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Música

L'ultimo giorno di GG Allin

Non mi sono mai interessato a GG Allin quando era vivo, perché pensavo fosse un fallito privo di talento. Dopo la sua morte però ho conosciuto un uomo che ha passato l'ultima notte con lui, e questa è la sua testimonianza.
Illustrazione di Brian Walsby.

Non mi sono mai interessato a GG Allin quando era vivo, perché pensavo fosse un fallito senza talento disposto a tutto pur di attirare l'attenzione. Di conseguenza, non mi sono mai preoccupato della sua musica, e non ho mai letto nulla su di lui. Non mi serviva altra spazzatura. Ma dopo la sua morte, il mio migliore amico Tom Hearn mi ha raccontato di quando lo frequentava, in Connecticut, descrivendolo come "un bravo ragazzo."

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"Davvero?" chiesi a Tom, improvvisamente interessato. Mi piace vedere i miei pregiudizi crollare, costringendomi a guardare le cose da un altro punto di vista.

"Sì," mi disse, "quando si esibiva era uno stronzo incredibile, violento, sprezzante e sempre preso a urlare, ma fuori dal palco era molto gentile. Era una versione più violenta di Joey Ramone. Ti ricordi Joey, come era sempre concentrato sul palco? E quando uscivamo con lui era diverso, divertente? GG era come lui.."

Mh, ho pensato, forse mi sbagliavo…

Lo scorso inverno ero in tour per presentare il mio libro e ho conosciuto Johnny Puke, di Charleston, in Carolina del Sud. È proprietario e manager del Tin Roof, un locale punk. Johnny mi ha detto che era con GG la notte in cui morì e pensavo che fosse una storia interessante da registrare. Gli ho chiesto di poterlo intervistare, e dal momento che ha accettato, qualche mese dopo sono tornato da lui. Questo è quanto ricorda.

La missione finale di GG, quella che voleva compiere prima di finire in galera, consisteva nel fare l'ultima performance per Halloween del 1991 e uccidersi sul palco. La gente aveva iniziato a chiedersi dove si sarebbe tenuto questo concerto, perché tutti volevano vederlo morire sul palco, o almeno vedere cosa sarebbe successo. Ma successe che GG finì in galera per i due Halloween successivi, e questo annullò la sua promessa.

Non era la prima volta che sentivo parlare di lui: avevo letto qualcosa su Maximum Rocknroll, ma su quelle pagine lo definivano un pezzo di merda vile e offensivo. Da ragazzino prendi sul serio quello che esce su Maximum Rocknroll, era la migliore rivista punk in circolazione. Quando poi andai al college iniziai a vederla diversamente.

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Iniziai a scrivere a GG, e a forza di scambiarci lettere diventammo amici. Gliene avrò scritte un centinaio. Non aveva un posto fisso, stava a Chicago con una ragazza molto simpatica, Sharon Rose, ed era a casa sua che inviavo la corrispondenza. Non suonava molto, ma poi mi scrisse che stava per venire a New York per un live e mi invitò ad andare. Ci volevano dodici o tredici ore di macchina dal West Virginia e decisi di andare: sarebbe stato il mio battesimo nel punk rock.

Quando GG uscì di galera, la gente tornò a parlare e tutti si aspettavano che da un momento all'altro si sarebbe ucciso. Di tanto in tanto ne discutevamo, ma lui non fu mai molto aperto a riguardo. A volte mi dava risposte vaghe, una volta disse che ci sarebbe stato del fuoco. Mi fece capire che si sarebbe portato dietro anche altre persone. Ti dirò, Merle raccontava in giro che nel giorno dell'ultimo concerto i Murder Junkies non si sarebbero presentati. Merle non voleva suonare sapendo che il fratello si sarebbe ucciso.

Nel 1992 vivevo a New York e iniziai a uscire con GG e Dee Dee Ramone, che al tempo viveva al Chelsea Hotel. Dee Dee doveva diventare il chitarrista della band di GG, ma durò una settimana perché, ovviamente, la cosa non funzionava.

Quello fu l'ultimo anno della sua carriera. Immagino che tutti pensassero, "forse stasera è l'ultima sera di GG!" perché a quel punto non diceva che si sarebbe ucciso ad Halloween, ma che "la gente ha ciò che si merita; e lo avrà quando se lo merita."

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Diceva "Non farò niente di ciò che volete farmi fare. Lo farò quando voglio!"

L'attesa cresceva di concerto in concerto. Erano tutti fissati, pagavano ogni volta dieci dollari a testa solo per vedere se si sarebbe ucciso o meno.

L'ultimo live, anche se non sapevamo che sarebbe stato l'ultimo, è stato al Gas Station dell'East Village, proprio davanti al mio appartamento. Vivevo là con la mia fidanzata, e GG era in città con la sua ragazza, una giovane donna di nome Liz, molto simpatica, che lo seguiva dappertutto. Tornato a New York GG aveva cercato di stare da Merle, ma lui non lo sopportava più. Quindi lui e Liz andarono al St. Mark's Hotel.

GG mi disse, "Domani veniamo da te prima del soundcheck. Usiamo casa tua come camerino e da lì andiamo al locale e poi usciamo." Il giorno dopo, GG venne da me molto presto, verso mezzogiorno o l'una. C'era anche tutta la band, e Richard Kern venne a fare le foto. Ricevemmo gente per tutto il giorno. La band era lì e non avevamo niente da fare, visto che continuavano a rimandare il soundcheck.

Io dissi, "Che noia, che ne dite di un po' di coca!"

Quindi andai a un posto all'angolo dove spacciavano—ogni 45 minuti tornavo giù a prendere un'altra bustina. Bevevamo birra e ascoltavamo musica, e fu veramente un bel pomeriggio. Poi GG iniziò a comportarsi in modo strano—eravamo tutti un po' fatti, ma prima di un concerto GG era sempre così. Dentro di lui avveniva un qualche processo che lo trasformava in un gigante incazzato.

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E la coca non aiutava di certo. Andammo al locale per il soundcheck verso le cinque o le sei, e poi arrivò l'ora del live. Un po' di band avevano già suonato, ma noi eravamo nel mio appartamento a pippare, quindi ce le perdemmo.

Appena salì sul palco GG ruppe un microfono. Un tecnico del suono disse "Fine dello show, io ci rinuncio!" C'era un sacco di gente e GG era incazzato nero. Iniziò a urlargli contro e a minacciarlo. A quel punto il tizio si barricò nel sound booth col suo cane, dietro a una porta di ferro, e GG continuava a tirargli microfoni addosso, chiamandolo mezzasega e chiedendogli di uscire.

Alla fine GG trovò un altro microfono e per un po' riuscirono a suonare. Doveva fare tre canzoni ed era incazzato nero. Inizò a sferrare pugni di qua e di là, e a un certo punto si cagò addosso e inizio a spandere merda dappertutto, fino a tirarla al pubblico.

C'erano circa duecento persone nel locale, e se ne erano già andate tutte. Ne rimasero una decina.

Qualcuno si prese un cazzotto, c'era casino e GG rimase senza microfono. Era frustrato, perché si era preparato e non riusciva a esibirsi, quindi iniziò a rincorrere la gente urlando "Non mi fate neanche finire lo show!"

Erano tutti fuori nel giardinetto e c'erano dei cassoni pieni di bottiglie—le presero ed iniziarono a tirarle. Piovevano bottiglie e dovemmo scappare.

GG si mise a rincorrere i passanti per strada, e la cosa si trasformò in un casino di gente che urlava e imprecava. Per strada si era formata una folla di 75, 100 persone, tutte fuori di testa. GG indossava la minigonna di Liz e gli stivali, senza mutande, ed era ricoperto di sangue e merda. Poi si sdraiò davanti alla fermata del bus in Avenue B e il bus non potè procedere.

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Correvano tutti qua e là come dei matti, e GG era sempre lì per strada. Stava arrivando la polizia.

Continua nella pagina successiva.

GG provò ad andarsene, ma non conosceva bene New York e non sapeva come tornare in albergo. La gente lo stava seguendo e poi iniziò a seguirlo anche la polizia. Come se non bastasse era nudo, con una gonna, ricoperto di merda.

GG camminava per la Avenue B, in testa a questa specie di corteo che si era formato.

Urlava, "Smettete di seguirmi! Smettetela!" ma nessuno lo ascoltava. Fermò un taxi davanti a una banca, salì e l'autista si incazzò non appena lo vide meglio. Era confuso e non voleva partire, quindi dovettero tutti uscire dal taxi. Nel mentre, c'erano persone su tutti e quattro gli angoli del quartiere, che urlavano e imprecavano mentre la polizia cercava la causa di quel casino.

Alla fine, GG riuscì a prendere un taxi e tornò in albergo.

La mia fidanzata, la band e io uscimmo e andammo a mangiare. Eravamo d'accordo che con GG ci sarebbo beccati più tardi. Il promoter dello show gli aveva dato un po' di eroina, dieci bustine, quindi GG aveva la droga e mi disse, "ci vediamo dopo e torniamo da te a fare festa."

Quando andai al St. Mark's Hotel a prendere GG e Liz lui era con Bobby Ebbs dei Genocide, uno suo scagnozzo che lo seguiva nella speranza gli ottenere un po' di droga.

GG era molto contento di vedermi e disse "Leviamoci dal cazzo, subito!"

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Prendemmo un taxi e tornammo nel mio appartamento per fare festa. C'eravamo io, la mia ragazza, GG e Liz. E GG aveva tutta questa droga datagli dal promoter, così iniziammo a pippare. Avevo paura degli aghi e lui sapeva che ero un gran sniffatore. Bevevamo Jim Beam e birra.

Stavamo progettando un tour di poesia in Europa. Né GG né io eravamo mai stati in Europa, e questo tour sarebbe stata una scusa per andarci e fare casino. Rimanemmo svegli fino a circa le due o tre di mattina. GG fu il primo ad addormentarsi, probabilmente verso l'una.

Si addormentò sul pavimento, ed essendo un piccolo appartamento, lo si sentiva russare molto forte. Liz, la mia ragazza e io rimanemmo svegli a parlare e ad ascoltarlo russare per un'altra ora. Alla fine Liz si sistemò sul futon, e io e la mia ragazza andammo a letto.

Andammo a letto col rumore di GG che russava, quindi non mi preoccupai. Aveva un colorito normale e non aveva vomitato, stava solo russando.

La mattina verso le nove Liz mi svegliò e disse, "GG ha qualcosa che non va."

Andai da GG, che indossava una giacca di jeans senza maniche, la gonna di Liz, gli stivali e un elmetto nazista. Era la cosa a cui teneva di più, infatti l'aveva lasciato a casa mia prima dello show per paura di perderlo.

Mi avvicinai ed era freddo e rigido—e morto, lì sul pavimento di casa mia.

Io ero ancora fatto dalla sera prima, quindi avevo un po' di confusione in testa. Ma sono bravo a gestire le situazioni di crisi, so concentrarmi. Ci sono piccole cose che mi fanno impazzire. Se perdo le chiavi impazzisco, ma se muore mio nonno, organizzo tutto e pago alla fine.

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La prima cosa che feci fu prendere la droga e correre sul tetto di casa per nasconderla, perché sapevo cosa sarebbe successo. Chiamai Merle e gli raccontai tutto, e poi chiamai la polizia. Dissi, "penso sia un caso di overdose, c'è un morto," ma non ricordo di aver ammesso di essere fatto.

Non avevo paura di essere accusato di omicidio, ero più impaurito di venire preso per droga. Ovviamente GG era un mio buon amico, e c'era più di una persona che poteva testimoniarlo, quindi non avevo paura.

A quel punto mandarono un poliziotto a casa mia per accertarsi che GG fosse morto. Poi ne arrivarono altri e per qualche ora un agente fu sistemato fuori dalla mia porta. Alla fine misero GG in una sacca—dovevano fare cinque piani a piedi—e lo portarono giù dalle scale. Servirono due uomini, perché GG era grosso. Lo portarono giù in strada e lo caricarono sul macchinone, diretti all'obitorio.

Una cosa a cui non avevo pensato, ma che alla luce dei fatti aveva un che di inquietante, è che Liz, la mia ragazza ed io ci eravamo scattati una foto con la Polaroid sdraiati accanto a lui sul pavimento, per mostrargliela la mattina dopo. Lo stavamo coccolando sorridenti.

Alla fine la polizia trovò le foto e le confiscò. E noi dovemmo andare al Nono Distretto per dare la nostra versione dei fatti. All'inizio erano molto sospettosi nei nostri confronti. Dicevano, "Chi cazzo si fa le foto accanto a un morto sdraiato per terra?"

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Dovemmo spiegare che anche se era nella stessa posizione non era morto, stava solo russando. Ma ci volle molto a farglielo capire.

Adesso mi sembra una cosa quasi simpatica, ma all'epoca ne uscii un po' sconvolto.

Ad ogni modo, quando tutto finì scoprirono che nessuno di noi aveva fatto nulla di criminale. Provai per settimane a riprendermi quelle Polaroid, ma i poliziotti si rifiutarono di darmele e non so dove siano finite. Saranno ancora negli archivi del Nono Distretto.

Penso che GG l'avrebbe trovata una storia divertente. Penso che gli sarebbe piaciuta.

Direbbe "La polizia pensa che Johnny Puke fosse in posa col mio cadavere!"

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