FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

Siamo davvero poligami per natura?

Ho chiesto alla dottoressa Alina Rusu—biologa e psicologa specializzata in sessualità, etologia e psicologia evolutiva—di aiutarmi a chiarire alcuni luoghi comuni sul sesso.

Una volta, al liceo, un professore ci aveva assegnato un tema sulle perversioni sessuali. A quei tempi in Romania non c'era internet, e il porno esisteva solo in forma soft negli scaffali dei videonoleggi. Così avevo attinto alla biblioteca dei genitori di un mio amico, dove mi ero imbattuto in un libro che descriveva nel dettaglio un bel po' di "perversioni e devianze". Ovviamente cominciava parlando dell'omosessualità, per poi passare al feticismo e finire con alcuni riferimenti a zoofilia e necrofilia.

Pubblicità

Per fortuna da allora le cose sono cambiate parecchio. Oggi, di norma, il BDSM e il feticismo dei piedi non sono più considerati "terribili perversioni"—e a maggior ragione non lo sono nemmeno il sesso orale e l'omosessualità. Ma tutto questo mi ha portato a chiedermi: quanto ci vorrà prima che cambino tante altre idee e preconcetti?

Ho chiesto alla dottoressa Alina Rusu—biologa e psicologa specializzata in sessualità, etologia e psicologia evolutiva—di aiutarmi a chiarire alcuni luoghi comuni sul sesso.

A LIVELLO BIOLOGICO, IL SESSO ORALE NON PIACE A TUTTI
Toccare con la bocca gli organi escretori di qualcuno potrebbe non essere piacevole. Sono le zone da cui vengono espulse la pipì e la cacca, e per alcuni non ha senso star lì a esplorarli con la lingua.

Ovviamente per la maggior parte delle persone la cosa non rappresenta un problema: gli esseri umani tendono a godere nel dare e ricevere sesso orale. Ma l'idea che non a tutti piaccia farlo, magari per una particolare inclinazione biologica, è molto diffusa.

La mia ipotesi: Il sesso orale è qualcosa di naturale, che siamo biologicamente portati a ricercare. Può essere che la sua funzione primaria sia di creare intimità e ridurre lo stress—l'esatto motivo per cui i primati si spulciano a vicenda. O forse contribuisce a rafforzare i legami o a stabilire i rapporti di potere e sottomissione all'interno di una coppia? Dopotutto, così come i cani si annusano l'ano a vicenda, gli esseri umani se lo leccano.

Pubblicità

Magari funziona in entrambi i modi—e magari certe persone non hanno quest'inclinazione biologica.

Il parere dell'esperta: Non sappiamo con certezza se in natura è un comportamento che ossessiona davvero tutta una specie. In psicologia evolutiva se ne studia la diffusione in varie culture, così come tra gli animali, e si cerca di capire se si possa considerare una cosa universale.

Ma non ci sono studi che stabiliscono delle differenze in termini di vantaggi tra chi fa sesso orale e chi no. Secondo alcuni, il sesso orale è percepito come un elemento di diversificazione del repertorio sessuale di una coppia e questa variazione è collegata a un maggiore livello di soddisfazione sessuale.

Immagine via

IL SESSO È CONSENZIENTE SOLO SE LO SI DICE ESPLICITAMENTE
Nelle società liberali, in genere il sesso tra due adulti consenzienti è visto come un'attività piacevole e divertente. Tuttavia, c'è chi ha portato il concetto di "consenso" a nuovi livelli: tra i pensatori più liberali di queste società liberali si sta radicando sempre di più l'idea che il rapporto sessuale debba essere necessariamente preceduto da un consenso verbale esplicito.

Per esempio, nel tentativo di diminuire il numero di stupri nei campus universitari, l'anno scorso lo Stato della California ha approvato la legge del "Yes means yes" in sostituzione della vecchia massima "No means no".

La mia ipotesi: Immaginate di dover chiedere al vostro partner durante l'atto sessuale: "Posso metterti la mano sui fianchi?" "È un problema se mentre i nostri corpi si strusciano il mio pene si indurisce?" "Potresti schiaffeggiarmi un po' il sedere mentre mi penetri?"

Pubblicità

È la morte dela spontaneità, no?

La legge approvata in California era animata dalle migliori intenzioni, ma a me sembra un tantino futile. A meno che non stiate facendo sesso con qualcuno del tutto incapace di leggere questi segnali fisici abbastanza evidenti—qualcuno che si riallaccia i pantaloni o che vi toglie la mano dal sedere e ve la rimette sulla schiena—chiedere il permesso per ogni cosa è il modo più facile per distruggere l'atmosfera.

Il parere dell'esperta: Gli studi di psicobiologia della sessualità sui fattori associati a un maggior grado di soddisfazione sessuale all'interno di una relazione mostrano come la soddisfazione sessuale di una coppia sia maggiore se c'è più comunicazione tra le parti.

Gli psicologi specializzati in terapia di coppia consigliano spesso di utilizzare la comunicazione verbale fin dalle prime fasi di una relazione, così da prevenire o limitare le situazioni che potrebbero mettere a disagio uno o entrambi i partner.

GLI UMANI SONO PER NATURA MONOGAMI O POLIGAMI?
Eccoci arrivati a un dibattito che ha imperversato per decenni: gli esseri umani sono come i pinguini, e cioè inclini a scegliere un partner e a rimanergli fedele per il resto della vita, oppure sono come i bonobi, i più promiscui tra i primati?

Secondo Sex at Dawn: The Prehistoric Origins of Modern Sexuality, un best seller della psicologia evolutiva, per gran parte della loro evoluzione gli esseri umani hanno avuto diversi partner sessuali. La tesi si basa su una serie di argomentazioni evoluzionistiche che vanno dal dimorfismo sessuale alla dimensione dei testicoli fino al nostro costante bisogno di novità.

D'altro canto anche se non tutti gli uomini finiscono per avere relazioni stabili, è un dato di fatto che nella maggior parte dei tipi di società che conosciamo le cose prendano quella direzione, e non può trattarsi semplicemente di un caso.

La mia ipotesi: Be', siamo tutti diversi, no? L'educazione che abbiamo ricevuto, il luogo in cui ci troviamo, l'età: sono tutti elementi che giocano un ruolo fondamentale. Se sei una ragazza attraente di vent'anni che vive a New York è probabile che tu abbia più partner sessuali di un settantenne che vive nelle campagne inglesi.

Il parere dell'esperta: Le scienze evolutive e comportamentali si rifanno all'idea per cui i sistemi riproduttivi (la monogamia, la poligamia, ecc) sono il risultato delle pressioni selettive esercitate dall'ambiente, come l'accesso al cibo, il clima, il tempo e lo spazio, i compagni che ci scegliamo, ecc.

La risposta più semplice è dunque che il sistema riproduttivo di una data società dipende dal tipo di pressione selettiva subita dalle generazioni precedenti.