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Ma il servizio di Porta a Porta non è stato nulla in confronto a quello della La Gabbia—intitolato "A TORPIGNATTARA COMANDA L'ISLAM"—tramesso il 18 novembre e circolato ampiamente sui social network nelle ultime 24 ore.Dato che a un occhio distratto potrebbe quasi sembrare una parodia, qui di seguito abbiamo deciso di riportarne i passi fondamentali. Il servizio si apre, su un sottofondo di musica epico-inquietante, con un carrellata di stranieri che parlano per strada, oscure scritte sui muri, marciapiedi brulicanti di musulmani che pregano e di negozi "tutti in mano ai musulmani."Una zona sfuggita a qualsiasi tipo di controllo, insomma, a giudicare dall'immagine che ci viene proposta; e infatti, sin dai primi secondi, l'inviata avverte che si tratta di una zona ad alto rischio: "Siamo a Torpignattara, uno dei quartieri romani con la più alta presenza di musulmani. Qui la convivenza è davvero molto difficile."A supporto di questa affermazione, il video mostra un vox populi tra gli abitanti italiani del quartiere, che si presentano come una minoranza assediata. "Vai nel paese loro con una croce e ti fanno un bucio di culo così!," dice animatamente un residente. "Qui è Africa, lo sa che è Africa qui?" sostiene un anziano, per poi chiosare "dovemo ammazzà tutti 'sti negri," mentre un altro ammette di essere razzista e alcune anziane dicono di non poter più uscire la sera.
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Chissà se arriverà mai un momento del genere per servizi come quelli della Gabbia.Segui Leonardo su TwitterSegui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: