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Riley Hawk è il figlio di papà peggiore della storia

Suo padre Tony è molto più festaiolo di lui.

L’autore con il padre del ragazzo in questione. Foto di Matt Price

Ho sempre detto che se fossi mai diventato il figlio di qualcuno ricco e famoso sarei scomparso dalla faccia della Terra e avrei vissuto i miei giorni fissando il mare. Ci sono giorni in cui guardo le nuvole e sogno a occhi aperti tutte le cose che non farei se fossi ricco. Non scalerei montagne. Non mi butterei da un aereo. Non scriverei il grande romanzo americano. Non andrei a Parigi, in Madagascar o Mozambico. Non masticherei nemmeno il mio stesso cibo—pagherei qualcuno per masticarlo per me e sputarlo nella  mia bocca, come un uccello.

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Ed è per questo che il figlio di Tony Hawk, Riley, mi dà fastidio. Non capisco quel ragazzo, né capisco quale sia il suo problema. Suo papà è ricco, forse uno dei più ricchi skater di tutti i tempi, e Riley continua a insistere a fare cose.

Negli anni è diventato un grande skater, come suo padre, e forse un giorno diventerà un professionista. Ha anche mollato la Birdhouse Skateboards di suo padre per dimostrare che può farcela da solo. Se mio padre avesse posseduto un’agenzia per skater mi sarei fatto mettere tra i professionisti non appena fossi stato in grado di parlare. Sicuro come l’oro, non mi sarei preso la briga di imparare ad andare in skate. Gli avrei fatto comprare il migliore skater del mondo, come Richard Pryor in The Toy, che avrebbe preso il mio posto e nome, producendo video per me. Credo che Nyjah Huston starebbe bene con il mio taglio di capelli.

Foto di Riley e Figgy di Ryan Allan

Di recente sono stato a casa di Tony, nel sud della California, e gli ho chiesto che cosa stesse facendo Riley. Mi è stato detto di andare nel garage di casa e vedere con i miei stessi occhi. E cosa ho visto? Riley che suonava con i suoi amici come se non fosse schifosamente ricco. Adesso si è anche messo a fare musica? Dai, cazzo. Cos'altro vuole fare? Trovarsi un lavoro? Riley Hawk è il figlio di papà peggiore della storia. E suo padre ne è complice. Lo sta LASCIANDO andare in skate e fare musica. Se fossi in Tony gli direi qualcosa come “Senti! Siamo ricchi! Lascia stare questa roba e smetti di atteggiarti a plebeo!” Ma no! Lui lo incoraggia. Ho chiesto a Tony cosa pensa del fatto che il figlio suoni, aspettandomi qualche commento acido sullo spirito di iniziativa del ragazzo, invece ha detto, “Dopo un minuto, sembra che ripetano la stessa cosa per ORE! Ma forse non colgo le sfumature melodiche. Mi piace l’atmosfera creativa però, e così c’è sempre qualcuno con cui si può andare in skate. Ma farei volentieri a meno della merda di cane dappertutto e dei casini per parcheggiare la macchina." Certo, perché i problemi sono quelli.

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Qui sotto c’è un’intervista con Riley sulla sua musica, nella speranza che si ritiri e ammetta che sta semplicemente facendo finta, e che sta pagando qualcuno perché suoni al posto suo.

VICE: Come descriveresti la musica che fai?
Riley Hawk: Siamo un gruppo di amici, non sappiamo nemmeno noi cosa facciamo. Suoniamo da un paio di anni, ma non sappiamo nulla delle tonalità, o quel tipo di roba. Suoniamo e basta.

Che cosa fai con Figgy? Siete in una band? O improvvisate e basta?
Figgy fa parte di diverse band. Provavano a casa sua, ma hanno avuto problemi per via del troppo rumore. Tutta la sua roba era a casa mia, quindi hanno cominciato a venire qui a provare. Di solito siamo io, Figgy e Austin alla batteria. Lui è anche il batterista della band di Figgy, gli Harsh Toke [il bruciore di quando aspira troppo da una canna].

È un bel nome per un gruppo stoner. Voi avete un nome?
No, non siamo un gruppo. Ognuno prende uno strumento e comincia a improvvisare.

C’è bisogno di essere fatti per fare stoner?
Non penso…

Ma aiuta, giusto?
Be', credo di si. Cioè, è stoner.

Ma fate sul serio o state soltanto cazzeggiando?
Io cazzeggio. Ma la band di Figgy è una bomba. Stanno producendo un album.

Cosa pensa papà della tua musica?
Non saprei. Di solito è fuori città quando facciamo casino, perché quando è in casa non vogliamo dargli fastidio. Ma quando Figgy e quei ragazzi suonano, sono bravi come ogni altra band di oggi, e non è un fastidio sentire della buona musica.

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Mi ha detto che gli date fastidio. Mi ha detto che fate schifo!
Davvero? Dobbiamo migliorare, sì.

Ha detto che il primo minuto suona bene ma dopo sembra sempre la stessa roba ripetuta all’infinito.
Sì, vanno avanti per 20 o 30 minuti con la stessa melodia. Diventa un po’ estremo.

Su una sola melodia? Devi essere strafatto per suonare la stessa canzone per mezzora. Chi ti ha inspirato, i Phish?
E chi sono?

Fanno ancora più schifo dei Grateful Dead. Continuano senza tregua.
Non li ho mai sentiti. Non sono un grande fan dei Grateful Dead. Non li ascolto.

È un bene. Fanno schifo. È roba da fattoni.
Non mi hanno mai preso più di tanto…

Tuo padre si lamenta anche del parcheggio e delle cacche di cane. Sono di cane, o umane?
No, sono i miei cani. Mi ha appena dato un ultimatum, dice che devo stare più attento. È difficile perché il giardino è enorme. C’è tanta erba, è dura tenere continuamente d'occhio i cani…

Per pulire il culo del cane usi la carta igienica che continui a rubare a tuo padre?
No, no. C’è un bagno sul davanti, quindi, se non ce n’è nella mia stanza, vado li e ne prendo un po’. Ma mi ha appena mostrato il ripostiglio dove tiene tutti i rotoli e ho smesso di rubare la sua carta.

Mi piace l’immagine di Tony che fa i conti con la dura realtà quando scopre che la carta igienica è finita. Tuo padre è piuttosto ricco, usa per caso dei rotoli da 100 dollari?
No. Credo usi roba normale.

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Banconote da 20?
No, da cinque. Scherzo. È carta normale. comunissima carta igienica.

Tuo padre si comporta come un vecchio? Entra in garage e vi dice di abbassare il volume?
No. Mai. Nel caso mi manda un messaggio e abbasso il volume. Ma di solito cerchiamo di provare quando non è in casa.

Ti ha mai chiesto di cantare con voi?
Mio padre? No. Non abbiamo nemmeno un microfono. Credo sarebbe imbarazzante se ce l'avessimo. Forse potremmo farlo cantare in una delle migliori canzoni di Figgy e mandarti la registrazione. Quant’è dura essere figlio di Tony Hawk?
Penso sia figo che mio padre sia uno skater.  Quando si parla di street skating sembri cavartela meglio di tuo padre. Glielo ricordi di tanto in tanto?
No, dai. Forse per quanto riguarda lo street, ma non sono minimamente vicino a quello che fa lui. Però una volta ho fatto un trick che lui non sapeva fare ed è rimasto sconvolto.

Qui c'è una foto con un bong. Anche questo è uno strumento per fare stoner?
Non fumo molto spesso. Non mi piace più di tanto. Ma i miei amici lo usano spesso. Girano col bong?
Alcuni sì.

In macchina?
Sì, immagino di sì, in macchina.

Hai idea della puzza se rovesci l’acqua del bong?
Vero. È un trasporto ad alto rischio.

Una volta ho fatto un beer-bong con il tuo vecchio. Sei mai riuscito a farlo sballare?
No, mai. E non sono nemmeno un gran bevitore quindi sono io il primo a non aver mai provato un beer bong.

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Quindi tuo padre ti batte, come festaiolo?
Certo, ovvio. Sono sicuro che mi batterebbe.

Suona qualche strumento?
Non credo. Non sono sicuro se quando era più giovane abbia suonato qualcosa, ma ora non credo.

E tuo zio, Mike Hawk [pron. my cock]?
Ehm, no. Ma il mio patrigno si chiamava Mike. Di cognome non faceva Hawk, però. Sarebbe stato fighissimo se si fosse chiamato Mike Hawk.

Sono un grandissimo fan di Mike Hawk!
Lo so. Molti mi dicono che dovrei chiamare mio figlio Mike Hawk, quel nome salta sempre fuori.

Avete delle groupie?
No, ho una ragazza. Stiamo insieme da più di un anno, ormai.

È la tua groupie.
Direi di sì.

Parlami delle groupie all’Asphalt Yacht Club a cui sei andato, a Miami.
Assurdo, non so nemmeno spiegarlo. Stevie [Williams] ha un gruppo di tipe fuori di testa. Non ho nemmeno idea di che cosa ci facessero lì. Ricordo la nostra prima notte. Lui era uscito e ci aveva lasciato in una casa enorme. Stavo dormendo sul divano, al piano di sotto. Alle cinque di mattina ho sentito entrare qualcuno. Era lui, con un gruppo di ragazze che aveva incontrato a una festa. Hanno fatto casino fino alle nove di mattina. È stata quasi una tortura.

Ho sentito che erano delle ragazze mezze nude con le tettone, da videoclip, e che tu non eri esattamente a tuo agio.
No. Il mio amico Russel stava girando mentre loro facevano qualsiasi tipo di roba, come un vero e proprio regista di video musicali. È stato divertente.

Ecco Riley nell'ultimo video di Thrasher:

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