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Rovine maestose e fabbriche abbandonate: il mondo attraverso l'obiettivo di Andy Kay

In fotografia niente conta più del desiderio di esplorare. Per parlare di questo e altro abbiamo incontrato il fotografo Andy Kay, che da tre anni si dedica all'esplorazione urbana.

In fotografia niente conta più del desiderio di esplorare. Non importa che si tratti di natura selvaggia o cittadine sperdute, a pochi passi da casa o dall'altra parte del mondo: se sei un amante dell'avventura sai di poter sempre incontrare nuove persone, farti sorprendere ogni giorno e, ovviamente, portare a casa ricordi indelebili.

Lo spirito d'avventura ed esplorazione è alla base della filosofia di Canon. Abbiamo deciso di incontrare il fotografo Andy Kay, che utilizza proprio attrezzature Canon per soddisfare il suo spirito da esploratore e ritrarre luna park fantasma, casolari in rovina e fabbriche abbandonate.

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Andy si dedica all'esplorazione urbana da circa tre anni. Se avete visto video di fotografi spericolati che si arrampicano su grattacieli mai portati a termine o fotografie che ritraggono edifici spesso pericolanti e dimenticati, saprete di cosa stiamo parlando. Come ci racconta Andy, i fotografi che si dedicano a questo tipo di fotografia si riuniscono in gruppi che ricercano, condividono e visitano meticolosamente nuove location e si sostengono a vicenda in situazioni potenzialmente pericolose.

Andy cataloga il suo lavoro online, spesso con resoconti dettagliati sulla storia e sulle scoperte riguardanti i luoghi che visita. Che si tratti delle stanze spoglie di un castello francese in rovina, un labirinto di tubi di una centrale elettrica o quel che rimane delle montagne russe di un luna park abbandonato in Germania, Andy dedica molto tempo a esplorare questi luoghi a fondo e far conoscere al mondo queste zone per lo più sconosciute.

Lo abbiamo contattato per parlare del suo lavoro, dei problemi etici che incontra e dei luoghi che vorrebbe esplorare.

VICE: Quando hai iniziato a dedicarti all'esplorazione urbana (urbex)?
Andy Kay: Circa tre anni fa. Ci sono tante persone della scena che esplorano da molto più tempo, ma in questi tre anni sono riuscito a costruirmi una reputazione all'interno della community e a scovare location piuttosto impressionanti.

Quando hai cominciato erano già in tanti o internet ne ha facilitato la crescita? Pensi che ci sia il pericolo che più persone vengano a conoscenza di urbex e ci si buttino senza considerarne i rischi?
La nostra comunità è cambiata molto da quando ho cominciato. Ci sono parecchi gruppi Facebook che hanno avuto davvero un grande successo, soprattutto nell'ultimo anno. Quando ho iniziato io era difficile parlare di potenziali location da visitare finché non ci si guadagnava la fiducia delle persone nel giro. Ora l'urbex è sempre meno un passatempo di nicchia. E per certi aspetti è un problema: quando troppe persone visitano una location, attirano troppo l'attenzione e il posto rischia di essere chiuso o vandalizzato. Allo stesso tempo, però, c'è la spinta a trovare sempre nuove location.

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Oggi tanti sembrano buttarsi nell'urbex senza considerarne i rischi. All'inizio eravamo pochi, ce la siamo sudata, abbiamo studiato le leggi e i pericoli, ma questa nuova popolarità ha portato molti a visitare luoghi per cui non erano pronti. È bello che più persone vogliano visitare questi posti, ma a volte penso che dovrebbero andarci coi piedi di piombo.

Dalla tua esperienza diresti che la community di urbex è variegata al suo interno? Immagino che abbiate alcuni interessi in comune, come i viaggi, l'architettura e la fotografia…
Ognuno decide di darsi all'urbex per motivi diversi, di solito un interesse moderato per qualche campo che risulta particolarmente affascinante, che sia l'architettura, gli edifici o la semplice passione per l'esplorazione! La comunità è davvero variegata, ma allo stesso tempo le persone che si interessano a questo hobby rientrano tutte in una specifica categoria. Tanto per cominciare, devi senza dubbio essere almeno un po' nerd! Passare ore a fissare una mappa o fare ricerche su internet sono attività che non corrispondono proprio all'idea standard di divertimento, ma la passione per l'esplorazione è un altro tratto che accomuna tutti noi esploratori, e che ci sprona a far sì che tutte quelle ricerche non siano vane.

Hai visitato un bel numero di location in gruppo. L'aspetto sociale è importante? Immagino che esplorare da soli sia un'esperienza intensa e pericolosa.
Di tanto in tanto mi piace andarmene in giro da solo; è un'esperienza piuttosto elettrizzante e intensa, e la soddisfazione che si prova dopo è indescrivibile. Ma il più delle volte c'è bisogno del supporto di un piccolo gruppo. Prima di tutto, per ragioni di sicurezza: i luoghi che visitiamo possono rivelarsi pericolosi e una piccola caduta può avere risvolti disastrosi, se sei da solo. Esploro con un bel gruppo e siamo sempre pronti a farci due risate… dopotutto, chi è che vuole viaggiare per l'Europa da solo!

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Quanto dura in media un'esplorazione?
Il tempo speso in una location cambia molto. Possiamo passare da una mezz'ora a una giornata intera in una sola location, a seconda della dimensione del luogo e dagli altri impegni della giornata. Se ci siamo presi la briga di attraversare in macchina mezza Europa per visitare una location, preferiamo dare un'occhiata anche a qualche altro posto vicino per sfruttare al massimo il tempo a disposizione. Spesso facciamo un piano dei posti da esplorare e una stima del tempo necessario a visitarli prima di partire. A volte dobbiamo cambiare il piano. La natura stessa dell'urbex insegna che non c'è nulla di certo: ad esempio, se incontrassimo la sicurezza dovremmo passare alla location successiva. In Inghilterra di solito abbiamo tabelle di marcia molto più rilassate e le sfruttiamo a nostro vantaggio, dandoci il tempo necessario per scoprire location fino ad allora inesplorate.

Vi è mai capitato di arrivare in un posto e dovervene andare subito?
Eccome! Ci è capitato tantissime volte, bisogna fare buon viso a cattivo gioco. Una volta ho attraversato il paese in macchina e sono arrivato all'alba in una grande fabbrica per scoprire solo allora che avevano appena finito di demolirla! Non puoi mai essere completamente sicuro delle informazioni che hai, quindi può succedere di tutto.

Ti abbiamo notato per la tua visita allo Spreepark. Com'è andata quel giorno? Com'è stato rispetto ad altri parchi divertimenti?
Abbiamo visitato lo Spreepark in un bel pomeriggio di sole, quindi si è rivelata un'esperienza piuttosto rilassante. Passiamo così tanto tempo al chiuso che è stato bello uscire e godersi il sole per un po'. Di solito mi porto dietro un bel po' di attrezzatura—diversi obiettivi, un tripod eccetera, ma quella volta avevo solo la macchina al collo e un obiettivo. È stato bellissimo perché sono stato costretto a prestare più attenzione a ciò che scattavo e usare il poco che avevo a disposizione per ottenere il massimo. Lo stesso Spreepark era interessante: posti abbandonati dall'uomo come quello, in cui la natura inizia a prendere di nuovo il sopravvento, regalano un'incredibile sensazione di pace.

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Per te è importante pubblicare sul tuo sito le ricerche svolte suIle location insieme alle foto? Forse vuoi offrire un contesto a chi è semplicemente attratto da questi ruderi?
Sì, preferisco includere una breve storia sulle location, quando possibile. Mi aiuta a contestualizzare le immagini, e fornisce ai visitatori del sito un'esperienza più completa. Non è sempre possibile, a volte perché banalmente non riesco a scoprire nulla su quel posto e mi devo affidare solamente alle mie osservazioni, altre perché ritengo che sia meglio non includere nessuna informazione se, per una ragione o per l'altra, non voglio che si sappia come fare a raggiungerla.

Visitare luoghi che sono stati lasciati al loro destino e che sono rimasti esattamente com'erano il giorno in cui sono stati chiusi ti permette di farti un'idea precisa di come le persone ci vivevano o lavoravano. Chiunque può visitare un museo e farsi mostrare il passato, ma immergervisi così in prima persona è un'altra cosa.

C'è un paese che preferisci esplorare? A quanto pare, il Regno Unito, il Belgio, la Germania e la Francia sono piuttosto ricorrenti.
L'Europa ha così tanto da offrire, c'è una tale diversità negli stili architettonici tra i diversi paesi. Francia, Belgio e Germania sono tutti visitabili in macchina da casa mia, nel Regno Unito, quindi ci vado regolarmente. Di recente ho anche fatto un tour dell'Italia, è stato incredibile. Le mie avventure mi hanno portato fino in Bulgaria e Ucraina per ora, ma sono sicuro che mi spingerò anche oltre in futuro.

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C'è un tipo di luogo che preferisci in assoluto?
Le zone industriali si giocano il primo posto. Sono sempre stato affascinato dalle dimensioni e dalla complessità di quei luoghi; è difficile immaginare come alcuni enormi aree di industria pesante siano stati progettati e costruiti. Ma nonostante le zone industriali siano le mie preferite, mi piace anche godere della diversità dei luoghi che visitiamo… lo splendore dimenticato delle grandi ville può rivelarsi ugualmente interessante.

Il tuo approccio alla fotografia urbex sembra molto diverso da tante opere contemporanee: è tutto colorato e luminoso, pur rimanendo analitico.
Ci sono due tipi di fotografie di luoghi abbandonati: le immagini artistiche e le immagini documentaristiche. Le prime tendono a catturare elementi specifici ma spesso non mostrano tutta la realtà, mentre le seconde sono spesso meno piacevoli da guardare ma tengono fede allo scopo di rappresentare al meglio il luogo ritratto. Io mi trovo a metà. Cerco di assicurarmi che le informazioni pubblicate sul mio sito descrivano al meglio la location, ma allo stesso tempo voglio che le mie foto siano gradevoli e affascinanti.

Che problemi incontri quando esplori luoghi di culto o in cui è morta della gente?
Porto sempre rispetto nei confronti dei luoghi che visitiamo e del loro passato. Sono stato in una sinagoga in Inghilterra e le foto sono state pubblicate in un popolare sito ebraico; nonostante ad alcuni non sia affatto piaciuto vedere la sinagoga in un tale stato di abbandono, le mie immagini hanno avuto per lo più un buon riscontro. Presto sempre attenzione alle opinioni sulle mie foto, e vengo spesso contattato dalle persone che hanno vissuto/lavorato/frequentato quei luoghi, quindi cerco di fare del mio meglio per presentarli in buona luce.

Quale sarebbe il tuo luogo ideale da esplorare?
Mi viene posta spesso questa domanda, e fino a poco tempo fa avevo una lunga lista di luoghi da visitare prima di morire. Di recente mi sono impegnato a sfoltirla e mi sono stupito di dove sono riuscito ad arrivare. Ma visto che ultimamente mi sono interessato al Giappone, ho ancora tutto un mondo da esplorare.

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