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Massimo Cellino è troppo strano persino per il Leeds

Tra allenatori licenziati, squalifiche e continue sconfitte, la storia di Massimo Cellino e del Leeds United si fa sempre più strana, tanto che anche per un fan della squadra è difficile tenere il passo.

Questo post è tratto da VICE UK. Per seguire la nostra rubrica sul calcio, vai su Stili di gioco.

Poco prima dell'inizio del campionato avevo scritto un articolo sul Leeds United e sull'orribile spettacolo che continua a offrire agli spettatori, chiudendo con una domanda: il nuovo proprietario della squadra—l'imprenditore sardo Massimo Cellino—riuscirà a riportare il Leeds in Premier League dopo una decina di anni passati a raschiare il fondo delle categorie più basse del calcio inglese?

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La storia del tracollo finanziario e del conseguente declino della mia squadra è stata raccontata migliaia di volte, e onestamente non me la sento di ripercorrerla. Vi dico solo che sembra una commedia nera particolarmente perversa, tanto incredibile da passare per una leggenda metropolitana. Se ci penso mi immagino i proprietari delle varie squadre della Premier League che si spaventano a vicenda raccontandosi la storiella del Leeds United, disposti in cerchio davanti al fuoco e con una torcia a illuminare il volto del narratore. "E quando alla fine i revisori contabili hanno controllato il bilancio, si è scoperto che ogni anno la squadra spendeva migliaia di sterline per comprare… PESCIOLINI ROSSI!" Riesco persino a vedere uno di loro che schizza in piedi dallo spavento, tra le risate incontrollabili dei proprietari di Swansea e West Bromwich.

Tornando alla realtà, lo scorso aprile Cellino ha comprato il 75 percento della squadra più disfunzionale d'Inghilterra, e non ci è voluto molto perché i tifosi avessero un assaggio della persona testarda, superstiziosa e schietta che è. Conoscevamo già la sua abitudine a licenziare gli allenatori uno dopo l'altro. Sapevamo anche che la Football League non aveva tutti i torti nel voler bloccare l'acquisizione della squadra per via della sua condanna per evasione fiscale. Come se non bastasse, c'è anche la questione in sospeso dello yacht. Cellino sembrava avere anche qualche pregio, ovviamente: un tempo suonava in un gruppo rock, era spavaldo e prometteva di fare tante cose belle come ricomprare il vecchio stadio. Nella conclusione del mio articolo, suggerivo che forse una squadra anormale come il Leeds United avrebbe potuto trarre beneficio dall'arrivo di un presidente altrettanto psicopatico.

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Ma poi è cominciata la nuova stagione e tutto è andato di nuovo a puttane.

Il primo problema che la squadra ha dovuto affrontare lo avevano previsto tutti, tranne Cellino. Dopo aver licenziato Brian McDermott, il presidente sardo ha assunto come nuovo allenatore Dave Hockaday, un perfetto sconosciuto che somiglia alla versione umana dell'emoji che raffigura l'alzata di spalle. Hockaday ha perso quattro partite su sei, e Cellino non ha esitato a premere il grilletto. Hockaday si è dovuto trovare un altro lavoro e ora fa l'allenatore in seconda dello Swindon Supermarine, in ottava divisione. Lo so che sembra una storia finta inventata apposta per divertire i lettori, ma è tutto vero. Avere a che fare con il Leeds United può distruggerti nei modi più impensabili.

Poi Cellino ha promosso Neil "Redders" Redfearn—l'allenatore della primavera del Leeds—a ruolo di allenatore della prima squadra. Con grande sorpresa dei tifosi, il Leeds ha vinto le tre partite successive e pareggiato la quarta. A questo punto, però, Cellino ha deciso che aveva avuto un'illuminazione sul nuovo allenatore. Così ha scelto Darko Milanic, ex difensore della nazionale slovena e allenatore dello Sturm Graz in Austria. Cellino lo ha definito "un tipo molto fico," anche se quando gli hanno chiesto perché lo avesse assunto lui ha detto di non avere una vera e propria spiegazione (le sue parole precise sono state "Non saprei").

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"Gli allenatori sono come le angurie," ha aggiunto. "Scopri chi sono solo quando li apri. I suoi pregi [ di Milanic]? È un bell'uomo, che altro vi posso dire?"

È stato a questo punto, verso la fine di settembre, che molti tifosi del Leeds hanno iniziato ad avere paura. In più, anche se non è così importante, Milanic non è poi così bello—a meno che non vi piacciano gli uomini che somigliano a detective slavi in pensione, quelli che a ogni occhiata sembrano dire: "In guerra ho visto cose che non potete nemmeno immaginare." Ma nonostante tutto, Milanic, proprio come Hockaday prima di lui, ha perso sei partite consecutive e dopo appena 32 giorni è stato esonerato. "Ho sbagliato," ha dichiarato Cellino ai tifosi.

Prima di decidere che forse la cosa migliore da fare era tornare sui suoi passi e ingaggiare di nuovo Redfearn, Cellino ha nominato altri quattro allenatori in cinque mesi. Sembrano tanti, ma chi lo conosce bene sa che non è niente di speciale. "Non è il suo record," ha dichiarato il figlio Edoardo allo Yorkshire Post. "In Italia mio padre ha esonerato sette allenatori in un anno, di cui uno prima ancora che la stagione iniziasse."

I figli di Cellino meritano una menzione speciale. Edoardo e sua sorella Eleonora sono i prototipi perfetti dei Rich Kids of Instagram, ma hanno anche sviluppato una passione notevole per le magliette, le cover per smartphone e per tutti gli altri gadget del Leeds. Sono stati loro a organizzare quell'evento in cui Verne Troyer, il famoso attore nano di Austin Powers, si è presentato a Elland Road indossando un completo del Leeds. Va bene, perché no, sembra anche che si sia divertito. Ma il tutto ha contribuito a creare quell'atmosfera di disagio che si respira ultimamente intorno alla squadra, quell'aura di stranezza che permea qualsiasi cosa la riguardi.

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C'è una foto, pubblicata su Instagram da Eleonora, che la ritrae sdraiata su un materassino gonfiabile a Miami. In mezzo ai soliti commenti che ti aspetteresti di trovare sotto uno scatto del genere—cuoricini, baci e richieste di amicizia—un tifoso del Leeds ha scritto un commento tanto semplice quanto sentito: "comprate un centrocampista difensivo."

Davvero la campagna acquisti di Cellino necessitava di queste sollecitazioni? Be', mettiamola così: mentre il Leeds affonda inesorabilmente verso la zona retrocessione (nel momento in cui scrivo siamo ventesimi dopo due pareggi e una vittoria) Cellino ha affermato che la Championship [ la seconda divisione inglese] è un campionato molto più difficile di quanto si aspettava… molto più difficile della Serie B italiana, da dove—ops!—arriva gran parte dei nuovi acquisti. Giocatori come Tommaso Bianchi, Dario Del Fabro, Brian Montenegro e Gaetano Beradi sembrano essere stati ingaggiati al solo scopo di fottere il mio punteggio a Sporcle.

Quindi, ricapitolando: nel giro di pochi mesi Cellino è riuscito a destabilizzare il Leeds United con la sua mania di giocare alla roulette russa con gli allenatori, ha sperperato le risorse già limitate di una squadra che sta precipitando verso la retrocessione e non ha mantenuto la sua promessa di ricomprare Elland Road. Ovviamente, dato che si tratta del Leeds, sono successe anche altre cose strane. Dopo aver venduto la squadra a Cellino, l'ex presidente, il banchiere David Haigh, è stato arrestato a Dubai—dove è tenuto in custodia senza un'accusa specifica da otto mesi. Nessuno sa perché sia stato arrestato. A molti tifosi del Leeds la cosa sembra non importare affatto. Ci sono già abbastanza problemi a cui pensare. Come ho già detto, avere a che fare con il Leeds United può rovinarti nei modi più impensabili.

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Proprio quando tutti pensavano che le cose non potessero andare peggio, la Football League ha annunciato che squalificherà Cellino da presidente del Leeds. In realtà l'avevano già detto a dicembre—l'accusa di evasione fiscale si è rivelata fondata e da sola era sufficiente a bandire Cellino dall'esercitare il suo ruolo—ma poi Cellino ha fatto ricorso. Secondo le ultime notizie la cessione della squadra è scampata, ma fino ad aprile Cellino non potrà ricoprire il ruolo di presidente. A quel punto la sua condanna per evasione fiscale andrà in prescrizione in base al sistema giuridico inglese, ma il problema è che in Italia ci sono svariati altri processi a suo carico. Di conseguenza, nessuno sa con esattezza cosa accadrà.

Mentre scrivo, il suo ultimo atto insensato da proprietario del Leeds è stato decidere di cucinare lui stesso il pasto dei giocatori prima della partita col Bournemouth. C'è un video in cui lo si vede entrare nelle cucine della società con una giacca e un dolcevita color crema, facendo un lungo discorso mentre prepara un piatto di pasta apparentemente molto salato. Il video sembra un programma di cucina girato in una prigione. Durante il filmato si sente Cellino esclamare, "Non me ne frega un cazzo!" Riguardando il video, però, si capisce che il vero problema è che in realtà gliene frega anche troppo.

"Perché questa squadra è così odiata?" ha chiesto Cellino, disperato, dopo l'ultimo contenzioso con la Football League. Una volta c'erano milioni di ragioni. Ma la triste verità è che più passano le stagioni, più i tifosi rivali se ne dimenticano. Di questi tempi, se dici a qualcuno che sei un tifoso del Leeds, non ti prendono in giro. Ti compatiscono. Ed è mille volte peggio.

Segui Ben Machell su Twitter: @ben_machell