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A8N2: Il sesto numero di vice dedicato alla moda

Pellicce sul ciglio della strada

Gerry Armsworthy è un 73enne specializzato in “piraterie stradali” che trasforma carcasse di animali rinvenuti sul ciglio della strada in abiti per l’inverno.

Gerry Armsworthy è un vecchietto di 73 anni specializzato in “piraterie stradali” che trasforma carcasse di animali morti rinvenuti sul ciglio della strada in abiti per l’inverno, ovviamente alla moda. La sua casa a Regina, nella provincia canadese di Saskatchewan, è anche il suo laboratorio. Qui possiede sette macchine da cucire e un congelatore gigante per immagazzinare le carcasse raccolte. Gerry riesce a sfornare più di 100 pezzi l’anno, vendendoli nei mercatini dell’artigianato e su ordinazione. VICE: Come sei entrato nel business?
Gerry Armsworthy: Lavorando. Viaggiavo in tutta la regione e mi capitava spesso di vedere animali bellissimi colpiti e abbandonati per strada. Avevo l’hobby di cucire la pelle e dovevo sistemare il bordo di un paio di pantofole, così mi recai in biblioteca e mi procurai diversi libri su scuoiatura, macellazione e tinteggiatura delle pelli. Non è difficile trovare carcasse utilizzabili?
Non a Saskatchewan. Lungo le autostrade ci sono un sacco di coyote selvatici, volpi, tassi e procioni in cerca di cibo. Il più delle volte vengono colpiti di notte. Ma i corpi degli animali non “esplodono” all’impatto?
No, perché vadano veramente in pezzi il veicolo deve prenderli in pieno, ma anche così la differenza non è poi tanta. Sono inutilizzabili solo se colpiti da un tir, perché si appiattiscono sull’asfalto. Ma io non raccolgo i resti attaccati alla strada. Uso le carcasse che trovo a lato della carreggiata o nei fossati. Il prezzo lo decidi in base alla scarsità della materia prima?
Assolutamente. Il capo più costoso è un cappello di pelo di tasso. Il tasso è uno dei mustelidi più infami, ha un bel pelo, ma va in letargo in inverno. Vengono investiti dalle auto quando si svegliano per mangiare. Ti è mai capitato di imbatterti nella carcassa di un gatto o di un cane e di pensare: “Ehi, sarebbe un bel cappello!”
Oh no, non lo farei mai. Mi sono capitate parecchie richieste strane negli anni. Una volta un ragazzo mi chiese di “usare” il suo cane. Gli dissi di chiedere a qualcun altro. Mi capitava anche che alcuni vecchi amici mi chiamassero per chiedermi di tenergli da parte i teschi degli animali morti. Io e mia moglie abbiamo sempre pensato che fosse una cosa molto strana. Ce n’è per tutti i gusti là fuori. Hai qualche consiglio per chi vuole intraprendere l’attività?
Molte persone non ci pensano, ma quando un animale viene investito, una delle prime cose a “rompersi” sono le viscere. In quel caso ci si trova davanti a un vero casino maleodorante, una cosa piuttosto sconfortante quando si scuoia l’animale. Quando lo si pulisce dal sangue e dalle interiora basta l’acqua, ma attenzione, non acqua calda. Il sangue “cuocerebbe” e non ve ne liberereste più.