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Intervista al ragazzo che si è travestito da link di Beppe Grillo

Per Halloween voleva vestirsi "da qualcosa di terribile e spaventoso." Così si è fatto un costume da link di Beppe Grillo, poi è andato al Lucca Comics e ha trovato qualcuno che voleva menarlo.

​Il costume da link di Beppe Grillo di Emiliano.

Stando su Facebook vi sarà sicuramente capitato di vedere uno di quei link della pagina di Beppe Grillo in cui c'è Di Battista che piange, accompagnato dalla scritta "SCONVOLGENTE. NON CI CREDERETE. ECCO COS'È SUCCESSO IN PARLAMENTO." Di norma, di fronte a un post del genere la reazione è cliccare spaventati e finire in una spirale di allarmismi No-Euro ed emergenze Ebola, o semplicemente passare oltre. Ma c'è anche chi, a forza di trovarseli davanti, decide di farci un costume di Halloween. ​Questo.

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Negli ultimi giorni la foto del travestimento è finita un po' dappertutto, incluse  le pagine Facebook di varie sez​ioni lo​cali del Movimento 5 Stelle, e sul profilo personale del suo autore ha superato i 2.000 mi piace e le 500 condivisioni ed è stata commentata da Alessandro Di Battista.

L'autore del costume è Emiliano Negri, un ragazzo che da tempo si diletta nel diffondere notizie false e divertenti su internet. Nel 2012 ha trollato tutta Firenze realizzando una finta campagna pubblicitaria per l'apertura di uno Starbucks in città, ed è anche l'inventore di molte notizie che avete letto su internet pensando fossero vere (qu​esta, que​sta e qu​esta, tanto per fare qualche esempio).

Questo sabato, all'apice del successo mediatico del costume, Emiliano lo ha indossato ed è ​andato al Lucca Comics. Dato che oltre a tutto ciò è anche un mio amico, l'ho contattato per chiedergli com'è andata e come gli è venuta l'idea.

VICE: Ciao Emiliano. Innanzitutto, come ti è venuta l'idea del costume?
Emiliano Negri: Be', volevo fare qualcosa per il Lucca Comics, ma non sapevo ancora bene cosa. All'inizio pensavo a un finto articolo di giornale come quelli che faccio di solito, ma non ero tanto convinto. Poi un giorno, durante una lezione stavo scorrendo la home di Facebook, ho visto un post di Beppe Grillo, e ho avuto l'idea.

Nella pratica, come hai realizzato il costume?
La prima cosa è stata disegnarne uno schizzo sul quaderno, sempre durante la lezione, al posto degli appunti di anestesiologia. Una volta arrivato a casa l'ho fatto per bene con Illustrator. Poi sono andato a stamparlo, ho fatto una foto e l'ho postata sul mio profilo Facebook. E domenica sono andato al Lucca Comics indossandolo. Mi sono dovuto costruire una specie imbracatura con uno zaino e un leggio per tenerlo su, perché altrimenti tenendolo in mano per ore mi sarei distrutto le braccia.

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​L'elaboratissima bozza del costume. Foto per gentile concessione di Emiliano Negri.

E quali reazioni hai ottenuto al Lucca Comics?
Sono finito subito al centro dell'attenzione: al Lucca i cosplay ci sono sempre, per cui anche se sono belli colpiscono fino a un certo punto. Un costume così invece probabilmente non si era mai visto, o almeno non riferito a Beppe Grillo e al modo in cui utilizza i social network. Molte persone mi hanno fermato per chiedermi una foto… io ero anche un po' imbarazzato, perché non mi aspettavo tutto questo successo. Diciamo che a quanto pare il clickbaiting funziona anche nella vita reale.

Quindi tutti i presenti hanno capito l'ironia?
La grande maggioranza sì. Qualcuno sembrava non capire, soprattutto i più grandi… c'erano molti ragazzi, che sono un po' il target di riferimento di una cosa di questo genere, ma anche molti adulti che magari non usano molto Facebook e per quello non erano in grado di capire. In generale direi che il 90 percento della gente capiva e rideva. Il restante 10 percento è composto da chi non capiva e pensava che fossi un grillino e da chi mi voleva menare.

Addirittura c'è stato chi voleva picchiarti perché eri vestito da link condiviso dalla pagina Facebook di Beppe Grillo?
Un tizio sulla quarantina mi ha fermato tutto serio e mi ha detto: "Fammi leggere." Dopo aver letto mi ha detto, "Cos'è questa cosa?". Io ho cercato di spiegargli che era una cosa fatta per divertirsi, ma poi ho visto che continuava a guardarmi male e ho pensato che era meglio andare via. Sembrava abbastanza incazzato.

Perché hai deciso di prendere in giro il clickbaiting?
Perché penso che chi lo usa perda credibilità agli occhi del pubblico. Se lo fa un giornale (e praticamente tutte le testate online lo fanno) non dico che lo capisco, ma posso quantomeno arrivare a comprendere le motivazioni economiche che lo spingono a farlo. Nel caso di Grillo invece mi dispiace che pur facendosi promotore e portavoce di determinati ideali che possono essere più o meno condivisibili utilizzandolo vada a perdere credibilità, al punto che esiste addirittura una pa​gina Facebook che è una sorta di @SavedYouAClick per i link di Beppe Grillo e di TzeTze.

Ti aspettavi che la cosa avesse così tanta risonanza?
No, per niente. Forse è successo perché ho toccato un nervo scoperto. Molte persone del Movimento 5 Stelle mi hanno contattato per dirmi che nonostante siano grillini l'hanno apprezzato e ne hanno riso. Anche il fatto che Di Battista l'abbia commentato… Non lo so, forse c'è un po' di malessere all'interno del Movimento nei confronti della cosa e questo caso è stato un sintomo, per quanto minimo, di questo malessere.

Cosa fai nella vita quando non ti vesti da link di Beppe Grillo?
Studio odontoiatria, sono al quarto anno. Uso internet e faccio questo genere di cose per passione, anche se da un po' di tempo a questa parte sta diventando una cosa un po' più seria. Il che può sembrare paradossale, detto in questa circostanza. Però tramite cazzate come questa mi si sono aperte anche varie opportunità lavorative, cosa che solo dieci anni fa sarebbe stato impensabile.

Segui Mattia su Twitter: @mttslv