La Santa Muerte continua a proteggere i criminali e gli emarginati

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La Santa Muerte continua a proteggere i criminali e gli emarginati

Con sei milioni di fedeli stimati in tutto il Messico, la Santa Muerte offre protezione a criminali, prostitute, tossicodipendenti e a tutti coloro che si sentono emarginati dalla società.

Il Messico di oggi deve fare i conti con un sacco di problemi: stipendi bassi, corruzione, violenza, mancato accesso all'acqua potabile in varie zone del Paese, inquinamento, traffico. Per tutti questi motivi, molti messicani hanno perso la fiducia nei confronti di leader e istituzioni.

Tra queste istituzioni c'è anche la Chiesa Cattolica. In Messico è la religione più diffusa, ma sta perdendo molti fedeli a favore di culti più moderni o semplicemente in grado di soddisfare i loro bisogni spirituali.

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Un esempio è quello della Santa Muerte. La Santa Muerte, una santa adorata da milioni di fedeli in tutto il Messico, è conosciuta come la santa patrona di criminali e delinquenti. La santa patrona dei reietti e di tutti quelli che si sentono ai margini della società. È una personificazione della morte, e rappresenta la protezione, la giustizia e un passaggio sereno dall'aldiqua all'aldilà.

Le radici del culto della Santa Muerte affondando nello stato di Hidalgo, in Messico, intorno alla metà degli anni Cinquanta. Da allora, è sempre stato associato alla violenza, al crimine, allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di droga.

I suoi fedeli non sono propriamente religiosi, ma non sono nemmeno atei. Hanno creato dei codici e delle icone tutte loro per nutrire la propria esistenza, affermare la propria identità e giustificare le proprie pratiche. Molti trovano sollievo nel fatto che si tratti di una divinità funzionale, che consente loro di portare avanti le attività criminali con la convinzione che otterranno il perdono divino. La Chiesa Cattolica ha condannato ufficialmente questo movimento per aver combinato la fede cattolica ad aspetti derivati da sette e culti misterici.

Il numero dei fedeli della Santa Muerte è cresciuto molto negli ultimi dieci anni, e si stima che nel solo Messico siano circa sei milioni. Per la maggior parte, sono giovani con meno di 30 anni e provenienti dalle zone più povere del paese. C'è chi li ha definiti satanisti, e chi sostiene che l'icona della Santa sia utilizzata per confondere e traviare persone disperate.

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Erin è una fotografa neozelandese che lavora in Messico. Per vedere altri suoi lavori, clicca qui.

Erin Lee

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