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Notizie del dopo-sbornia

Cosa vi siete persi nel fine settimana: l'autore della bufala sull'Ebola a Lampedusa è stato denunciato, gli Stati Uniti hanno ricominciato a bombardare l'Iraq e in Uganda si è tenuto un Gay Pride dopo diversi anni.

US vs IS
GLI STATI UNITI HANNO INIZIATO A BOMBARDARE I MILITANTI DELLO STATO ISLAMICO IN IRAQ
Uno degli obiettivi dichiarati era contenere l'offensiva dei militanti contro gli yazidi

(via)

Venerdì, gli Stati Uniti hanno iniziato i bombardamenti mezzo droni e aerei sui territori iracheni controllati dallo Stato Islamico.

Uno degli attacchi di sabato in particolare è avvenuto in risposta alla notizia degli attacchi indiscriminati agli yazidi nella zona montuosa del Sinjar. Gli yazidi sono una minoranza etnica e religiosa stanziata principalmente nel nord dell'Iraq, presa di mira dallo Stato Islamico in quanto non-musulmana.

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Il Ministro iracheno per i diritti umani ha dichiarato che finora sarebbero stati uccisi 500 yazidi.

Prima delle nuove incursioni di domenica, il Presidente Obama ha dichiarato che l'esercito americano non avrebbe potuto portare la pace in Iraq, aggiungendo che le operazioni erano "parte di un progetto a lungo termine."

Proteste
CENTINAIA DI MANIFESTANTI NO MUOS HANNO INVASO INVASO LA BASE AMERICANA DI NISCEMI
È successo nel corso di una manifestazione di protesta

(via)

Sabato scorso migliaia di attivisti e manifestanti No Muos hanno protestato contro il sistema di comunicazione satellitare dell'esercito USA.

La giornata di protesta è iniziata verso le 13 e si è protratta per diverse ore. Tra i manifestanti c'erano anche diversi sindaci siciliani, compreso il primo cittadino di Niscemi, Francesco La Rosa, che ha criticato i deputati regionali: "Sono i grandi assenti, una volta eletti non hanno più un nome e cognome."

Nel corso del corteo, alcuni attivisti hanno bruciato i 29 provvedimenti di divieto di dimora che la polizia aveva fatto recapitare loro. Centinaia di manifestanti hanno poi tagliato metri di rete metallica ed hanno fatto ingresso nella base a mani alzate, raggiungendo i sette attivisti arrampicati sulle antenne da alcuni giorni.

Nella notte, stando alla versione della polizia, un gruppo di attivisti avrebbe dato vita a una "fitta sassaiola" contro gli agenti che tenevano la zona sotto stretta sorveglianza. I No Muos, invece, dicono di essere stati "aggrediti dalla polizia" e "trascinati via di peso" dalla base.

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Altri interventi militari occidentali
LA FRANCIA HA RICOMINCIATO A BOMBARDARE GLI ISLAMISTI NEL NORD DEL MALI
Vogliono fermare i gruppi attivi tra Mauritania e Sudan

Jet dell'aviazione francese in volo sul Mali (Foto via)

(via)

L'aviazione francese a bombardato un'area a ovest di Timbuctù nella quale, stando all'ONU, sarebbero attivi militanti di al-Qaeda.

Il mese scorso la Francia aveva dichiarato di voler avviare un'operazione militare nella regione sub-sahariana del Sahel, che si estende dalla Mauritania al Sudan, al fine di ostacolare i gruppi jihadisti.

Il primo intervento francese recente in Mali risale al gennaio 2013; anche in quell'occasione, l'obiettivo erano i militanti di al-Qaeda.

Droghe
UN UOMO DI 52 ANNI COLTIVAVA LA MARIJUANA PER “DIFENDERSI DALLE ZANZARE”
O almeno, questa è stata la sua giustificazione

(via)

A Olevano, piccolo comune nel Pavese, i carabinieri hanno trovato nel giardino di un 52enne dieci piante di marijuana e due sacchetti contenenti un migliaio di semi.

Al termine della perquisizione, l’uomo si è giustificato dicendo che la coltivazione serviva unicamente a tenere lontane le zanzare, grazie al forte odore emanato dalle piante che farebbe da “rimedio naturale” contro gli insetti.

La giustificazione non ha però convinto i carabinieri, che hanno denunciato a piede libero l’uomo per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

Ebola
L’AUTORE DELLA BUFALA SUI CASI DI EBOLA A LAMPEDUSA È STATO DENUNCIATO
E le associazioni alberghiere vogliono 10 milioni di euro di danni

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Guinea. Foto via Flickr/European Commission DG ECHO.

(via)

Nei giorni scorsi, la falsa “notizia” su tre casi di Ebola a Lampedusa era stata condivisa su migliaia di profili Facebook e aveva portato a “una pioggia di disdette alle strutture albeghiere” del luogo.

La polizia postale è però riuscita a risalire all’autore della bufala, un artigiano torinese di 44 anni che ha simpatie per l’estrema destra (sul suo profilo c’erano numerose foto di Mussolini) e posizioni xenofobe.

"Con un'indagine complessa siamo riusciti a risalire all'autore del messaggio,” ha spiegato il direttore della polizia postale, “lo abbiamo raggiunto nella sua casa di Torino e non ha potuto che confessare di essere stato lui a confezionare il falso.”

Federalberghi e il consorzio albergatori hanno criticato “l’ennesima diffusione di false notizie denigratorie e allarmistiche”, decidendo al contempo di promuovere un’azione giudiziaria civile e penale contro l’autore. La rischiesta di risarcimento potrebbe ammontare a dieci milioni di euro.

Diritti gay
DOPO ANNI, IN UGANDA SI È TENUTO UN GAY PRIDE
La comunità LGBT ha festeggiato una prima, piccola vittoria

Una manifestazione per i diritti LGBT in Uganda (Foto di Rachel Adams)

(via)

Sabato sul Lago Vittoria, in Uganda, si è festeggiato per la revoca di un provvedimento che puniva l'omosessualità con il carcere a vita.

La norma è stata ritirata dalla Corte Suprema dell'Uganda il primo agosto, sei mesi dopo l'entrata in vigore. Il governo ha presentato ricorso.

Nonostante questa piccola vittoria, l'omosessualità in Uganta rimane illegale e può essere punita col carcere.

Realizzato con la collaborazione di Mac Hackett.