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Una bukkake party girl ci ha parlato del suo lavoro

Ho una vita sessuale piuttosto tranquilla. Per questo ero curiosa di incontrare Sarah Jane, un pornostar specializzata in gangbang e bukkake. Abbiamo parlato del ruolo del porno nella società e di tutte le cose che ha visto sul lavoro.
Tutte le foto per gentile concessione di Sarah Jane.

Ho una vita sessuale piuttosto tranquilla. Non guardo porno, non ho mai fatto fisting, non mai avuto rapporti a tre e nessuno mi è mai venuto in faccia. Per questo ero curiosa di incontrare Sarah Jane, una pornostar specializzata in gangbang e bukkake che vive nella mia città ed è stata compagna di scuola di mia sorella.

Ci siamo incontrate in un locale, e quando sono arrivata e le ho dato un bacio sulla guancia è stato come poggiare le labbra su una bambolina di cashmere.

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VICE: Ciao Sarah Jane. Hai una pelle supermorbida.
Sarah Jane: Sì, è per via dello sperma. Il bukkake fa molto bene alla pelle. La gente mi dice sempre che ho una pelle molto morbida, soprattutto quella delle tette e del viso.

Ho notato. Ma che succede se ti arriva nell'occhio?
Bisogna fare attenzione a evitarlo, perché brucia e puoi contrarre una MST. Adesso indosso delle lenti a contatto, ma più tardi devo partecipare a un bukkake party e mi metterò gli occhiali. Sono necessari, anche usa e getta—dopo li butterò via.

E che succede se ti finisce sugli occhiali?
Mi avvisano quando stanno per venire, così posso girarmi ed essere sicura che non mi arrivi negli occhi. Dopo metto il collirio. Se invece in quel momento non porto gli occhiali dico, "Venitemi sulle tette." Ho sempre il controllo della situazione—sono io che gli dico dove e quando possono venire. Se un ragazzo mi batte sulla spalla e mi dice che sta per venire, posso dirgli, "Aspetta un attimo," e lui lo farà, anche se dovrà sforzarsi.

Quindi, stasera parteciperai a un bukkake party. Cosa fai di solito per prepararti?
Di solito mi trucco un po'. Non roba costosa, perché tanto si rovinerà subito, ma ci sono uomini che vogliono vedere il trucco che cola. Prima della serata di solito lo fisso con la lacca, ma una volta iniziato più si incasina meglio è. Invece non metto mai l'autoabbronzante, perché una volta l'ho fatto e alla fine mi sono ritrovata con diverse macchie bianche sulle tette.

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Come funziona un bukkake party? Ti piace?
Sì. Di solito è una cosa molto rapida. Dopo essere venuti a volte i ragazzi fanno una pausa e poi ricominciano—ma altre volte finisce tutto in dieci minuti. Quando stanno per venire, mi si avvicinano. Di solito me ne tengo due o tre più vicini, che rimangono a masturbarsi vicino alla mia faccia mentre gli dico porcherie. Se non hanno fatto il test non faccio pompini, ma li masturbo e basta. Ho delle mani fatate. Alla fine penso sempre, "Oddio, ho fatto venire tutte queste persone e adesso siamo tutti felici."

Da dove pensi derivi il fascino del bukkake?
Non ci ho mai pensato—mi piace e basta. Forse è una cosa da sottomessi?

Come sono gli uomini che partecipano?
Sono molto carini. Prima della serata mi mandano messaggi dicendomi che non vedono l'ora di vedermi. In più sono tutti molto puliti—quando si tratta di igiene, è una questione di rispetto per gli altri.

Se qualcosa non va, lo dico a uno degli organizzatori, oppure li prendo da parte e gli dico con molta calma, "Secondo me dovresti andare dal medico." Cerco di non sembrare scortese e di non metterli in imbarazzo. Se mi accorgo che c'è qualcosa che non va, dico, "Scusa, ma non posso giocare con te." Ho letto molto sulla salute sessuale. Una volta a un tizio ho diagnosticato un cancro ai testicoli. Gli ho trovato un nodulo e gli ho detto di farlo controllare: è tornato e mi ha detto che era un cancro.

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Inoltre faccio anche la escort, e un paio dei miei clienti sono malati di cancro. Un ragazzo di 21 anni mi ha pagata per fargli perdere la verginità. Al lavoro lo prendevano in giro. Adesso ha una ragazza, e dice che se non fosse stato per me non sarebbe riuscito a trovarla.

Alcuni ragazzi sono in sovrappeso e non hanno autostima. Vogliono solo qualcuno che li coccoli e che parli con loro. La maggior parte delle volte non vogliono nemmeno fare sesso.

Alle feste, invece, il 95 percento dei partecipanti sono sposati. Le foto che scattiamo inquadrano sempre dalla vita in giù. Se hanno dei tatuaggi gli diciamo di mettersi una maglietta a maniche lunghe così da non poter essere identificati. Una volta un tizio aveva il nome della moglie tatuato sulla gamba: gli abbiamo detto di coprirlo con la mano, ma così si vedeva la fede.

Hai parlato della salute dei partecipanti. Riguardo alla tua salute, invece? Come te ne prendi cura?
Faccio un esame completo ogni 30 giorni, così da avere un certificato e poter lavorare. Ci vuole circa un'ora, e cinque giorni per avere i risultati. Mi fanno prelievi e test per l'HIV. Col tempo, nel settore si stanno adottando sempre più protezioni—ad esempio prescrivendo l'uso del preservativo—e penso che sia giusto. Non faccio più molti porno "mainstream" invece, perché in quelli nella maggior parte dei casi non si usa il preservativo. I test da soli non significano nulla—potresti averlo fatto e poi, la notte stessa, aver fatto sesso non protetto. Se invece qualcuno mi chiama come escort, capisco subito cosa vuole e con chi è stato prima di me.

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Hai mai avuto esperienze negative?
Sì, ho avuto uno stalker. Quando l'ho denunciato, la poliziotta che ha raccolto la mia denuncia mi ha chiesto cosa facessi per vivere. Alla mia risposta, mi ha detto che me l'ero andata a cercare e che avrei dovuto cambiare vita. Ho presentato un reclamo ufficiale ed è stata sospesa.

Una volta, poi, la polizia ha fatto irruzione durante una gangbang. Hanno detto che avevano ricevuto una soffiata su un presunto caso di sfruttamento della prostituzione, ma in realtà credo che li avesse mandati una casa di produzioni rivale. Quando mi hanno preso i documenti e le generalità sono stata contenta—voglio che la prostituzione venga legalizzata; credo che molte prostitute sfruttate si farebbero avanti e denuncerebbero i loro protettori se non avessero paura della polizia. Saremmo tutti più al sicuro.

I tuoi amici e la tua famiglia sanno che lavoro fai? Cosa ne pensano?
Mia mamma e mio papà mi sostengono—non farei questo mestiere se non fosse così. La prima volta che sono stata avvicinata da un fotografo di moda, a 18 anni, ho chiesto a mia mamma, "Va bene se lo faccio?" Lei ha risposto di sì, a patto che fossi al sicuro e felice.

Invece, quando qualcuno va da mio padre a dirgli, "Non ti disgusta quello che fa tua figlia per vivere?" Lui risponde sempre, "Be', sei tu che la guardi. Sei tu che le paghi lo stipendio."

C'è qualcosa che non fai? Ti hanno mai fatto pressioni per convincerti a fare qualcosa che non volevi?
Non ho mai ricevuto pressioni per fare quello che faccio. Se non fosse stato così, se non l'avessi voluto io, non avrei fatto questo lavoro per dieci anni. Non faccio sesso anale. L'ho fatto una volta sola, nella mia vita privata, con un mio ex ed è stato troppo doloroso. Non mi è piaciuto e non l'ho più fatto. Una volta c'è stata un'incomprensione al momento della prenotazione. Quando mi sono presentata, avevano un bastone da hockey con un preservativo e volevano infilarmelo nel sedere. Ho detto di no e non ci sono stati problemi.

Cosa pensi delle accuse mosse al porno, del fatto che influenzerebbe negativamente la società e, in particolare, il comportamento degli adolescenti?
Credo che queste accuse vengano mosse al porno perché è un bersaglio facile. Gli adolescenti vengono influenzati molto di più dai video musicali e dai reality. Prendi per esempio Nicki Minaj nel video di "Anaconda"—persino io non indosso il tanga, ma le mutande. Oppure pensa a Geordie Shore—al linguaggio che usano, la glorificazione delle sbronze e del sesso occasionale: questi comportamenti sono presentati come normali. È questo che influenza gli adolescenti. Quando Holly di Geordie Shore ha presentato il suo libro, in fila per l'autografo c'erano anche bambini di 11 anni.

Tu passi un sacco di tempo nuda davanti a una telecamera. Sei a tuo agio col tuo corpo?
Ci sono giorni in cui mi sento insicura. Dato che faccio la pornostar la gente non mi considera tale, ma sono anch'io un essere umano. Da ragazza ero anoressica. Volevo assomigliare a Victoria Beckham. Adesso invece ho un problema alla tiroide, e di conseguenza ho preso peso. Ma in questo settore non importa tanto il tuo aspetto o la tua taglia, e questo mi ha fatta sentire molto più sicura di me.

Un'ultima cosa: cosa ne pensi di tutta la discussione riguardo alle donne, alla pornografia e alla scelta di trasformare il sesso in un lavoro—quella tra chi sostiene che sia una libera scelta e chi ritiene che si tratti di sfruttamento?
Si parla sempre e solo del comportamento delle donne, mai di quello degli uomini. Ad esempio, il giro di vite contro il face-sitting e lo squirting nel porno inglese, la legge che considera il piercing al clitoride come mutilazione genitale ma ignora l'equivalente maschile… A mio parere, è così perché il porno è uno dei pochi settori in cui le donne guadagnano più degli uomini.

Segui Samantha Rea su Twitter: @Samantha_J_Rea