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Protestare per il diritto di essere omofobi

Siamo stati alla protesta silenziosa di chi combatte per la famiglia gay-free.

Un'amica di un'associazione per i diritti LGBT mi ha raccontato di "un nuovo modo di essere omofobi". Mi diceva che c'era un nuovo gruppo ispirato ai Manif Pour Tous francesi, da poco tempo arrivati anche in Italia, che avevano iniziato a manifestare contro il disegno di legge Scalfarotto contro l’omofobia stando fermi, in silenzio, con un libro in mano. "E qualsiasi cosa tu dica, la loro risposta è: ‘Ma noi non stiamo dicendo o facendo nulla di omofobo. Non si può più neanche leggere un libro?’" Lei aveva partecipato alla contestazione a Bergamo del 9 novembre 2013, di fronte alla quale la redazione di Tempi è trasecolata. Cercando di capire qualcosa di più su questo movimento tentai di contattarli. Il primo approccio con le Sentinelle è stato tramite una mail su Facebook (per il momento sul sito c'è solo un form, a cui comunque non avevo ricevuto risposta), con una richiesta per una video-intervista. Con gentilezza mi hanno risposto di non essere interessati, quindi il 15 dicembre 2013 sono andata alla manifestazione di Milano in Piazza San Fedele, in pieno centro.

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All'ingresso della piazza erano presenti due camionette dei carabinieri, a sinistra della basilica una camionetta della polizia e in ogni passaggio che dava su San Fedele presenziavano piccoli gruppi di carabinieri. In mezzo a questi controlli, alle 15.45, si stavano preparando le Sentinelle per la veglia.

Le veglie durano un'ora, ogni sentinella mette un lumino acceso davanti a sé, tira fuori un libro e legge in silenzio. Ho cominciato a cercare qualcuno che rispondesse a qualche domanda, e uno dei volontari mi ha portata da Pietro Invernizzi, portavoce del movimento. Quando accennai a fare delle domande, una delle responsabili della comunicazione (o almeno credo sia quello il ruolo) mi fermò dicendo che aveva capito chi ero, che aveva risposto lei alla mia mail, e che se dicevano di non volere interviste voleva dire che non volevano interviste. Disse che se volevo sapere cosa facevano dovevo ascoltare il comizio a inizio e fine della veglia, e per tutte le altre domande avrei trovato le risposte sul sito. Non ha specificato la sezione, ma non credo sia quella del manifesto:

o quella dei documenti:

Qualche informazione in più si trova sulla pagina della “Mozione a tutela della libertà di opinione”, una mozione da presentare ai comuni in cui si annunciano quelli che secondo le Sentinelle e altri movimenti per la famiglia sostengono del disegno legge Scalfarotto, ribaditi anche durante il comizio pre-veglia e ripetuti da tutti i volontari e scritte sui volantini che porgevano a tutti i passanti.

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Il disegno di legge Scalfarotto aggiunge una aggravante alla legge Mancino del 1993, creata per condannare incitazioni alla violenza e alla discriminazione razziale, etnica o religiosa. Con questo disegno, sono sanzionabili anche le violenze fondate sull'omofobia o transfobia—in nessuna parte del testo vengono descritte l'omofobia e la transfobia. È stato finora approvato alla Camera, insieme al sub-emendamento Gitti (Gregorio, deputato di Scelta Civica), grazie al quale, in sostanza, se un'organizzazione politica o religiosa o di altro tipo ha una posizione che potrebbe essere discriminatoria per i gay, questo non sarebbe un problema. Le Sentinelle in Piedi (e le associazione pro-vita, pro-famiglia,  pro-tuttobastachesiaetero) sostengono che se questo disegno dovesse diventare legge, un libero cittadino potrebbe rischiare il carcere se dicesse che il matrimonio gay è contronatura, o che i bambini devono avere solo un padre e una madre, "Non un Genitore 1 e un Genitore 2," come ripeteva Pietro Invernizzi prima e dopo la veglia. Questo è il motivo per cui manifestano, per la libertà di espressione e di opinione.

Quando il 15 dicembre i membri di Forza Nuova hanno tirato fuori le loro copie di Ordine e Futuro e di altri libri riconducibili al partito, le Sentinelle hanno chiesto di cambiare testi. I trenta militanti di Forza Nuova hanno accettato malvolentieri la cosa, e a fine manifestazione se ne sono lamentati, "E questi sarebbero a favore della libertà di espressione?" Ne hanno parlato anche sul loro blog. Un volontario delle Sentinelle mi diceva che non vorrebbe mai che il movimento venisse associato a Forza Nuova, ma quando chiesi se qualcuno si era mosso per vietare che FN pubblicizzasse le veglie sui loro siti ufficiali, non seppe rispondermi. Le Sentinelle sono comunque un gruppo piuttosto eterogeneo, composto da giovani studenti universitari fino a signore e signori di una certa età. Un altro volontario con la pettorina arancione mi ha spiegato che tutto quello schieramento di forze dell'ordine era precauzionale perché si temeva l'arrivo dei centri sociali. Invece la contromanifestazione è fatta da un gruppo di una trentina di ragazzi, che sono venuti a conoscenza della manifestazione su Facebook e che non fanno parte di nessuna associazione, si sono solo scambiati un po' di messaggi e hanno deciso di riunirsi. La prima idea era stata quella di cantare "YMCA", poi hanno deciso di cantare "Maledetta Primavera" e di limonare felici tra i carabinieri, senza entrare in piazza.

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Alle 17.15 erano finita la veglia e il comizio del portavoce, e i ragazzi della contromanifestazione si sono messi a parlare con i presenti. Tutti loro partivano con un pregiudizio: avevano a che fare con degli omofobi. Non avendo una legge che mi dica come si riconosce l'omofobia, non so bene come definire quello che è successo dalle 17.15 alle 19.00 circa, se non usando i termini “frustrante” e “EH?!”.

Il principale problema di non permettere a dei portavoce scelti di parlare a nome dell'associazione, è che a parlare al posto tuo ci si mette chiunque. Quando va bene, sono persone che alla domanda "Quale sarebbe il problema se le coppie gay si sposassero?" rispondono che il matrimonio è stato istituito per tutelare i figli nati da una coppia uomo e donna che possono concepirli (la cosiddetta “coppia naturale”), quindi gli omosessuali non dovrebbero poi così tanto porsi il problema (l'argomento "coppie etero sterili" è liquidato come "sfortunata circostanza"; a quello "coppie etero senza figli per scelta" si risponde "ma potrebbe comunque averli"). Quando va male, la discussione può degenerare in un secondo in “La lobby gay ti costringe a pensare che quello omosessuale sia l’amore vero,” e poi giù a valanga verso "L'aborto è omicidio" e "Gesù ha portato il cristianesimo in Italia." Quest’ultima citazione mi è state riportata da uno dei ragazzi che contromanifestavano, uno studente universitario omosessuale che come gli altri omosessuali presenti si è sentito porre la domanda "Ma se sei omosessuale cosa ti interessa sposarti?" con una tale persistenza, da avermi quasi convinta del fatto che forse il matrimonio non ha niente a che fare con il mostrare a tutti quanto ci si ama, checché ne dicano la Disney o le mamme.

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Ho chiesto ad alcune appartenenti all'associazione Bergamo Contro l'Omofobia, quelli che hanno organizzato le contestazioni finora più rumorose contro le Sentinelle, di spiegarmi quello che loro sanno di questo movimento. “Li abbiamo conosciuti attraverso la loro pagina Facebook. Quando abbiamo richiesto spiegazioni e abbiamo provato a farli ragionare, ci hanno bannato, censurando i nostri commenti e tutti quelli che dissentivano,” spiegano. “L’impressione, che poi si è trasformata in certezza parlando con alcuni di loro, è che gli organizzatori, attraverso un populismo molto basso, coinvolgono le frange più ignoranti della città.” Quando hanno visto le Sentinelle in piazza hanno individuato persone che già conoscevano: “C’erano esponenti di Alleanza Cattolica, gruppo ultracattolico estremista che si vanta di portare avanti terapie riparative, Forza Nuova, l’associazione antiabortista Scienza e Vita e persino un consigliere comunale di estrema destra,” e quando hanno parlato con alcune persone presenti, un rappresentante giovane e uno più anziano hanno definito l’omosessualità una malattia, “invitandoci a una conferenza di un miracolato dal Signore che ha ritrovato la strada dell’eterosessualità.

Il giovanotto, inoltre, non ha mancato di riderci in faccia quando abbiamo tentato di spiegargli come la pensavamo e perché eravamo lì.” La cosa buffa è che questo dibattito è scatenato da un disegno di legge che in realtà non rende felici nemmeno le persone che dovrebbe tutelare: “Attraverso l’emendamento Gitti permette a gruppi di varia natura di discriminare liberamente le persone gay, lesbiche e trans, in quanto (e cito testualmente) ‘Ai sensi della presente legge, non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione, la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza, né le condotte conformi al diritto vigente, ovvero assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni’. Quindi non capisco di cosa si preoccupino le Sentinelle, onestamente.” Sarebbe bello poterglielo chiedere.

Segui Chiara su Twitter: @chialerazzi Altro sul tema: Un tranquillo weekend di omofobia