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Vice Blog

Un investigatore privato milanese ci ha spiegato i trucchi del mestiere

Abbiamo contattato un'agenzia investigativa milanese che da tre generazioni pedina mariti e mogli infedeli e abbiamo chiesto loro di raccontarci come è cambiato il lavoro di un investigatore privato.

Un investigatore privato (che non è quello intervistato) durante un appostamento. Foto di Louis Blake.

È da un po' di tempo che per andare a lavoro mi cade lo sguardo su un cartello appeso a un palo di una fermata del bus, sotto a un annuncio delle onoranze funebri. C'è disegnata una lente d'ingrandimento e una scritta che recita qualcosa come "Investigatore privato. Non lasciare spazio ai tuoi dubbi, è ora di smettere di subire, risolvi!"

Sul cartello segue una piccola descrizione di quelle che sono le cose di cui si occupa la ditta, dalle bonifiche ambientali allo spionaggio aziendale. Io non ho mai pensato di andare da un investigatore privato e non conosco nessuno che lo abbia fatto, ma ogni volta che vedo il cartello—insieme ai ricordi di Pulp di quel panzone di Bukowski che leggevo tanto da adolescente—mi ritrovo a chiedermi se l'iperconnettività dei giorni nostri, che di per sé offre un controllo capillare sulle persone, non abbia tolto il lavoro agli investigatori. Mi domando se ce ne sia ancora bisogno e se quella figura professionale non sia diventata velleitaria, fuori moda e superata.

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L'altra mattina ho dunque fissato un'intervista con un investigatore per capire meglio cosa significhi fare questo mestiere in Italia nel 2015. L'azienda che ho chiamato è gestita da tre generazioni di investigatori e ho parlato con il più giovane dei tre, che per motivi lavorativi ha richiesto di rimanere anonimo.

VICE: Da quanti anni fa questo mestiere?
Investigatore: Io da una decina di anni, ma fondamentalmente da quando sono bambino. La mia prima microspia l'ho costruita a otto anni e il mio primo pedinamento l'ho fatto appena presa la patente. I primi appostamenti, poi, quando ancora non ce l'avevo.

Com'è cambiato il suo lavoro nel corso degli anni?
Sicuramente un cambiamento importante per le investigazioni private è rappresentato dalle nuove attrezzature. In particolare lo strumento che più ha cambiato il nostro lavoro è stato il localizzatore GPS, perché ha condizionato proprio il modus operandi. Nel senso che prima per pedinare una persona servivano anche due o tre mezzi e non era pensabile pedinarla 24 ore su 24. Mentre con il localazzitore si fa un accurato lavoro di analisi—gli spostamenti, le abitudini, gli orari, possibili indirizzi utili—e tutta una serie di accertamenti preliminari. È molto difficile essere scoperti se si fa un pedinamento con un GPS e in più non hai limiti temporali.

Un investigatore privato (che non è quello intervistato) durante un appostamento. Foto di Louis Blake.

E internet che ruolo ha avuto? Non vi ha rubato il lavoro? Voglio dire, se avessi dei dubbi sulla fedeltà di mia moglie entrerei sul suo profilo Facebook, mi guarderei la cronologia e qualcosa dovrei trovare, no?
Prima si andava a chiedere al vicino di casa, al panettiere o al barista e si chiedevano le informazioni porta a porta. Adesso è possibile iniziare le ricerche da un social network, capire che tipo di vita sociale ha una persona, verificare un'attività lavorativa e cose così. Prima trovare un numero di telefono era difficile adesso no, se hai un po' di dimestichezza con internet puoi avere una grande quantità di informazioni—soprattutto per cose che sembrano superflue ma che non lo sono. Vedi, grazie a un numero di telefono ho spesso anche modo di verificare il profilo Whatsapp: e vedere quando si connette una persona, vederne il volto dall'immagine del contatto, scoprire se ha una famiglia. Le donne soprattutto amano mettere su Whatsapp le foto della loro famiglia.

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Sono più le donne o gli uomini che chiedono di investigare?
Allora… [nella mia esperienza] sono più le donne che vogliono investigare, ma poi per motivi economici sono più gli uomini che poi realmente richiedono un'investigazione. Nel senso che le donne fanno più fatica a non far sapere al proprio marito che hanno speso dei soldi per un'investigatore. È una questione di giustificazione delle spese. Vedi, solitamente è il marito che cura e gestisce i rapporti con le banche e quindi ha meno difficoltà a coprire un buco. Quindi i clienti maschi sono di più—e questo non perché le donne non vorrebbero ma perché spesso non possono.

Quali sono i casi che trattate di più?
Nel 70 percento delle volte si tratta di infedeltà coniugale o aziendale. Nel senso che è abbastanza simile pedinare una persona sia per stabilire se c'è un'infedeltà in famiglia oppure in ufficio. Come fa le corna alle moglie, fa le corna al titolare. Si tratta di controllare tutto quello che una persona fa, vedere dove va, con chi, e perché. L'unico modo per avere delle informazioni certe è sempre l'osservazione di persona. Si possono usare il GPS e tutte le attrezzature che si vuole, ma per fare un buon lavoro bisogna vedere di persona. Non è tanto una questione di testimonianza quanto essere realmente sul posto, capire anche dalle piccole cose. Comunque, il cliente medio è il privato che ha un problema familiare. Solitamente tra coniugi.

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Se io venissi da lei e le chiedessi di controllare per un po' un mio amico, sarebbe possibile?
C'è da precisare che gli investigatori hanno degli obblighi da rispettare. Nel senso che non puoi venire da me e chiedere di seguire la tua ragazza, un tuo amico o un tuo conoscente, così. Possiamo lavorare dal momento in cui abbiamo un interesse legale da tutelare. Non è che per curiosità puoi far pedinare una persona. Poi, ci sono un sacco di investigatori abusivi che potrebbero anche fare queste cose. Ma non so quanto ti conviene, se fai una breve ricerca su internet trovi molte persone che mettono il loro numero di telefono dicendo di essere degli investigatori, ex appartenenti delle forze dell'ordine e cose del genere. Il problema è che lo stesso numero c'è anche sotto l'annuncio dell'imbianchino o dell'idraulico.

Rimane mai coinvolto emotivamente nei casi?
No, una delle cose principali è rimanere super partes. Bisogna sempre rimanere lucidi e fare la scelta giusta in una frazione di secondo. Tante volte, per essere efficace, devi essere sereno e fare scelte ponderate. Ci sono tante situazioni in cui non puoi essere coinvolto sennò diventa pericoloso.

Un investigatore privato (che non è quello intervistato) durante un appostamento. Foto di Louis Blake.

E una volta che chiude un caso viene aggiornato poi sull'evolversi?
Ci sono dei clienti che si fanno sentire, anche solo per ringraziarci. Quindi capita che il cliente ci dica come sono andate le cose o ce lo fa intendere. Noi però non teniamo i rapporti o archivi di quello che facciamo: quindi una volta consegnato il resoconto al cliente, a noi non resta più niente. Non teniamo nemmeno più le email per dire.

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C'è un codice etico da seguire?
Noi facciamo tutto quello che la legge ci permette di fare, se poi qualcuno vuole rifiutare un incarico per vari motivi lo fa. Una volta per esempio una signora mi chiese di investigare su suo marito, e io accettai. Qualche mese dopo arrivò il marito, su cui stavo ancora investigando, per chiedermi se potevo seguire sua moglie. In quel caso ho dovuto rifiutare, capisci?

Sì, certo. Le è mai capitato di dover denunciare qualcosa che vede nel corso di un'investigazione?
Capita, ma se per esempio sto controllando le abitudini e le frequentazioni di un minore e scopro che spaccia non ho l'obbligo di denunciarlo: spetta a me decidere se farlo o meno. Per reati gravi, invece, abbiamo gli stessi obblighi dei cittadini.

Nel corso degli anni quali sono state le cose più bizzarre che le sono capitate?
Guarda, una volta stavo seguendo una persona in un bordello all'estero e questa persona ha iniziato ad attaccare bottone con me, perché mi aveva sentito parlare italiano, e siamo diventati amici mentre lo stavo pedinando per conto della moglie. Abbiamo parlato parecchio ed è stato piacevole, solo che poi ho dovuto chiudere i rapporti immediatamente. Ho appurato che andava con delle prostitute… Un'altra volta stavo nuovamente pedinando una persona per infedeltà, e ho scoperto che aveva dei rapporti con la sorella e il cugino del mittente. È abbastanza comune che ci siano dei tradimenti in famiglia.

Quali sono gli strumenti che usate maggiormente?
Macchina fotografica, telecamera e GPS. E anche microspie, però sempre nei limiti della legge. Una richiesta che negli ultimi anni sempre più clienti fanno riguarda la bonifica ambientale, quindi la rilevazione e la rimozione delle microspie che qualcun altro può aver piazzato: perché fino a qualche anno fa era una cosa per gli addetti ai lavori, ma adesso bastano 30 euro e un telefonino perché chiunque possa usare una microspia. Le bonifiche sono in forte espansione. Tante persone iniziano con il fai da te: si fanno aiutare dall'amico o dal parente, e iniziano una sorta di indagine personale; e solo dopo vanno dall'investigatore privato. Ma già sanno un sacco di cose quando arrivano da me.

Se avessi un dubbio sulla mia ragazza cosa mi consiglierebbe di fare?
[Ride] Se hai bisogno di prove certe [alle condizioni di cui sopra] rivolgiti a un investigatore. Sennò hai comunque modo di utilizzare alcune cose, permesse dalla legge, come ad esempio le registrazioni ambientali in spazi chiusi, come le automobili. Bisogna stare attenti alla violazione della privacy: per assurdo noi abbiamo delle condizioni molto più severe rispetto ai privati. Nel senso che se io commetto un reato sulla privacy ho delle sanzioni molto più alte rispetto ad una persona comune; mentre le persone normalmente sono portate a pensare che questo mestiere comporti delle agevolazioni sotto questo punto di vista. Fondamentalmente possiamo fare esattamente quello che puoi fare tu. Si tratta solo di saperlo fare.

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