In foto: un anno di conflitto in Ucraina

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In foto: un anno di conflitto in Ucraina

Il 22 febbraio dell'anno scorso, dopo due giorni di violenti scontri in Piazza Indipendenza, a Kiev, il parlamento ucraino votava in favore della rimozione del presidente Viktor Yanukovych.

22 febbraio
Dopo due giorni di violenti scontri in Piazza Indipendenza, a Kiev, il parlamento ucraino vota in favore della rimozione del presidente Viktor Yanukovych. Yanukovych sparisce per un breve periodo dalle scene, per poi riapparire in televisione denunciando quello che definisce un colpo di stato. La ex Primo Ministro e leader dell'opposizione Yulia Tymoshenko viene rilasciata e parla alla folla radunata a Kiev.

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4 marzo
La Russia invade la penisola di Crimea e assume il controllo delle infrastrutture civili e militari. Non è ancora stato esploso un colpo. La Russia sostiene di voler stabilizzare la situazione nella penisola, ma per il nuovo governo ucraino l'iniziativa è una violazione della sua sovranità territoriale.

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17 marzo
Il giorno dopo il controverso referendum sulla Crimea (quello in cui il 97 percento della popolazione della penisola avrebbe votato per l'annessione alla Federazione Russa), la neonata Guarda Nazionale ucraina comincia l'addestramento per prepararsi a ulteriori aggressioni russe.

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24 marzo
Il governo ucraino prende coscienza della situazione e ordina alle truppe di lasciare la Crimea. Quando arriva l'ordine di evacuazione, però, l'esercito russo ha già cominciato a cacciare le truppe ucraine dalle loro basi o a convincerle a passare dall'altra parte. Il corrisponde di VICE News Simon Ostrovsky incontra i membri della Marina ucraina di Feodosia: devono decidere se rimanere fedeli al paese o restare in Crimea con le rispettive famiglie.

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3 aprile
Il Pravyy Sektor (Settore Destro) è un movimento di estrema destra diventato ufficialmente un partito a marzo del 2014. Il gruppo è stato estremamente attivo durante le proteste a Piazza Indipendenza, e ha fissato il suo quartier generale al Dnipro Hotel, nella capitale. All'inizio di aprile, il gruppo è costretto a evacuare l'albergo dopo aver causato una sparatoria che ha provocato diversi feriti.

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7 aprile
Gli abitanti di Donetsk dichiarano la città una repubblica indipendente e chiedono un referendum in stile Crimea entro l'11 marzo. I manifestanti occupano le sedi del governo nelle città di Donetsk, Lugansk e Kharkiv. Le autorità ucraine riprendono il controllo di Kharkiv il giorno successivo.

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14 aprile
Il 9 aprile, a Lugansk, i manifestanti filorussi si installano nel quartier generale dei servizi segreti ucraini. Impossessatisi delle armi presenti nell'edificio, si dicono determinati a non lasciare la sede. Ma non tutti a Lugansk vogliono unirsi alla Russia, e alcuni di quelli che hanno espresso il loro rifiuto ne pagheranno le conseguenze.

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21 aprile
I corrispondenti di VICE News Simon Ostrovsky e Freddie Paxton vengono fermati a un posto di blocco delle forze filorusse fedeli a Vyacheslav Ponomarev, autoproclamatosi sindaco di Sloviansk. Dopo un'attenta ispezione e un interrogatorio, Paxton e gli altri tre giornalisti vengono rilasciati. Ostrovsky è trattenuto in una cella sotterranea, dove viene bendato, percosso e accusato di essere una spia.

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1 maggio
Nel giorno della festa internazionale dei lavoratori, i manifestanti filorussi di Donetsk marciano per chiedere un referendum sul futuro della regione. Alcuni vogliono unirsi alla Russia, altri vogliono diventare una repubblica federale all'interno dell'Ucraina. Ma tutti vogliono separarsi dal governo attuale. Circa 300 combattenti filorussi si impadroniscono dell'ufficio del pubblico ministero di Donetsk.

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9 giugno
L'Ucraina pone fine a mesi di caos politico proclamando un nuovo presidente, Petro Poroshenko, che giura di ripristinare l'integrità territoriale del Paese. Poroshenko dovrà dimostrare agli ucraini di poter riformare lo stesso sistema che lo ha reso ricco, e combattere contro i ribelli a est.

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17 luglio
Un aereo di linea della Malaysia Airlines con a bordo 295 passeggeri viene abbattuto (presumibilmente dai separatisti filorussi) mentre è in volo sull'est dell'Ucraina, cambiando drammaticamente le dimensioni del conflitto ucraino. A fine luglio, l'Europa e gli Stati Uniti annunciano nuove sanzioni contro la Russia.

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2 settembre
Per tre settimane Donetsk, la capitale della Repubblica Popolare di Donetsk, è sotto bombardamenti. Muoiono centinaia di civili. Intanto l'esercito ucraino circonda la città e i ribelli lottano per il suo controllo.

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10 settembre
Il governo ucraino e la Repubblica Popolare di Donetsk (RPD) raggiungono un accordo di tregua dopo le trattative a Minsk, in Bielorussia. Ma prima dell'entrata in vigore della tregua, quella stessa sera, entrambe le parti sferrano attacchi. La RPD attacca le postazioni ucraine nella città di Mariupol, mentre gli ucraini attaccano i posti di controllo della RPD lungo la strada che da Mariupol porta a Donetsk. VICE News è a nord di Donetsk, nella città di Yasynuvata, per verificare le notizie di scontri a fuoco che avrebbero costretto i residenti negli scantinati e senza viveri. La tregua è in vigore dal giorno successivo.

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3 ottobre
I separatisti filorussi abbattono un aereo militare ucraino a est della città di Lugansk, uccidendo 49 persone. È l'incidente che ha contato il maggior numero di vittime dall'inizio del conflitto ad aprile, secondo solo al disastro dell'aereo della Malaysia Airlines. L'esercito ucraino lotta per riprendere il controllo dei confini, mentre i separatisti filorussi continuano a erigere posti di blocco e a lanciarsi in sporadiche battaglie. Intanto, i civili lasciano la zona per evitare di rimanere coinvolti in ulteriori scontri.

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26 ottobre
In quasi tutta l'Ucraina (incluse le zone a est) si tengono le elezioni parlamentari. Preoccupate dall'eventuale interferenza dei separatisti, le forze dell'ordine presidiano le cabine elettorali e sorvegliano le votazioni. Nella Repubblica Popolare di Donetsk controllata dai ribelli le elezioni non si sono svolte. Il 2 novembre i separatisti filorussi terranno le loro elezioni, con la speranza di legittimare la repubblica che loro stessi hanno proclamato.

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26 gennaio 2015
Dopo un periodo di quiete, la violenza si intensifica a metà di gennaio. La tregua raggiunta a settembre sembra valere meno del pezzo di carta su cui era stata scritta. La battaglia continua a infuriare intorno all'aeroporto di Donetsk.

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16 febbraio
Nonostante il recente accordo di pace di Minsk, la battaglia tra gli ucraini e le forze della RPD continua a Debaltseve, circondata dai separatisti. La vicina città di Uglegorsk, catturata dai ribelli durante l'avanzata verso Debaltseve, è sotto bombardamenti e appare praticamente deserta. VICE News entra nel territorio controllato dalle RPD alla vigilia della tregua per parlare con i soldati e i residenti.