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Un concerto di Lauryn Hill... Sotto acido!

Peccato che Lauryn non conceda spesso interviste, soprattutto a un cretino strafatto di acido con gli occhi spiritati.

Un po’ di settimane fa, un PR del Mohegan Sun & Resort Casinò mi ha chiesto di fare un salto a Uncasville, in Connecticut, per intervistare Lauryn Hill. Apprezzo L-Boogie come chiunque altro. Considerato ciò e una serie di altri validissimi fattori (la sua "simpatia" per i bianchi, il buon auspicio del sottotitolo di Sister Act 2, Più svitata che mai e il fatto che The Miseducation Of… sarebbe stato perfetto se non fosse stato per quei ragazzini), mi è sembrata una bella occasione per prendere un paio di acidi.

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Il ragazzo nella foto qui sopra è il mio amico “John” (nome fittizio). Ho scelto lui perché nella vita reale di cognome fa è Hill, ed è uno specialista nel fare casini. In più è un ex-mormone pazzo che negli ultimi mesi è stato derubato quattro o cinque volte, e in una di queste è stato colpito alla testa con un machete. I due quadratini marroni nella sua bocca sono tavolette di acido lisergico dietilamide, normalmente chiamato acido.

Siamo arrivati al casinò alle sei del pomeriggio. Con più di 10.000 impiegati, Mohegan Sun è il secondo casinò per grandezza negli Stati Uniti. Si trova su una riserva indiana e, stando al depliant , è "ispirato agli spiriti dei quattro venti.” Al suo interno si trovano tre casinò diversi (Terra, Cielo e Aria), il più grande planetario coperto al mondo e un’arena da 10.000 posti in cui si esibiscono regolarmente “le band del momento e i migliori comici, come MC Hammer, Gin Blossoms e la Max Weinberg Big Band.” E soprattutto “ogni bar, club o sala del casinò può trasformarsi in una festa.” In pratica,il Mohegan Sun è una sfarzosa cella capitalista, scenario ideale per un orribile trip strizza budella.

Prima che lo show iniziasse abbiamo fatto una breve ricognizione della hall, in attesa che l’acido facesse effetto. Quella strana cosa nella foto è una scultura di vetro da circa quattro tonnellate e mezzo che cambia colore lentamente (della serie Olafur Eliasson per Jersey Shore). John l’ha voluta vedere ad ogni costo. Il piano terra del casinò è sostanzialmente un gigantesco centro commerciale, e John stava iniziando ad avere la ridarella dicendo “vedo fasci di luce e piccole macchie.” Eravamo ipnotizzati dalla quantità di paccottiglia trash, e io ho tentato di avviare una maldestra conversazione sull’inferno consumista in cui ci trovavamo. A un certo punto John ha detto “Zio, qui è pieno di fighe, ci sono tette ovunque.”

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Dieci minuti più tardi l’acido ha fatto effetto. John si è accasciato vicino a questo orso maestoso nella “Hall delle Tribù Perdute”, e mi ha messo in mano un pacco di chewing gum dicendo nervosamente “Non voglio questa roba addosso. Te lo dico adesso, non lasciarmi da solo, amico.”

Ma è di fronte a questo mega dipinto che John ha dato il meglio. Osservate la sua mano nella classica posa da “L’heavy metal spacca di brutto.” Dopodiché ha iniziato a lamentarsi per il numero di “adulti” e di handicappati nelle vicinanze, anche se subito dopo ha confessato che “Non sarebbe così male—te ne stai seduto su una sedia a rotelle tutto il giorno,” aggiungendo che stava acquistando un “udito supersonico.” Era quasi l’ora di ritirare i biglietti, ma John ha iniziato a lagnarsi come uno zombie. "Sudo… caldo… sudo…" Siamo tornati in stanza, e lì John si è levato le scarpe. Indossava calze di lana pesante.

Non vedevamo l'ora di intervistare Lauryn Hill, ma prima volevamo vedere sia il casinò Cielo, racchiuso sotto una montagna di cristallo luminescente, che l’enorme planetario al coperto. John era veramente partito, e mentre guardava il cielo finto e indicava le stelle, ha iniziato a urlare. “È quella la stella di Cristo, la Stella Cometa? Lì è nato Gesù!” Questa è la foto che ha scattato mentre cercava di immortalare la stella di Cristo.

Abbiamo ritirato i biglietti e trovato il nostro posto nell’arena. Subito dopo aver fatto questa foto John mi ha detto “Vacci piano con quel flash, fratello–quella luce mi ha invaso il cervello.” Nei minuti successivi non ha fatto altro che parlare di quanto amasse Lauryn Hill e i Fugees, ma era difficile sentirlo con i bassi del pre-show che pompavano. Un certo Dj con il suo laptop metteva hip-hop degli anni 90. La gente intorno a noi era ubriaca e chiassosa, limonava e cantava tormentoni di Bell Biv Devoe e Shai. Nel frattempo John continuava a blaterare su come fosse “diversa” la folla, anche se in realtà c'erano per lo più donne di colore di mezza età. Lauryn Hill era in ritardo, ma quando è salita sul palco è stata accolta da un grande applauso.

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In questa foto Lauryn è appena entrata sul palco. John stava letteralmente andando fuori di testa, si teneva la faccia tra le mani e agitava la testa ridendo. Lauryn ha introdotto la prima canzone, e da lì è stato un susseguirsi di robaccia indistinta e noiosissima.

Il concerto è stato una vera merda, e se non ci credete, questa è una foto di John a metà della seconda canzone. Totalmente depresso, sospirava “ Amico, questa roba mi sta facendo impazzire.” Sembrava che ogni musicista stesse suonando una canzone differente. Se non ne siete ancora convinti, questo è un video della canzone “Zion” tratto dalla stessa serata:

Ce ne siamo andati dopo circa cinque canzoni, scazzatissimi. Abbiamo cercato di metterci in contatto con lo staff di Lauryn Hill per l’intervista, ma nonostante avessimo fatto un sacco di km e fossimo alloggiati al trentesimo piano di un gigantesco casinò, nulla abbiamo potuto contro il muro che Lauryn si è costruita intorno. Non rilascia quasi mai interviste, specialmente a un punk allucinato con la maglietta dei Pig Destroyer. E così siamo finiti a fare shopping e a giocare d’azzardo.

Prima ci siamo fermati in un merdoso negozio di giocattoli. John ha preso un bruttissimo pupazzo chef e si è fissato sul fatto che dovesse comprarlo a sua nipote, per poi buttarlo a terra pochi secondi dopo e andare avanti.

John ha provato a giocare alle slot, ma nessuno dei due aveva idea di come funzionassero, e prima di andarcene via disgustati abbiamo perso 15 dollari. A quel punto abbiamo deciso di tornare in camera per ordinare da mangiare. Ero stufo delle smanie di John, e quando l’ho sentito ordinare il servizio in camera dal telefono del bagno, ho pensato fosse un’ottima opportunità per fare un foto.

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John era talmente esausto che è collassato vicino al muro sotto la finestra. Non abbiamo ottenuto l’intervista e il viaggio è stato una totale perdita di tempo, ma almeno abbiamo imparato che Lauryn Hill dal vivo fa schifo e che i casinò sono dei luoghi per bamboccioni.

Nelle puntate precedenti:

[La volta che ho fatto la comparsa in uno spot… Sotto acido!](http://La volta che ho fatto la comparsa in uno spot… Sotto acido!)

Compiere trent'anni e tenere un discorso in pubblico… Sotto acido!

Occupy Wall Street… Sotto acido!

[Una cerimonia pagana… Sotto acido!](http://Una cerimonia pagana… Sotto acido!)