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Cultura

Ho guardato la parodia porno di Miley Cyrus

Le parodie porno sono un riconoscimento senza tempo con cui si omaggiano solo i personaggi veramente famosi. Ovviamente, Miley Cyrus ha tutti i requisiti di base perché qualcuno decida di dedicargliene una.

Le parodie porno sono un riconoscimento senza tempo con cui si omaggiano solo i personaggi veramente famosi. Se qualcuno decide di dedicarvene una, significa che il vostro nome è stato pronunciato migliaia di volte in almeno un migliaio di siparietti comici della tv. Detto ciò, nessuno è al sicuro, dalle stelle del cinema ai politici.

Ovviamente Miley Cyrus ha tutti i requisiti di base per finire al centro di un remake porno—ovvero, è famosa, e la gente vuole vederla nuda. Molly’s Wrecking Ballz è qui per risolvere il problema. La Devil’s Film l'ha appena lanciato, e conoscendo il mio interesse per Miley e le arti pornografiche me ne ha inviata una copia.

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Scena 1: Liam Hemsworth

La prima cosa che colpisce anche solo osservando la locandina è questa: la pornostar che interpreta Miley (Miley Mae) somiglia davvero a Miley Cyrus. Diciamo che se Miley avesse una sorellastra nata dall'unione tra Billy Ray Cyrus e una cameriera di Waffle House si tratterebbe certamente di questa attrice. Rispetto a Miley ha la carnagione leggermente più chiara, è un po' meno curata e ha una serie di piercing molto più strani. Ma osservando questa scena non ho potuto fare a meno di chiedermi, "È davvero un porno?" Dove sono le tette rifatte? E i dieci strati di mascara? E soprattutto, che fine ha fatto il glitter per il corpo?

Non fraintendetemi, sono completamente a favore della riproposizione di corpi e forme realistiche, così che anche le ragazze più giovani possano riconoscervisi e non crearsi paranoie inutili. Ma qui parliamo di porno. Le ragazzine non guardano film porno. Il porno è per uomini adulti che vogliono farsi una sega osservando donne comicamente sproporzionate, ripulirsi e tornare alla vita di tutti i giorni. Nel porno le donne dovrebbero avere sembianze poco reali, così che osservandole uno sia per metà eccitato e per metà morbosamente incuriosito da come possano fare cose di tutti i giorni come dormire sulla pancia e allacciarsi la cintura di sicurezza. Prendete la parodia porno di Sarah Palin. Con Lisa Ann, Sarah Palin ne esce quasi come una passabile.

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E invece sono qui, in procinto di immergermi in 60 minuti di cinema con una Miley Cyrus in versione campo caravan.

Come la vera Miley, la Miley porno ha un taglio alla Skrillex e rossetto e unghie rosse, fa continuamente il segno della pace e tira fuori la lingua—il gesto internazionalmente riconosciuto per essere Miley Cyrus. La prima scena vede Liam Hemsworth impegnato nella lettura di un copione. So che nel porno è tutta una questione di fantasie e via dicendo, ma non si può dire che gli attori porno siano l'ideale quando si tratta di leggere ad alta voce. Alla fine Liam e Miley iniziano a fare sesso, ed è come guardare due pezzi di pollo semi-crudi scatenarsi sul pavimento di un parrucchiere.

A questo punto, è legittimo chiedersi se 60 minuti di porno siano davvero necessari. Sono al sesto minuto, e ho già superato il mio tempo medio di visione di un porno. Qualcuno dovrebbe farlo presente alle mie parti intime, perché lì sotto non c'è ancora stato alcun movimento.

Guardare questo tizio farsi succhiare da Miley è alquanto noioso, anche se devo ammettere che la sua performance in questo film è di livello nettamente superiore a quella del vero Liam ne I mercenari 2. Capisco anche che in parte è così perché al di là del rumore della pelle del divano a contatto coi loro corpi e gli occasionali "Oh sì" di Miley la scena è completamente silenziosa. Tento un esperimento: metto Bangerz in sottofondo, e la situazione cambia completamente. Il pezzo di apertura, “Adore You”, è perfettamente in sincro con gli attori, ora passati alla missionaria. Poi Miley si mette sopra, e succede proprio nel momento in cui inizia "SMS". Anche l'entrata di "4x4" non è male, con la differenza che il passaggio “Drive so fast, about to piss on myself” non è il massimo mentre si sta guardando un porno. A meno che non vi piaccia quel genere di cose, ovviamente. Quel che non può piacere a nessuno, invece, è l'interruzione pubblicitaria di Spotify che mi blocca subito dopo la fine del pezzo.

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Scena 2: Beyoncé

La seconda scena inizia con Miley che si masturba in camerino. Qualcuno apre la porta e, oh, è Beyoncé. Bey vuole sapere perché Miley è nel suo camerino. Sembra arrabbiata, ma come per ogni film porno le cose si sistemano con un po' di sesso. Ovviamente la pornostar che interpreta Beyoncé non è Beyoncé, ma devo ammettere che fa il possibile per renderle onore. Indossa lo strap-on e si rivolge a Miley con frasi tipo "Succhiamelo come lo succhio a Jay."

Se non fosse la vera Beyoncé questo cartello avrebbe forse la scritta "Star Beyoncé"? Caso chiuso.

Metto su "Drunk In Love" per capire se il mio esperimento funziona anche in questo caso. È così, anche se sentire la vera voce di Beyoncé mentre dalla bocca di quell'altra Beyoncé escono apprezzamenti sui cazzi neri potrebbe creare confusione. Alla fine arriva la parte di Jay-Z, e devo ricredermi: sentirlo rappare "eat the cake" mentre Miley fa passare la lingua sul sedere della sua donna è valso l'ascolto.

Guardandole "collaborare" inizio a riflettere sull'inutilità della valanga di post che si interrogano sulle appropriazioni culturali di Miley e la visione del sesso veicolata dai video di Bey. Quale sarebbe la reazione dei blogger che li hanno scritti, alla vista della donna di colore tra le più influenti al mondo che domina sessualmente una pop star bianca? Se interpellati, con ogni probabilità i cervelli dei redattori di Salon restituirebbero il messaggio Errore 404.

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Scena 3: il figlio di Alan Thicke

Nella terza scena Miley appare in compagnia del figlio di Alan Thicke. Dal momento che non c'è niente di più terribile di osservare due persone scopare mentre l'unico rumore che si percepisce è quello della carne che sballonzola ogni volta che i due vengono a contatto, faccio partire "Blurred Lines". Ovviamente anche questo pezzo si presta particolarmente bene al contesto.

Thicke che canta "I know you want it" è un ottimo rimpiazzo all'assenza totale di dialoghi degni. Arriva “Lost Without U” (un messaggio per gli adulti: smettete di chiamare le vostre canzoni come se foste delle teenager con un account Twitter), e porta subito un'ondata di romanticismo. Sembra quasi una scena d'amore—una scena d'amore ambientata su un divano di pelle rossa con dei graffiti sullo sfondo. È il turno di “Give It 2 U” (dico sul serio, basta con questi titoli), e il ritornello con “I wanna give it to you” è il meglio che questa scena abbia da offrire.

Perché Miley indossa delle mutande color carne sotto quel costume? Il porno non dovrebbe essere molto più esplicito della realtà?

La scena si chiude con Miley che riceve in faccia lo sperma del figlio di Alan Thicke mentre fa il segno della pace e la linguaccia. La povera attrice ci prova con tale, sconsolata insistenza che non è difficile immaginare il regista urlare, "Fallo! Fai il segno della pace! Fallo come fa Miley! Più lingua! PIÙ LINGUA!"

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Un veloce aggiornamento sul mio pene: è più morto della carriera di Thicke entro il 2015.

Scena 4: Justin Timberlake

“Justin Timberlake”, fortunatamente, fa la sua comparsa nella scena finale, quando chiede a Miley perché non lo segua su Twitter. La disputa si risolve (indovinate un po') con dell'altro sesso. L'attore che interpreta Justin Timberlake, pur non somigliando minimamente al vero Justin Timberlake, è il più bravo dell'intero cast. O quantomeno si vede che ha fatto un po' di ricerca sui personaggi. A un certo punto dice, “Yeaaaah, twerka con la bocca.”

Arrivati a questo punto voglio specificare che tutti i peni degli attori di questo film sono particolarmente orripilanti. So che i peni sono di per sé orripilanti, ma ho come l'impressione che tra le credenziali richieste al casting ce ne fosse una proprio su questo punto.

Metto su il pezzo che Spotify mi indica come il più ascoltato di Justin Timberlake. Si dà il caso sia un pezzo particolarmente sfortunato da ascoltare durante un porno. Infatti si tratta di “Cry Me a River.”

Dopo che anche Justin ha rivoltato Miley, fa ciò che ogni ragazzo fa dopo il coito: tira fuori il cellulare e la costringe a seguirlo su Twitter. Fine del film.

Anzi, no. In realtà, ovviamente, il film finisce con un primo piano di Miley, lingua di fuori e segno della pace in bella vista. Fine del film.

[Aggiornamento: dopo aver riguardato il film, ho come l'impressione che forse il Justin in questione è Bieber, non Timberlake.]

Segui Dan su Twitter: @danozzi