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Μodă

Global trend report 2009 - Prima parte

La tenuta scelta dai modaioli di tutto il mondo per il 2009.

Questo pezzo fa parte del nostro speciale sulla moda Global Trend Report.
Per leggere la seconda parte del GTR 2009, vai qui.

RAGAZZI

 I ragazzi milanesi stanno finalmente recependo il messaggio: alle ragazze piacciono gli uomini. Di conseguenza, ecco l’ascesa del mocassino in pelle (le sneakers fluorescenti sono l’equivalente di una lettera scarlatta), capelli pettinati all’indietro o di lato, giacche, bretelle, camicie ben disegnate, guance rasate, e una spruzzatina di colonia vecchia scuola. C’è da dire che il look da signore d’altri tempi ha comunque bisogno di una rinfrescata, che in questo caso è portata a termine grazie a un generoso strato di trasandatezza. È tutto un fiorire di macchie di vernice, buchi e noncuranza generale: più da artista che da dandy.

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Le ragazze sembrano molto riconoscenti.Ma Milano non è un’isola e non c’è via di scampo dalla pandemia del look da taglialegna. Cappelli in lana, denim cerato, barbe e camicie di flanella abbondano. Purché siano di qualità. Peccato che gli inverni milanesi non siano propriamente glaciali. E che il risultato possa sembrare, a volte, sciocco.

RAGAZZE

Le ragazze milanesi possono essere divise in quattro supergruppi: le concettuali, le brave ragazze, le comode e le aggressive. Le concettuali odiano le forme e il colore, dirigendo le loro menti e i loro portafogli verso lidi sicuri come Acne, Marni e Opening Ceremony. Le brave ragazze si vestono da francesine, con minuzie ben posizionate, camicette e cardigan e Montgomery o cappe vintage abbinate a borse oversize. Le ragazze comode, rappresentate qui a sinistra, sono come le brave ragazze ma di solito hanno un fidanzato che suona in un gruppo, vorrebbero avere un fidanzato che suona in un gruppo, o suonano loro stesse in un gruppo. Sono meno vintage delle brave ragazze, con palate di t-shirt esoteriche mirate a farti sentire più ignorante di loro. Per finire le ragazze aggressive, che miscelano il nu-rave, il club e la scuola di moda: leggings lamé, scollature e stivali taccati da paura. Le altre ragazze le odiano.

RAGAZZI

La Spagna ha recentemente preso il posto di Napoli e Nantes nella classifica mondiale del numero di gay anfetaminici urlanti per metro quadro. C’è un ragazzo, uno, a Madrid o a Barcellona, che non si vesta gay? È come se manipoli di omosessuali entrassero ogni notte negli appartamenti dei ragazzi etero mentre dormono e rimpiazzassero i loro shampo comprati all’ipermercato con bottiglie di Kiehl, come se rubassero tutte le loro t-shirt Umbro rimpiazzandole con cardigan misto-lana. Ragazzi, se volete riuscire a superare la crisi mondiale, dovete cominciare a vestirvi come dei noiosissimi uomini eterosessuali. Le stringate bicolore da epoca della Depressione sono in e i borselli sono gay, ma passabili. Ma i vostri pantaloni dovrebbero essere nuovi fiammanti, sono gli accessori che devono far trasparire un vissuto, preferibilmente di merda, prima di poter essere portati alla luce del giorno. Le color palette dovrebbero evocare pensieri di elicotteri da combattimento, corteccia d’albero, cacca e chiodi arrugginiti.

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RAGAZZE

La vibrazione frocesca è così ridondante che le ragazze hanno dovuto iniziare a vestirsi come ragazzi per attirare la loro attenzione. E non stiamo parlando di baggy jeans. Ma di pantaloni da completo, Docs, tatuaggi, button-down XXL, gilet da nonno e maglioni da anziano. C’è anche una revival del nuovo Puritanesimo—maniche lunghe, vite alte, e gonne a palloncino in tonalità da modellino di aeroplano, che sono sempre abbinate ad un’ombra di rossetto rosso o da un bagliore dorato. Senza dimenticarci che alcune indossano anche cappe e tonache da frate.

RAGAZZI I ragazzi, che Dio li benedica, ci stanno seriamente provando. Vergognosi della loro fase nu-rave, cercano di optare per un look molto più pulito—da cui deriva un enorme sforzo dedicato all’abbinamento. Questo trend, nella terra delle droghe legalizzate, è quello che viene definito “preppy”. I pantaloni non sono più strappati e il maglione pesante con cappello coordinato sembra quasi acquistato in un vero negozio. Non abbiamo sinceramente capito cosa stia succedendo con i piccoli gilet di jeans, ma in sunto: i ragazzi olandesi sono perfettamente felici del modo in cui conducono la loro esistenza. Amsterdam è la città del folk dai larghi orizzonti, e loro proprio non capiscono perché li giudichiamo per questo.

RAGAZZE Ad Amsterdam, le ragazze stanno sedute sulle terrazze e fumano le sigarette bianche e lunghe Yves Saint Laurent, sorseggiano vino e sostengono discussioni pretenziose su argomenti come Nietzsche e Platone, che non sempre hanno molto senso. Queste donne amano i pantaloni a vita alta, il rossetto ciliegia e le bluse di seta, fondendo insieme Margiela con Garbo e… Winehouse. Alcune non hanno ancora afferrato il concetto, vedi i disastrosi copricapo-gioiello, ma se una ragazza abbina un paio di occhiali vagamente nerd ad un gilet panterato, allora si capisce che ci ha pensato. E sebbene l’ensemble finale sia un totale fallimento, nonostante tutto ricade all’interno del look da porno-segretaria, che fa sempre bene all’umore.

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RAGAZZI I ragazzi del Belgio sono fuori controllo. Mescolano e abbinano come se stessero giocando a un concorso a premi dal titolo Mescola & Abbina! e il vincitore si aggiudicasse un appuntamento a lume di candela con Walter Van Beirendonck. Osserverete ragazzi scarrozzarsi in giro per la città borse piene fino all’orlo di vestiti raccattati da negozi dell’usato e boutique di giovani designer. Non sono snob, a loro non interessa se la tua borsa l’hai presa da un peruviano indigente con un flauto di pan o dai ragazzi ok della Antwerp Fashion Academy—l’importante è che sia bella e spiegazzata. Cose da pazzi, ma di positivo c’è da dire che il nu-rave è finalmente morto e gli universitari bianchi con i dreadlock sono in via d’estinzione, quindi ringraziamo il Signore per questi suoi piccoli miracoli.

RAGAZZE Le ragazze sono tutte “comode”: optano per un outfit che indosseresti soltanto per uscire a prendere i croissant la domenica mattina. Potrebbero dare l’impressione di essere pigre, ma le loro scelte di look non hanno niente a che vedere con la nostra concezione di tuta da ginnastica. Gli skinny jeans sono lontanissimi dallo scomparire, e tutte le ragazze sembrano studentesse di filosofia degli anni Settanta che stanno attraversando una fase lesbo, o forse no. I colori sono neutri, il trucco ridotto al minimo, le scarpe basse, e tutto è estremamente largo, eccezione fatta per una cintura sui fianchi pronta a dimostrare l’esistenza di qualche curva. Il risultato è sottilmente arrapante, in una maniera sapientemente intimidatoria. Pensandoci meglio, speriamo che l’anno prossimo si decidano a mostrare almeno un’idea di scollatura.

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RAGAZZI Direttamente dal 2008, il trend maschile che vede i ragazzi giapponesi etero vestirsi come se fossero estremamente gay è ancora in auge, perlomeno a Tokyo. La città è piena di personaggi strambi che strizzano i loro esili corpicini tuberosi dentro gli abiti più stretti rintracciabili in circolazione, da testa a piedi. I capelli prendono solitamente una strana tonalità di biondo e sono tagliati, a seconda delle occasioni, a scodella, in un taglio improbabilmente asimmetrico, oppure lasciati lunghi e disordinati. E non dimentichiamoci del pallore funereo. I ragazzi giapponesi stanno portando il trend metrosexual ad un estremo folle—sono letteralmente ossessionati dal loro aspetto. Non si limitano a essere paurosamente magri, i loro gesti e le loro espressioni stanno progressivamente diventando femminili—rendendo il gaydar uno strumento virtualmente inutile. Che sia il segno di un nuovo futuro androgino, libero dai pregiudizi sessuali? O un effetto de-umanizzante dell’omogeneizzazione e dell’abuso di anime? Solo il tempo ci fornirà una risposta.

RAGAZZE

 Sembra che la maggior parte delle ragazze in questo momento indossi una qualche sorta di pelliccia russa (come succede ovunque), probabilmente perché quest’inverno è stato leggermente più freddo dei precedenti. Infatti, la pelliccia sembra aver preso piede dappertutto, dai colletti delle giacche, alle maniche, agli shorts con gli orli pelosi. Un tocco di balze qui e lì contribuisce all’allure girly e salva le ragazze giapponesi da un pericoloso effetto rifugiata-mongola-del-12esimo-secolo. Abbondano gli strati, ma inspiegabilmente le ragazze in Giappone, man mano che il freddo aumenta, accorciano gonne e pantaloni. Dopotutto c’è da dire che hanno una lunga e gloriosa storia di scelte di moda che vanno contro qualsiasi senso logico e spirito di sopravvivenza, quindi che saranno mai un paio di ginocchia scoperte a -12°C?

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RAGAZZI I giorni dei ragazzi dalle sneakers idiote con i lacci colorati sono ormai roba vecchia. I giovani danesi non si farebbero vedere nemmeno morti con indosso qualcosa che non sia di un colore cupo, smorzato. Dimenticatevi gli skinny jeans. Pantaloni anni Venti lunghezza caviglia in tweed e pantaloni da abito scuro arrotolati sempre alla caviglia sono ovunque. Vengono portati con calzino nero (alla caviglia) e scarpe elegantemente accecanti. Cardigan, gilet, e giacche da frac sono le pietre miliari dell’outerwear, e Wood Wood e Vibskov ne sono i luminari. Accessori come occhiali tondi, bretelle, papillon e vecchie bombette alla Charlie Chaplin a completare il tutto. Una custodia da macchina fotografica degli anni Trenta trovata in un mercatino di Brooklyn per 5 dollari farà fottutamente impressione su chiunque. Anzi, se il tuo guardaroba è composto da roba rigorosamente trovata all’estero, la gente ti seguirà per le strade manco fossi il Messia.

RAGAZZE

 Dopo anni passati nelle trincee dell’oversize e della moda legata allo streetwear e al club, le danesi hanno tirato il freno a mano e fatto una fumante inversione ad U fino agli inizi del Ventesimo secolo. Certo, sono ancora ridicolmente overvestite, ma in maniera più distinta. Versioni esagerate dei look da cacciatore e da segretaria sono molto popolari e anche utili ad identificare lo stato sentimentale. Le ragazze single optano per il look ammazza-selvaggina, con abitini o gonne stampate all-over con il classico cervo british e pattern con fucili a pompa, il tutto condito con camicie e calze di lana. Il trend della segretaria è invece un modo sottile per segnalare che si è in una “relazione seria.” Queste ragazze portano gonne in tweed e cardigan in lana, il tutto coronato da grandi fiocchi e perle. Qualsiasi sia lo stile scelto, i capelli sono sempre legati in nodi, e le lunghe collane completate da pendenti a forma di binocolo, zampa di animale o vecchio orologio.

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RAGAZZI Il look da topo da biblioteca compiacente è molto popolare tra i ragazzi finlandesi. Cercando di apparire il più maschile e sofisticato possibile, i ragazzi sfoggiano camicie e dolcevita nei colori fondamentali, cardigan geriatrici, blazer di seconda mano un tempo confezionati per uomini molto più benestanti e stivali in pelle. Durante i mesi freddi, avvolgono il tutto in parka ben disegnati e trench.Il fit perfetto dei pantaloni non è né troppo largo né troppo stretto e un baffo folto e ben disegnato è l’accessorio più richiesto. Che però è un trend che non tutti i finlandesi possono permettersi, a causa di una genetica mancanza di peluria, quindi va da sé che i ragazzi che riescono a sfoggiare un viso da contro-protagonista di un film muto risultano molto ambiti. C’è ancora una minoranza che abbina Nike fatte per ragazzini di 12 anni a maglioni con cui Bill Cosby non si pulirebbe nemmeno il culo, ma l’onda di machismo che sta pervadendo la penisola finlandese è sul punto di decimarla, questione di minuti.

RAGAZZE Avendo capito che “essere cool” consiste nell’apparire apatiche e timide, un nuovo gigante trend antifashion è emerso tra le precedentemente modaiole ragazze finlandesi. In due parole, fottersene è chic. Mischiare i leggings con una camicia di flanella presa da un video delle 4 Non Blondes è un buon inizio. Tacchi alti da far male disegnati da misogini stilisti gay si abbinano perfettamente con questo tipo di outfit e dimostrano che, sotto sotto, un pochino te ne fotte. Parlando di capelli, dimenticatevi i tagli complicati e punkeggianti. Le ragazze si fanno crescere le chiome e i colpi di luce pisciati alla Edie Sedgwick sono popolari tra le fan dell’ultima ora. Copricapi e sciarpe in pelliccia sono un leitmotiv, e alle ragazze piace qualsiasi cosa contenga una combinazione di pizzo, pelle e pelliccia. Per quanto riguarda i gioielli, non è possibile lanciare in mezzo alla strada un grosso pezzo di zirconio senza colpire una pila di bracciali d’argento sovrapposti e anelli da zingaro.

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