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Música

La rave culture spiegata agli americani

Adesso che gli americani impazziscono per la "EDM" e l'MDMA, è bene chiarire un paio di punti.

America,

il tuo rapporto con la rave culture somiglia al nostro con il football americano. L'avrai pure inventata nelle tue città industriali del Nord, ma è il resto del mondo ad averla veramente compresa. L'hai partorita come una figlia prematura solo per poi realizzare di non essere un genitore adatto, e quindi essere costretta ad affidarla al resto del mondo per garantirle una crescita decente.

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Adesso è di nuovo parte della tua vita e tu non sai gestirla.

Negli ultimi 25 anni, mentre voi vi ascoltavate i Creed, in Europa ci si dava al double dropping, ci si sballava e si chiedeva continuamente agli sconosciuti partecipanti delle serate se "si stessero divertendo". Voi pensavate che tutto questo facesse di noi degli omosessuali, dei drogati esistenzialisti (e forse è in parte vero) e per anni avete opposto strenua resistenza alle vacanze in Grecia, al Ministry Of Sound e alla musica di Paul Oakenfold. Sulla scena americana, vi accontentavate di bere qualche birra, fumare qualche canna e "spararvi" la musica di Kid Rock e dei 2 Live Crew.

Ultimamente, però, qualcosa è cambiato. Ci sono ragazzi che tessono le lodi della MDMA, Trinidad James parla in continuazione di pasticche, di "Molly" [slang per MDMA], e così anche Danny Brown e Future. Un paio di anni fa, sul tour bus di Lil Wayne è stata trovata abbastanza ecstasy da poter soddisfare il fabbisogno di qualche ora dell'intera Love Parade di Berlino, e perfino l'ultima canzone delle Destiny's Child non sarebbe fuori posto a un rave dei primi anni Novanta.

Americani alle prese con la rave culture al Camp Bisco Festival di New York.

Ora, migliaia di ex teenager pulitini ed "euromofobi" scambiano i loro biglietti dell'Ozzfest per quelli di Skrillex e girano al Coachella con cartelli che dicono "Daft Punk Rocks!". Un collega mi ha detto che, quando lui era al liceo, ascoltare musica house era più o meno come ascoltare gli album di musica leggera, quanto a considerazione sociale. Adesso invece lo fanno tutti. C'è come un contagio, e potrebbe benissimo essere MDMA nelle acque potabili.

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Ma non sono sicuro che voi americani capiate veramente la cosa. Oddio, sono sicuro che Levont Vincent, Terrence Parker, Juan Atkins e Kenny Dixon Jr capsicano. Ma i ragazzi non credo. In effetti, noi impasticcati militanti del vecchio mondo troviamo molto divertente che proprio non ci riusciate. Questo è un continente che usava "Born Slippy" come colonna sonora di campagne politiche e passaggi genitoriali a scuola. Da noi ci sono politici che si impasticcano e dj che hanno aperto strutture di recupero. Guardarvi mentre vi approcciate all'ecstasy e alla dance ci fa lo stesso effetto che un filmato di un saggio di quadriglia farebbe a voi.

Ho visto l'aftermovie del vostro festival Camp Bisco, ho sentito il vostro Deadmau5 e ho pensato che potesse tornarvi utile una rapida terapia d'urto su cosa fare e cosa non fare quando si tratta di rave culture.

TUTTA LA MUSICA DANCE È ELETTRONICA, IDIOTI

La prima volta che ho sentito il termine "EDM" [Electronic Dance Music], non ero sicuro di cosa significasse. Ho supposto che la "M" stesse per musica, la "E" per europea o eclettica, e la "D" per digitale, un riferimento al fatto che si crea col computer. Non mi aspettavo qualcosa di così stupidamente ovvio come "musica dance elettronica". È come chiamare un genere "rock per chitarra" o "ska per tromba".

Tutta la musica dance/house/bass è elettronica. Provate a pensarci. Musica. Dance. Elettronica. Sembrate una prozia che cerca di spiegare l'ultimo album di Moby o un poliziotto di provincia ritardato che va in giro a fare domande sul rave che sta cercando di blindare. Vi fa sembrare dei novellini, e pure dei novellini stupidi. Quindi pensate a qualcosa di meglio per parlare di Afrojack.

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LA BATTERIA NO!

Forse sono saltato alle conclusioni troppo in fretta. A me sembrava ovvio, ma a giudicare dal filmato di Camp Bisco, sembra che davvero vogliate fare musica dance live. La batteria? Seriamente? La musica house dal vivo dovrebbe essere relegata ai jazz bar o alle discoteche di Mayfair che assoldano suonatori di bongo per le serate funky. A meno che non suoni "Calabria", un sassofonista non dovrebbe mai mettere il naso in una serata simile.

Foto di Andrew Franciosa©

SE CHIAMATE "MOLLY" L'MDMA, RICORDATE CHE AVETE PRESO "UN PO'" DI MOLLY, NON "UNA MOLLY"

A costo di suonare pedante, vi assicuro che non c'è niente di peggio che parlare di droghe quando non si sa niente di droghe. So che per voi è ancora una cosa tutta nuova, ma sembrate quegli sfigati che a scuola chiedono "Amico, ma hai fumato della droga?" Prendete "una" pasta perché "pasta" è singolare, oppure prendete "un po'" di MDMA perchè l'MDMA è una polverina.  A meno che non vi piaccia andarci pesante, e vi sparate un cristallo intero, cosa che non fa per voi e che francamente mi spaventa un po'.

In più, impasticcarvi di sabato sera non fa di voi dei novelli Timothy Leary. Non siete cosmonauti nell'universo psicotropo, che torneranno al loro intimorito pianeta quotidiano con storie delle galassie che hanno esplorato. È una droga di larghissimo consumo ormai da tre decenni.

NON C'È BISOGNO DI UN DROP IN OGNI PEZZO

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Sapete cosa è davvero necessario che la musica ti dia quando stai ballando in una stanza buia e gremita di persone strafatte? Di ripetizione. Non di ninnananne noiose seguite da esplosioni di rumori fastidiosamente forti. Anche la d'n'b è molto meglio quando è un assalto costante e sempre uguale, quando il passaggio tra un pezzo e l'altro è sfumato, e anche i più navigati  si spogliano e smandibolano a zeta. Quelli della EDM sembrano voler imitare i Pendulum o i primi Slipknot, le cui tracce sono per lo più un accumulo inutile di drop, come un'eplosione su un treno fantasma.

NON PUOI FARE HOUSE ED ESSERE CONTRO LE DROGHE

Il momento più basso nella storia dell'EDM finora è stata sicuramente l'inutilissima lite tra il Phil Collins della scena, Deadmau5, e la sempre-in-ritardo-sul-carrozzone-del-vincitore Madonna. Quest'ultima ha fatto un maldestro riferimento all'uso di MDMA sul palco, nello stesso tono in cui vostra madre potrebbe parlare di "spinelli" attraversando schiscia schiscia Camden Market. È stato patetico ma innocuo. Deadmau5, invece, l'ha presa sul personale e come se fosse il Grande Capo della Scena Mondiale è salito sul pulpito per denunciare Madonna di aver glamourizzato "la merda che ha bloccato la EDM per anni".

Parliamoci chiaro: non è necssario drogarsi per godersi la musica dance. Nessuno vuole essere completamente intrippato in mezzo ai fan della psytrance. Ma la "EDM", come 'Mau5 insiste a chiamarla, è talmete connessa all'uso ricreativo di droghe che negarlo equivale a negare l'intera cultura. Come se Shane MacGowan si mettesse a insultare chi è ubriaco ai concerti dei Pogues, o come se SpaceGhostPurrp iniziasse a predicare che "l'erba è solo una via di fuga".

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I DJ NON SONO ROCK STAR

Per quanto sia doloroso, dovete affrontare il fatto che l'uomo dietro il Mac non è l'ultima icona rock dalle seducenti movenze che voi vorreste. È semplicemente un uomo con un portatile e una t-shirt con il nome della sua etichetta discografica stampato sopra. I dj sono quasi invariabilmente uomini con un'abbronzatura finta e una conoscenza ai limiti dell'autismo di 12 pollici di EBM fuori commercio che suonano techno con bassi da farti sanguinare il naso. È questo che li rende ciò che sono e che gli permette di rimpolpare le loro entrate fregando gli utenti di Discogs. Certo, ci sono anche un paio personaggi strambi che hanno fatto abbastanza serate e abbastanza soldi e che per questo si credono rock star, ma gli unici in Europa che ancora ascoltano i Justice sono i francesi.

Moodymann una volta ha detto che "il talento si vede sul giradischi", e sebbene sia un'affermazione modesta per un così grande produttore, non aveva torto. Perché nessuno vuole un dj che si senta Bono. C'è un motivo se l'attuale gruppo di superstar della EDM si nasconde dietro acconciature e mascheroni, e il motivo è che per la maggioranza sono delle persone prive di interesse, quindi smettetela di fissare la postazione del dj come se fosse l'altare di una chiesa.

DOVREBBE RENDERVI FELICI

In ultimo, cosa forse più importante, questo non è nu-metal, ragazzi. Bush non è più alla Casa Bianca, siete sulla strada giusta per ottenere ogni tipo di libertinismo europeo, non vi serve un altro Woodstock 1999 e nessuno vuole vedere un mucchio di gente strafatta farsi calpestare a morte in un pogo. Mi rendo conto che impasticcarsi e mordicchiarvi le orecchie a vicenda non si adatti molto a tutta quella vostra idea di "robusto individualismo", ma almeno provateci. Il senso di empatia che proverete per i vostri simili vi tornerà utile per godervi quel futuro socialista che tutti aspettate con ansia.