo ai quattro venti, che al posto di socializzare normalmente e magari trovare qualcuno che soddisfi le loro esigenze sessuali, cercano—e trovano—partner su internet. Li incontrano, se li fanno e subito dopo se ne vanno ad appagare il loro bisogno di socializzare da qualche altra parte. Non è geniale? In teoria, e tante volte anche nella pratica, frequentare qualcuno è mooolto noioso. Purtroppo per me, il terrore del papilloma virus mi preclude questo splendido meccanismo.

REFRESH

La vera noia (rispetto a quando ce ne stavamo tutte sole con la nostra spazzola e Girl Land) è tuttavia molto insidiosa. Per me, ora, la noia sta nel barcamenarsi tra l'iPhone e internet, tra i refresh di Twitter e i messaggi—per quanto non mi piaccia granché messaggiare troppo. Quel lampo di attenzione che ti provoca, che so, l'ultima foto di Rihanna in vacanza può anche darti un guizzo di vita, ma in realtà è solo il perpetuarsi di un infinito stato di noia a cui siamo ormai assuefatti e che è scandito a suon di “refresh, refresh, refresh.”
Ragazza, sei in pericolo.

Segui Kate su Twitter: @KateCarraway