Smettila di parlare di maschio alfa, perché non è quello che pensi

Questo articolo è tratto da Broadly.

Probabilmente conoscerete l'uso dispregiativo della parola "beta". Il termine "beta" deriva dall'etologia, la scienza che studia il comportamento degli animali, e in particolare viene dallo studio dei lupi. L'animale beta è subordinato all'animale alfa. Perciò l'accusa che viene mossa agli uomini beta è di essere uomini che possiedono le qualità di animali "inferiori".

Beta—come cuckold, il marito che viene tradito—è un degli insulti che hanno a che fare con gli animali, diffusi negli angoli oscuri di internet dove i pick-up artist e altre becere categorie umane si lamentano del fatto che il femminismo abbia distrutto l'ordine naturale del mondo. L'enfasi sulle terminologie animali suggerisce che queste persone vogliono che gli uomini si comportino come bestie, o come cavernicoli: uomini che dominano sulle donne, lotte a corna basse, e tutto il resto.

I pick-up artist si rifanno spesso agli zoo: il "peackoning" o pavoneggiarsi significa mettersi in mostra; il "comportamento proteiforme" significa inviare messaggi contrastanti; mentre il "sarging", uscire con lo scopo preciso di rimorchiare, viene da Sagre, il gatto del guru dei pick-up artist Ross Jeffries. (A differenza dei gatti, comunque, il sarging non dovrebbe consistere nel prendere una donna per la collottola per assoggettarla prima di penetrarla con un pene a uncino.)

Ma una terminologia che sta avendo una vera rinascita online è quella della contrapposizione alfa/beta—nella completa ignoranza del suo vero significato scientifico. Perciò sono andata a cercare informazioni sul comportamento dei lupi.

"[Alfa è] un termine coniato dalla biologia, per comodità, sulla prima lettera dell'alfabeto greco," mi dice Monty Sloan, direttore veterinario e fotografo al Wolf Park, in Indiana. "Ma nell'opinione pubblica il suo significato è cambiato." Per prima cosa, i branchi di lupi hanno due alfa: un maschio e una femmina. "In un branco ci sono sempre due alfa. È la definizione di branco, per quanto piccolo sia il branco, ce ne sono due dominanti. Se altri lupi entrano a far parte del branco, si sottomettono a quei due. Ed è così che si sviluppa una gerarchia."

I due alfa sono generalmente quelli che hanno una prole; in America soprattutto, i branchi sono di solito "nucleari". È per questo che alcuni etologi hanno smesso del tutto di usare il termine alfa, per esempio David Mech che pur nel suo libro The Wolf degli anni Settanta l'aveva reso popolare. "Oggi li chiamiamo figure parentali," scrive sul suo sito. Il maschio alfa vero non ha un sacco di femmine quando vuole perché è il più forte, il maschio alfa è il padre.

"Per la posizione di alfa non combatti, la erediti. Ti ritrovi al posto giusto al momento giusto," dice Sloan. "Devi solo avere una discendenza, e la discendenza si sottometterà ai genitori. Basta questo."

Secondo To Be An Alpha, un sito dedicato agli uomini che vogliono diventare i maschi dominanti del loro gruppo, l'alfa "parla a voce alta" e "non ha paura del confronto fisico."

I lupi dominanti non hanno paura del confronto fisico, ma non sono nemmeno quelli che lanciano la sfida. "Il lupo dominante non va in giro a farsi bello e mostrarsi aggressivo nei confronti degli altri maschi," dice Sloan. "Questo è piuttosto il segnale di paura, o di mancanza di sicurezza in se stesso, e il lupo che si comporta così non è affatto dominante."

Un'altra idea diffusa, ma sbagliata, è che i maschi alfa siano dominanti sulle femmine alfa. "La dominanza di un sesso sull'altro, per loro, non è importante," dice Sloan.

I lupi che ho visto al Wolf Park sono fratelli. C'era Kanti, il maschio alfa, e Fiona, la femmina alfa. Lei è dominante su Kanti. "Se c'è un alterco tra loro, è Kanti che finisce con la schiena a terra, sottomesso," dice Sloan. "Anche se lei è molto più piccola di lui, è lei il lupo dominante del branco." E questo succede spesso.

Gli alfa, oltretutto, non sono nemmeno i soli ad avere diritto alla riproduzione. "Le relazioni tra lupi sono tutte uno a uno. Ogni lupo ha una relazione individuale con gli altri lupi del branco," dice Sloan. L'ultima volta che un branco ha figliato, tre femmine hanno avuto prole ciascuna da un maschio diverso. Un'altra volta, la femmina alfa ha avuto un cucciolo con il maschio alfa un anno, e l'anno dopo con il fratello del maschio alfa. L'alfa ha fatto la parte del cuckold.

Ironia della sorte, essere beta—la cosa più abietta per un uomo che segua i dettami dei pick-up artist—non è così male per un lupo. "Se riesci a diventare il numero due, automaticamente prima o poi sarai il numero uno, perché sei già dominante su tutti quelli sotto di te," dice Sloan. "È una buona posizione. Molti dei nostri maschi alfa erano beta, prima."

E cosa ne pensano i lupi delle tecniche "ispirate agli animali" dei pick-up artist? Ho cercato di fare il pavone con Fiona, presentandomi davanti a lei con una bella giacca rossa e un cappello a falda stretta. "Il tuo manto è così lustro," le ho detto. "Devi usare un sacco di balsamo." Fiona non ha battuto ciglio.

"Oh, sì," è intervenuto Sloan. "Soprattutto grasso di cervo."

Ho scoperto che anche fare "il pavone" non è proprio quello che pensiamo. Noi magari siamo colpiti dallo spiego di piume colorate nella ruota, ma le femmine del pavone non sono sempre interessate a quello che vedono. Ascoltano, piuttosto. I pavoni fanno vibrare le piume della coda in due pattern diversi; insomma, twerkano.

Questo twerking produce una vibrazione a bassa frequenza che attrae le femmine. "I ricercatori hanno registrato quei suoni e li hanno fatti ascoltare agli uccelli," ha scritto Bryce Hoye per la CBC. "Sia le femmine che i maschi hanno risposto al suono." Insomma, pare ci sia una nuova tecnica che i pick-up artist dovrebbero prendere in considerazione.

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