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Rami Jarrah: In generale c'è stata un'escalation di attacchi nel centro della città. Circa una settimana fa, gli attacchi erano concentrati nel nord e sul fronte meridionale, zona di scontri tra il regime e i gruppi di opposizione, ma ora sono anche nel centro della città. Questa mattina [9 dicembre] c'è stato un attacco a Salheen, una zona del centro di Aleppo, in cui sono state uccise almeno nove persone e ne sono state ferite altre 15.Ieri c'è stato un attacco nel quartiere di al-Sukari… Voglio dimostrare che ogni giorno c'è più o meno un attacco nell'area centrale della città, attacchi che colpiscono arree residenziali.Parlami del ruolo dei russi. Cosa sta succedendo e dove sembrano non capire i nostri media?
In generale, c'è una tale disinformazione tale per cui non si arriva a capire che i civili [vittime dei bombardamenti] non sono nemmeno in aree sotto il controllo dell'ISIS. Ovviamente sono contro le morti civili anche all'interno dei territori controllati dall'ISIS, ma il punto è che qui siamo fuori da ogni giurisdizione dell'ISIS.Si tratta di attacchi random, in zone residenziali. Possono farlo perché è in ballo una lotta lotta al terrorismo con 12 paesi che sono intervenuti in Siria e ne bombardano alcune zone per combattere l'ISIS. Ma ci sono due parti, il regime siriano e la Russia, che cercano di trarre vantaggio dalla situazione attaccando anche zone che si oppongono a loro. Ma queste si oppongono anche all'ISIS. Perciò c'è un'ipocrisia di fondo, loro attaccano chi si oppone all'ISIS—ed emerge dunque piuttosto chiaramente che non hanno intenzione di eliminare l'ISIS prima di eliminare chi si oppone ad Assad, quella che considera il governo di Assad una dittatura.
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Ad Aleppo, se senti il rumore di un aereo esci e guardi in cielo. Gli aerei russi sono bianchi. Quelli siriani fanno un rumore diverso e sono verdi o neri. Quando è un aereo russo, senti lanciare il missile, ma poi questo non colpisce vicino a dove è stato lanciato. La flotta siriana non ne hanno i mezzi. Una volta ho visto un aereo russo sganciare missili sopra di me e poi abbiamo scoperto che il missile aveva colpito quattro chilometri più in là. I russi attaccano in diagonale. In più gli attacchi russi sono durante il giorno, e quelli siriani di notte.Hai un'idea, o delle stime, di quanto frequenti siano gli attacchi russi?
La maggior parte dei bombardamenti su Aleppo al momento sono russi. Mi ha sorpreso, ma è così. Con un massimo di 15 bombe in un giorno, per quello che ho visto. A volte sei—conta che ogni aereo può portare fino a sei missili, quindi a un aereo corrispondono sei bombe. Di solito c'è un attacco al mattino tra le nove e le 11 e poi uno la sera, all'imbrunire. Durante la notte ci sono molti bombardamenti, ma quelli come ti dicevo prima sono siriani. Non li ho mai contati, ma direi che sono tra i quattro e i sei a notte. Di giorno come ti dicevo ci sono anche 15 attacchi russi. In un giorno normale ci sono tra i sei e i dieci attacchi.Cosa succede a terra? Cosa vedi?
Disperazione, tanta disperazione. Soprattutto ora che il confine con la Turchia è stato completamente chiuso. Nessuno può entrare e nessuno può uscire. È più facile entrare che uscire, comunque. Tantissim qui si sentono completamente isolati dal resto del mondo.
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Sì. Sono vicino alla prima linea. Ma stanno lanciano missili "elephant", poco precisi. Li lanciano dall'altro fronte quindi sanno che colpiranno da questa parte, ma non sanno dove di preciso. È un'arma artigianale, poco precisa.Ora ci sono scontri?
Ne partono anche 100 al giorno, di questi missili. A volte nessuno. A volte dieci. Altre 20 contemporaneamente—sono molto veloci, fanno tanto rumore. Hai mai sentito parlare di missili elephant?No.
Fondamentalmente fanno il barrito di un elefante. Senti il rumore, conti fino a 20 e il missile atterra. In pratica, sono…Ecco, ora ci sono gli aerei.Adesso?
Sì. Non usano più le barrel bomb [ordigni esplosivi improvvisati via aria], non ce ne sono più. Gli attacchi aerei russi o siriani non bersagliano le prime linee, perché ci sarebbe il rischio di colpire i propri uomini o le loro linee—perciò le prime linee sono per lo più stabili. Lanciano questi missili elephant, che salgono e scendono. Anche se sono molto lenti, all'impatto hanno comunque il 70-80 percento della forza di una barrel bomb. Ne usano moltissimi e non c'è modo di risalire al luogo di fuoco. Li usano addirittura più dei bombardamenti aerei.È da un po' che ti occupi di questo conflitto. Quanto è frustrante assistere alla disinformazione, all'immobilità?
[Inizialmente] c'erano un sacco di attivisti. Avevi l'impressione che l'informazione fosse il contributo più prezioso che eri in grado di dare. Ma poi molti di questi attivisti se ne sono andati, e le cause sono molteplici. Principalmente sono stati gruppi come l'ISIS, al-Nusra e ovviamente anche il regime siriano; per i media activist e i giornalisti in generale—specialmente stranieri—è diventato estremamente difficile lavorare in Siria. È per questo che in Siria non trovi giornalisti stranieri. E che non ci sono giornalisti seri, giornalisti siriani, in grado di fornire informazioni oggettive—che siano in grado di spiegare alla comunità internazionale o anche araba, o anche solo siriana, cosa sta succedendo.
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