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Macro

L'alta finanza è molto più divertente di Hollywood

Negli ultimi anni Hollywood con i suoi film ci ha insegnato che investire in borsa è una cosa da veri uomini, oltre che facile e redditizia. Ecco alcune storie che vi faranno passare la voglia di bruciare i vostri soldi.
Mattia Costioli
Milan, IT

Questo post fa parte di Macro, la nostra serie su economia, lavoro e finanza personale in collaborazione con Hello bank!

Negli ultimi anni Hollywood ci ha spiegato che investire in borsa è qualcosa che i veri uomini dovrebbero fare e che se riuscite a chiudere un paio di operazioni giuste, le donne cadranno ai vostri piedi. Probabilmente questa riscoperta del sex appeal dell'agente di cambio è avvenuta in contemporanea con la scomparsa del termine agente di cambio, sostituito dal più virile broker, o forse ho soltanto pagato il biglietto del cinema per i film sbagliati.

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Eppure se si pensa a quanta poca fantasia abbiano dovuto spremere gli sceneggiatori di Limitless dai loro cervelli per far diventare ricco il protagonista del film, è facile intuire che la figura del broker, specialmente quando opera nel campo del day-trading, è circondata da una serie di stereotipi noiosi e monotoni. La verità è che la realtà ha a disposizione storie molto più interessanti da raccontare e quella che segue è soltanto una raccolta delle migliori, magari non basteranno per farci un film coi colori super saturi, ma sono meglio di un tizio che diventa ricco calandosi una pastiglia.

Inoltre sono la prova definitiva che gli sceneggiatori dovrebbero passare molto più tempo a lurkare i forum del secolo scorso e Yahoo Finanza.

IL PRIMO UOMO A VINCERE L'INTERNET

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Più o meno tutti siamo imparentati con qualcuno che ha scoperto di aver ereditato delle azioni Microsoft e chiunque almeno una volta ha sentito raccontare la storia di "mio cugino che ha comprato dieci Bitcoin nel 2008 e adesso è milionario". Internet è una posto meraviglioso e se stai leggendo questo articolo ci passi decisamente troppo tempo, che invece potresti sfruttare per diventare ricco.

Prima di Google, e quando le azioni Apple costavano ancora come un caffè, c'era Sir John Templeton, diventato straordinariamente ricco poiché, prima della Seconda Guerra Mondiale fu così lungimirante da acquistare cento quote di ogni società quotata alla Borsa di New York durante la depressione e nel 1939, mentre Hitler si preparava ad invadere la Polonia, rafforzare i suoi investimenti, consapevole che presto l'abbondanza di beni superflui si sarebbe trasformata in una scarsità di risorse fondamentali, che avrebbe riportato tutte quelle azioni su prezzi ragionevoli. L'operazione funzionò piuttosto bene e di centoquattro compagnie su cui aveva investito, cento gli restituirono un profitto così immorale che Wikipedia ha deciso di non iscriverlo nella memoria collettiva dell'umanità, ma si può facilmente immaginare che Sir John non abbia più avuto problemi a pagare le tasse universitarie.

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Sessanta anni di esperienza dopo, Sir John identificò il nuovo Hitler (nel senso di organismo in grado di stravolgere i mercati) in Internet, che sembrava una bolla finanziaria un po' più complicata e gonfia di tutte le altre. Siccome Magalli non era ancora così famoso, a guidarlo c'era soltanto il suo fiuto per gli affari, che riuscì a scovare una soluzione così rivoluzionaria che in confronto ordinare il cibo online potrebbe passare per una sciocchezza da sociopatici.

La sua strategia in effetti era elegante, estremamente complicata e si basava sul lavoro di qualche matematico ben pagato, ma sono sicuro che le mie abilità retoriche riusciranno a infilarla anche nelle teste più vuote. Sostanzialmente si basa su un presupposto molto semplice: dovete ragionare col cervello di vostro nonno, perché "sì tesorino, sei bravo a fare le fotografie e i disegni, ma intanto iscriviti all'alberghiero che la mia pensione ad un certo punto non arriverà più". Il metodo si Sir John si basava sull'idea che, nel migliore dei casi, ad un certo punto gli insider delle società avrebbero capito che non stavano producendo assolutamente niente, e avrebbero cominciato a vendere le loro azioni per comprarsi l'erba, vivere in California e riuscire a fingersi abbastanza ricchi da trovare una fidanzata. Tutto si basava sul tempismo, e di conseguenza sul sapersi accontentare (purtroppo nessuno vuole mai girare un film su un tizio capace di accontentarsi).

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Una volta che l'azione aveva triplicato il suo prezzo, per Sir John era tempo di prendere i soldi e andare a investire su qualche altro nerd. In un paio d'anni, all'inizio dei Novanta, è riuscito a guadagnare circa duecento milioni di dollari.

INVESTIRE NEL PROPRIO FUTURO AL COLLEGE

Quando i tuoi genitori si raccomandano di investire sul futuro, la tua unica preoccupazione è portare a casa buoni voti, ma probabilmente potresti inventarti qualche forma di investimento più ingeniosa, ad esempio spendere trentamila dollari in opzioni al ribasso della Emulex per poi diffondere un falso comunicato stampa in cui c'è scritto che tira aria di tempesta sui conti della società. Ok, nel 2015 sembra un'idea davvero stupida, ma sono sicuro che se il ruolo dello studente fosse interpretato da Zac Efron, magari con una buona spalla comica al suo fianco…

Questa storia inizia nel 2002 con un ragazzo ventitreenne di nome Jakob che, per arrotondare e pagarsi quel grammo d'erba settimanale necessario si trova un lavoro nella redazione di una newsletter finanziaria, una sorta di servizio che le società di trading pagano per avere le notizie più fresche che riguardino le società quotate sul mercato. Un giorno Jakob decide che il suo lavoro e i suoi studi gli hanno dato abbastanza strumenti per avventurarsi nella sua prima sortita finanziaria e decide di vendere allo scoperto tremila azioni della Emulex. Vendere allo scoperto significa essere molto convinti di aver individuato una società le cui azioni andranno male e quindi prendere in prestito azioni che nel futuro varranno meno per venderle al loro valore attuale nel presente (che fico il capitalismo).

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Purtroppo per Jakob la Emulex continua ad andare bene, e l'unico scoperto è quello sul suo conto corrente, che gli viene comunicato da uno dei solerti consulenti finanziari della sua filiale. Jakob decide quindi, in un'operazione che ha qualcosa di rivoluzionario per la sua ingenuità, di aprire un indirizzo e-mail emulex@yahoo.com dal computer della biblioteca universitaria e redigere un comunicato stampa da inviare alla redazione della newsletter per cui lavora, in cui scrivo una serie di cazzate sull'amministratore delegato che vuole dimettersi e sull'azienda che sta attraversando una piccola turbolenza. Preme invio e nel giro di due settimane guadagna duecentocinquanta mila dollari sulle sue opzioni di vendita allo scoperto.

Jakob è stato arrestato dall'FBI e temo che non abbia più un portafoglio azionario.

L'UOMO CHE HA PERSO TRE MILIARDI E MEZZO DI EURO IN UN GIORNO

Wang Jianglin. Immagine

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Forse nella vostra vita vi sarà capitato di perdere il portafoglio. Di solito succede dopo aver prelevato e il risultato è che quel mese la vostra dieta si compone solo dei prodotti quasi scaduti al discount. Wang Jianlin probabilmente nemmeno lo possiede, un portafoglio, ma il suo patrimonio personale è stimabile in tre volte il PIL dell'Albania. Questo fa di lui l'uomo più ricco della Cina e il 24 agosto, mentre voi sceglievate se investire i vostri risparmi per un pranzo dignitoso o per un aperitivo alcolico, la borsa di Shangai ha inghiottito tre miliardi e mezzo dei suoi euro.

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Quando le persone normali decidono di provare a cercare fortuna nel mercato azionario, la banca che apre il suo account gli affida un risk manager, il cui compito è filtrare l'idiozia dei clienti più idioti e cercare di limitarla (è molto importante per una banca che i vostri soldi non finiscano in un buco nero). Per cui se una mattina un cliente decide di acquistare opzioni particolarmente inusuali o che potrebbero impedirgli di pagare la prossima rata dell'automobile, è probabile che qualche laureato alla Bocconi gli faccia una telefonata per ricordargli che ha delle responsabilità e che se proprio vuole provare quel brivido può andare all'ippodromo con un paio di mazzette.

Sono piuttosto sicuro che Wang Jianlin non controlli il suo portafoglio azionario da un computer portatile, quindi è probabile che qualcuno abbia dovuto comunicargli la brutta notizia di persona. Da un lato è difficile non provare pena per quel povero impiegato che ha dovuto spiegare all'uomo più ricco della Cina che aveva appena perso tre miliardi e mezzo di euro (ovvero quattrocentosettantadue miliardi di Yen) dall'altro è probabile che questo tipo di professione sia molto ben pagata.

Nonostante il suo Lunedì Nero, Wang Jianlin è ancora l'uomo più ricco della Cina.

INVESTIRE NEL KIWI

Un altro genere di Kiwi. Immagine via

Non è facile da comprendere, ma i mercati finanziari nel secolo scorso erano qualcosa di estremamente diverso dai giorni nostri. Si può dire che avere le palle fosse molto più importante e che con un po' di machismo un cattivo affare potesse diventare un ottimo affare. In generale oggi la finanza è molto più noiosa ed il testosterone è stato sostituito dal nerdismo e da una montagna di accordi di riservatezza, che rendono effettivamente il tutto avvincente quanto il reparto candele dell'IKEA.

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Per sua fortuna Mr. Krieger è diventato ricco in un'altra epoca. Dimenticato dal resto della popolazione terrestre, Mr. Krieger gode di una certa fama in Nuova Zelanda, poiché è diventato ricco con i Kiwi (è questo il nome che gli insider utilizzano per i dollari neozelandesi). Durante l'Anno del Signore 1987 il trader ha venduto allo scoperto più valuta di quanta ce ne fosse effettivamente a disposizione nella Tesoreria di Stato neozelandese: più il Kiwi perdeva valore in confronto alle altre valute e più Mr. Krieger diventava ricco, più Mr. Krieger forzava la mano in questa operazione e più il Kiwi perdeva valore.

La leggenda vuole che un giorno il Ministro delle Finanze neozelandese abbia telefonato alla Bankers Trust per lamentare questo gioco al ribasso sulla loro valuta e supplicare una tregua, anche se in realtà le modeste esportazioni del Paese avevano decisamente beneficiato da questa continua svalutazione.

Mr. Krieger era solo uno delle migliaia di broker che ogni giorno infestavano le borse di tutto il mondo, ma la sua capacità (così come di tutte le persone diventate schifosamente ricche) è stata quella di accorgersi delle falle dell'immaturo mercato opzionario e stressarle fino al punto di garantire a sé e ai suoi discendenti una vita nel lusso. La sua abilità tecnica è paragonabile a quella di uno scommettitore incallito, con la sottile differenza che la matematica riserva meno sorprese della fortuna.

Al giorno d'oggi i mercati sono più efficienti ed è quasi impossibile impelagarsi in operazioni così redditizie, perché il sistema è in grado di bilanciare le proprie falle in tempo reale e perché qualsiasi altra circostanza comporterebbe il licenziamento del vostro risk manager. Nessuno può sfruttare l'inflazione della Nuova Zelanda per diventare ricco, ma forse potete fare una telefonata al Signor Wang Jianlin per chiedergli come ci si sente quando qualcuno ci prova.

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