FYI.

This story is over 5 years old.

A8N2: Il sesto numero di vice dedicato alla moda

Morbidi castori canadesi

Lo scorso ottobre, la senatrice canadese Nicole Eaton ha definito il castoro, simbolo nazionale, un “topo dalla dentatura difettosa.”

Lo scorso ottobre, la senatrice canadese Nicole Eaton ha definito il castoro, simbolo nazionale, un “topo dalla dentatura difettosa.” Ha anche dichiarato che il Canada dovrebbe identificarsi nel più “maestoso” orso polare. La cosa ha innescato un mini-dibattito sul vero significato del castoro. Nel XVII secolo le attività più redditizie della regione erano cacciare, scuoiare e vendere parti delle dentute creature. Furono loro a sostenere l’economia canadese fino al XIX secolo. Ma nel Canada moderno, un Paese fondato su oleodotti ed esportazioni di petrolio, si tende a pensare che i castori non servano più a niente. Non è vero. Nel 2010, le esportazioni di pellicce hanno racimolato più di 450 milioni di dollari, con una crescita del 36 percento rispetto al 2009, triplicando i miseri 148 milioni guadagnati dall’industria nazionale, flagellata dalla crisi che coinvolgono il Paese dal 1992. Il successo del mercato della pelliccia è il risultato di un’esplosione della domanda nei mercati emergenti del Kazakistan, della Mongolia e della Cina, dove la classe media ha scoperto la morbidezza dei cappotti di castoro canadese. Insomma, le politiche a favore della conservazione di questi animaletti ci hanno fatto un favore, assicurandoci una disponibilità di peloso calore quasi illimitata.