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Andrea Palmeri: Sono stato sul fronte di Debaltseve per 13 giorni. Il nostro battaglione—che è fornito di tank e blindati—ha contribuito a confinare i militari ucraini in una sacca senza uscita. Abbiamo avuto due scontri contro i carri armati nemici, con feriti e tre caduti, ma siamo riusciti a svolgere al meglio il nostro lavoro, in sincronia con gli altri battaglioni. Gli ucraini sono ormai bloccati e, a parte la resa, non hanno logiche alternative.In questa fase il nemico è anche il gelo: fare qualsiasi cosa con 20 gradi sotto zero è molto difficile. Ora dovrei essere ancora al fronte, ma dopo diversi giorni di febbre alta, un parziale congelamento ai piedi e una forte bronchite, ho dovuto necessariamente cedere al ricovero in ospedale.Da poche ore si sono conclusi i colloqui di pace a Minsk e la tregua sancita dovrà essere verificata sul campo. Pensi che una soluzione diplomatica al conflitto si possa davvero trovare?
Sono scettico, qualsiasi tregua non durerà molto. Il mio parere conta poco, ma bisogna rendersi conto che qui c'è un popolo in lotta per la propria identità. A gennaio abbiamo ripreso duramente gli scontri per finire il lavoro iniziato, e non penso che il compromesso in discussione sia accettabile per nessuna delle parti.Non escludo che a breve nuove province si ribelleranno alla giunta golpista. In generale, credo che la guerra proseguirà e da marzo sarà ancora più dura, estendendosi oltre il Donbass. Anzi, prego perché gli scontri non coinvolgano tutta l'Europa. Del resto, se gli Stati Uniti non interverranno, la nostra superiorità non potrà essere messa in discussione, soprattutto in quanto a motivazione. In futuro, chissà che questa Nuova Russia non arrivi fino a Odessa, è il sogno di tanti.
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Per ristabilirmi del tutto dovrò stare fermo un mese o poco più, dunque per il futuro prossimo intendo dedicarmi a un progetto di solidarietà, raccogliendo fondi per una scuola e un orfanotrofio.Considerati i problemi che hai con la giustizia italiana, molti ritengono che tu sia fuggito da Lucca per evitare il carcere.
Sono scappato da una sorveglianza speciale e riceverò una condanna anche per essere evaso. In Italia ho un bel po' di anni di carcere da scontare, anche per fatti del tutto inventati, dal momento che nel nostro paese la magistratura è politicizzata e pilotata.A tempo debito, comunque, tornerò e pagherò il mio conto con la giustizia. Se sono arrivato fin qui è perché credo in questa lotta, sono un idealista e combatto dalla parte di un popolo che rivendica la propria identità. Credo, inoltre, che ognuno debba dare il proprio contributo per impedire il massacro di civili perpetuato dai golpisti e fermare l'imperialismo americano.Il fronte dei ribelli filorussi è sostenuto, direttamente e indirettamente, anche da molte fazioni di estrema sinistra. La "carovana antifascista" organizzata dal gruppo musicale Banda Bassotti ne è un esempio. Tu come concili la tua fede politica di estrema destra con tutto questo ?
Per me comunismo e fascismo sono ormai definizioni vecchie. Il vero nemico, per tutti, è l'imperialismo degli Stati Uniti. Riguardo la Banda Bassotti, penso che chiunque appoggi la causa della Nuova Russia non vada combattuto.
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La situazione politica italiana è deprimente. C'è una classe dirigente pessima e corrotta che non fa gli interessi dei cittadini, ma dei banchieri d'oltreoceano. Dovremmo uscire dall'Unione Europea, o quantomeno dall'euro, e rinegoziare diversi trattati.Abbiamo un problema enorme come quello dei flussi migratori e l'Europa ci affossa. Praticamente tutti i politici italiani sono asserviti al solito padrone. Tranne, forse, Matteo Salvini, se è davvero sincero quando conduce le sue battaglie. Secondo me, in ogni caso, l'ultimo vero politico italiano degno di rispetto è stato uno: Bettino Craxi.Segui Gregorio su Twitter: @GregorioRomeo