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Perché gli inglesi sono così ossessionati dai porno con le tamarre di periferia?

L'annuale ricerca di PornHub sulle tendenze sessuali nei vari paesi ha rivelato una crescita vertiginosa del genere "chav porn" nel Regno Unito. Abbiamo parlato con alcuni esperti per cercare di capirne il motivo.

Il mese scorso, come ogni anno, PornHub ha pubblicato i suoi dati sulle tendenze sessuali dei vari paesi. E—sorpresa—è venuto fuori che alla gente piace un sacco guardare altra gente che fa sesso: nel 2015 l'intero pianeta ha guardato oltre 4 miliardi di ore di filmati porno solo su PornHub, e la Gran Bretagna è arrivata seconda sia nella classifica delle nazioni che portano più traffico al sito che in quella delle nazioni che portano più visualizzazioni per utente.

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Nulla di tutto ciò è particolarmente sorprendente. Un po' più sorprendente è il fatto che al nono posto tra le chiavi di ricerca più utilizzate in Gran Bretagna su PornHub ci sia "british chav", un epiteto peggiorativo usato per indicare una specie di tamarro di periferia. Il termine è salito di 23 posti rispetto al 2014, e il numero delle ricerche è cresciuto del 312 percento. Il che dimostra che c'è sempre più interesse per quel genere di porno in cui gli attori fanno la parte dei coatti delle classi meno abbienti—quel genere di personaggi con cappellino e tuta dell'Adidas che esistono più nella mente degli sceneggiatori che nei quartieri periferici della Gran Bretagna.

Il che è quantomeno strano, visto che nel 2016 il concetto di "chav" sembra abbastanza datato.

Dopo essere stato sotto i riflettori per un breve periodo a metà anni Duemila—quando la catena di supermercati inglese ASDA ha cercato di mettere il copyright sulla parola così da poterla usare per commercializzare una linea di dolci—il concetto di "chav" ha iniziato a cadere nel dimenticatoio. Chiamare qualcuno "chav" rappresentava per molti una forma di discriminazione di classe, e trasmetteva un'immagine irrealistica, negativa e stereotipata dell'intera classe operaia britannica.

Ma per altri la parola non ha mai significato tutto ciò. I giovani fan degli Slipknot, per fare un esempio, l'hanno sempre usata per descrivere i ragazzini che indossavano vestiti sportivi e li prendevano in giro per lo smalto nero e le collane—non certo per insultare una parte della popolazione britannica.

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Tuttavia, considerando che nel periodo di massimo utilizzo del termine il 70 percento delle personalità televisive credeva che Vicky Pollard—il personaggio di Little Britain che incarnava lo stereotipo del "chav"—fosse una rappresentazione fedele dei giovani della classe operaia, è chiaro che utilizzarlo era diventato problematico. Per giornalisti e politici, pronunciare la parola "chav" era come schifare milioni di elettori e potenziali elettori.

Già nel 2012—l'anno dopo la pubblicazione del celebre libro di Owen Jones Chavs: The Demonisation of the Working Class—la parola "chav" si sentiva sempre più di rado. Perciò come mai, dopo tutti questi anni, il termine sta ritornando in auge tra gli inglesi, e come mai proprio nei momenti in cui si masturbano?

"Una 'chav' non è una ragazza che porteresti a casa e a cui presenteresti i tuoi genitori—è una da una botta e via," mi ha detto Chloe Davis, una pornostar, modella fetish e dominatrice inglese. "Sono una fonte di eccitazione per uomini di mezza età che sognano di spassarsela con una ragazza facile."

La parte del "divertirsi un po'" è abbastanza problematica: si tratta di trasformare in un fetish sessuale uno stereotipo già di per sé problematico e che probabilmente non è la rappresentazione più positiva di una certa classe sociale. Ma comunque sia, anche questo non è niente di particolarmente nuovo.

L'attrazione dei membri di una certa classe sociale per qualcuno qualcuno di ceto inferiore è un classico della cultura popolare britannica, dalla letteratura di corte del 18esimo secolo alla storia tra Lady Sibil e Branson in Downton Abbey. Secondo un sondaggio del 2011, il 71 percento della popolazione si considera del ceto medio. L'idea dello "spassarsela" deriva proprio dal rapporto complicato degli inglesi con la propria classe sociale, per cui se questa fantasia è diffusa tra le persone reali tanto quanto lo è tra i personaggi di finzione—e quasi sicuramente è così—vuol dire che per molti il concetto di "spassarsela" coinvolge persone appartenenti alla classe operaia. E se tutte queste persone volessero sfogare questa loro fantasia, cosa cercherebbero su un sito porno? Una parola che nella cultura popolare esprime tutta una serie di cliché di classe.

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La dottoressa Laurie Betito, psicologa e sessuologa, si è spinta oltre alludendo al ruolo giocato dalla classe sociale nei gusti sessuali degli utenti.

"Penso che il chav porn faccia leva sugli istinti più basilari dell'essere umano, nel senso che è sessualità grezza. Contiene proprio un elemento di mancanza di rispetto e persino di predominio violento. In questo genere, gli uomini vedono le donne come appartenenti a una classe sociale talmente bassa da non meritare alcuna forma di rispetto," mi ha detto. "Vediamo spesso l'uomo che dà ordini alla donna," ha proseguito, "che le dice cosa deve fare e che la apostrofa con termini offensivi."

Ovviamente, i cosiddetti video "chav porn" hanno anche un altro problemino: il fatto che molte delle donne che vi compaiono non sono vestite in modo anche solo vagamente simile allo stereotipo del "chav."

Per i gay feticisti dei vestiti sportivi—ovvero uomini che provano piacere sessuale nel fare sesso o nel masturbarsi indossando tute da ginnastica—tutto gira intorno ai vestiti. In un'intervista rilasciata a VICE, uno "scally lad" ha detto: "Se faccio sesso, devo essere completamente vestito. Non mi abbasso la tuta neanche sotto le ginocchia." Nel chav porn, a parte un occasionale cappello Burberry, le protagoniste dei video sono normalissime donne inglesi nude.

Forse chi guarda porno in Gran Bretagna vuole vedere qualcosa di un po' più familiare rispetto a ciò che offre il porno statunitense? La parola "chav" è dunque solo una specie di escamotage linguistico per indicare normali inglesi che fanno sesso?

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"La moda sta cambiando, le persone si stanno via via allontanando dal porno recitato da attori plastici e perfetti e stanno iniziando a guardare porno in cui gli attori sembrano persone normali, in cui possono immedesimarsi," mi ha detto Masie Dee, un'attrice che in passato ha posato come modella per diversi servizi chav porn. "Dal punto di vista della qualità del prodotto, ciò che il Regno Unito fa meglio di tutti gli altri paesi è il porno naturale, con attori che sembrano persone comuni. Filmiamo gente di ogni età e di tutte le corporature—è un settore molto inclusivo."

"Credo che il chav porn rappresenti una specie di dimensione conosciuta, la vecchia storia della ragazza della porta accanto," mi ha detto William Batchelor, PR del canale Television X. "Alla gente piace perché è una cosa che non si trova negli altri paesi."

Nel 2015, Television X ha pubblicato Chav Life, una miniserie in cinque episodi a tema "chav". L'emittente ha anche prodotto un certo numero di titoli su questo genere, come Chaving by the Sea (2012) e Council Estate Skanks (2013). Secondo Batchelor, al centro dell'attenzione in tutti questi titoli non ci sono i "chav" ma la Gran Bretagna. "I contenuti che produciamo sono pensati per un pubblico britannico e realizzati con attori britannici in contesti britannici," mi ha detto.

Ma visto che lo stereotipo del "chav" sta praticamente scomparendo dal panorama culturale inglese, è così necessario includerlo per creare una situazione "british"? Il concetto di "chav" è davvero una parte imprescindibile della cultura inglese? "Sì, ma non in modo negativo," mi ha detto Batchelor. "Vogliamo essere il più british possibile e non credo che potremmo esserlo senza utilizzare l'immaginario chav."

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Tutto questo forse può aiutare a spiegare la proliferazione dei video chav porn e la loro popolarità. Ma cosa c'è dietro il vertiginoso aumento di persone che cercano questo genere? Imogen Tyler, professore di sociologia alla Lancaster University, ha tracciato un parallelo interessante tra il "chav porn" e la crescita del cosiddetto "poverty porn," ovvero l'esplosione mediatica di programmi televisivi che hanno come protagoniste persone che vivono grazie ai sussidi.

Per Tyler, la raffigurazione di un certo tipo di persona appartenente alla classe operaia mira a suscitare un misto di shock e interesse morboso, così che chi li vede finisca per essere arrabbiato con il protagonista e allo stesso tempo affascinato. Questo misto di emozioni può portare lo spettatore a provare un'attrazione particolare per i protagonisti. "Se pensiamo alla pornografia da un punto di vista storico e sociologico," mi ha detto Tyler, "notiamo che di solito mette in scena i desideri e i gusti considerati tabù nella nostra società. Quindi le chiavi di ricerca rivelano le fantasie del nostro paese e i suoi tabù sociali, politici ed economici."

Anche se può sembrare una forzatura affermare che l'interesse per il chav porn sia in qualche modo collegato alla diffusione del "poverty porn," evidentemente un nesso c'è. Benefits Street, il programma che per primo ha acceso i riflettori sul poverty porn, è andato in onda la prima volta nel gennaio 2014. Alla fine dell'anno successivo, le ricerche per "chav porn" su PornHub erano cresciute del 312 percento.

Alla fine, ovviamente, possiamo solo fare speculazioni. Ciò detto fin qui può forse spiegare a grandi linee quale sia il fascino per il chav porn, ma le idiosincrasie di ogni individuo derivano da tutta una serie di dettagli personali. E senza volermi addentrare nel cervello di ogni inglese che ha cercato su PornHub le parole "british chav" negli ultimi due anni, credo che non sapremo mai il motivo esatto per cui migliaia di persone siano così fissate con questa categoria.

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