FYI.

This story is over 5 years old.

Droga

Smettere con l'alcol e le droghe prima dei trenta può cambiarti la vita

Sono soprattutto gli uomini a sviluppare problemi di depressione e ansia legati all'abuso di alcol e droga.

Donald Trump, la Brexit, l'insicurezza dei mercati finanziari e l'ascesa dei partiti populisti. Nel 2016 è successo di tutto e probabilmente vuoi solo dimenticartene. La soluzione classica per rimuovere qualcosa dal tuo cervello, ovviamente, è annegare i ricordi nell'alcol e sedare ogni pensiero rimasto con una o più sostanze stupefacenti.

Come magari già sai, però, non è sempre la scelta migliore. La dottoressa Sheri Jacobson, direttore clinico del centro di supporto psicologico Harley Therapy, fa notare che alcol e droghe danno una passeggera illusione di benessere che tuttavia sul lungo periodo imprigiona chi fa uso di tali sostanze in un circolo vizioso di infelicità.

Pubblicità

"L'alcol è ad esempio un depressivo che interferisce con i neurotrasmettitori, compresi quelli che ti permettono di tenere sotto controllo i livelli d'ansia," continua la dottoressa Jacobson. Quindi, anche se spesso si pensa che bere aiuti a calmare i nervi dopo una giornata stressante, in realtà l'effetto che si ottiene è esattamente l'opposto.

Foto di Michael Segalov.

"Se hai già avuto problemi di salute mentale, come ansia o disturbi della personalità, è probabile che l'uso di queste sostanze peggiori le cose invece che migliorarle," dice la dottoressa Jacobson. "Inoltre, se sei geneticamente predisposto a disturbi psichici, alcol e droghe aumentano le possibilità d'insorgenza di tali disturbi."

L'abuso di alcol e droghe interessa soprattutto gli uomini: in tutta Europa i decessi causati dall'alcol corrispondono al 13,9 percento delle morti totali di uomini, contro il 7,7 percento delle donne. Ansia e depressione sono disturbi comuni tra soggetti con una storia clinica di abuso di sostanze, come dimostrano numerosi studi condotti in Europa negli ultimi anni (anche i dati italiani sono allineati: secondo il ministero della Salute , nel 2014 il 78 percento delle diagnosi di patologie attribuibili all'alcol riguardavano uomini).

Non si è mai parlato molto di salute mentale maschile e, anche se disturbi come ansia e depressione colpiscono entrambi i sessi in egual misura, gli uomini che in Europa chiedono aiuto sono quasi la metà delle donne. Nonostante i personaggi del mondo dello spettacolo che ammettono pubblicamente di soffrire di ansia o depressione siano in aumento e ci siano sempre più campagne mediatiche volte a incoraggiare gli uomini a parlare dei loro problemi, molti continuano a tenersi tutto dentro.

Pubblicità

Le ragioni potrebbero essere le più disparate, ma conosco un sacco di uomini che non hanno compreso la gravità dei loro problemi di salute mentale perché troppo annebbiati da birra, droghe sintetiche, hangover e momenti d'infelicità schiacciante. Uomini che non sono riusciti ad affrontare i loro problemi finché non si sono dati una calmata con alcol e droghe. E so che difficoltà simili non riguardano solo il mio gruppo di amici e conoscenti.

Bob quando ancora si dedicava ad alcol e droga.

Bob Foster ha 33 anni ed è sobrio da 17 mesi. Fino ad allora la sua settimana tipo "iniziava sentendomi molto depresso e spaventato di uscire dal letto il lunedì mattina. Dopo una giornata passata a evitare le email e a rispondere a monosillabi durante le riunioni in ufficio, la sera andavo in palestra e solo lì iniziavo a sentirmi vagamente meglio grazie a tutte quelle care endorfine che il corpo rilascia facendo sport. Il martedì mi sentivo un pochino meglio e tornavo in palestra, idem il mercoledì. Il giovedì non facevo che aspettare il momento di uscire dall'ufficio e potermi andare a chiudere in un pub, dove rimanevo fino all'una o alle due del mattino bevendo e tirando montagne di coca per poi passare un venerdì di merda al lavoro e ricominciare a bere nell'esatto momento in cui mettevo piede fuori dall'ufficio solo per smettere di sentirmi una merda. La notte continuavo a tirare coca e tornavo a casa alle sette del mattino successivo per poi dormire tutto il giorno e, se possibile, replicavo quanto fatto il venerdì anche il sabato, altrimenti mi chiudevo nella mia stanza per tutto il resto del weekend."

Pubblicità

Una routine in cui la settimana è scandita dall'alternanza giorni lavorativi-sobrietà e weekend-droghe e alcol è stata un elemento chiave nel peggioramento delle condizioni di salute mentale di Bob. "Da quando ho vent'anni ho aumentato progressivamente le dosi di antidepressivi e calmanti," dice Bob. "Non mi era mai passato per la testa che sbronzarmi di una sostanza depressiva e tirare una sostanza che ti rende paranoico avrebbe potuto farmi diventare davvero depresso e paranoico."

Quindi, come e quando ha deciso di smettere? Bob mi ha detto che "non ho avuto nessuna illuminazione; si è trattato di un insieme di più elementi. Avevo già provato a smettere per qualche mese negli anni passati, e sapevo che mi avrebbe fatto stare meglio. Continuavo a vedere gli altri intorno a me dare un senso alla loro vita, chi sposandosi, chi comprando casa, chi cambiando lavoro, e mi sono sentito come se io invece fossi ancora fermo ai blocchi di partenza. Così ho organizzato una festa d'addio alla mia eterna adolescenza: mi sono preso sei grammi di coca e un bel po' di MDMA; volevo veramente esagerare. Ho pensato che se fossi stato abbastanza di merda nei giorni successivi da farmi passare la voglia di drogarmi forse ce l'avrei fatta a uscirne definitivamente. E così è stato."

Quei giorni di down sono stati la scossa di cui Bob aveva bisogno, dopodiché "i primi mesi sono stati una vera rivoluzione."

Pubblicità

Le cose sono andate un po' diversamente per Marcus Veda, ex DJ, ora insegnante di yoga a Londra. Per lui iniziare ad alzarsi all'ora in cui solitamente andava a dormire non è stato un cambiamento repentino. "Per dieci anni ho fatto schifo. Facevo di tutto, bevevo di tutto e buttavo giù di tutto. Dieci anni di vita dissoluta," ci spiega.

Proprio come Bob, anche Marcus ha attraversato fasi altalenanti nella sua vita da consumatore, che cercava però di mitigare per mantenersi quanto possibile in salute. "In tour ci comportavamo da leoni, ma quando tornavo in città cercavo di mantenere uno stile di vita il più sano possibile fino al tour successivo. In quanto appassionato di sport e palestra, in particolare di arti marziali, sono sempre stato cosciente dell'impatto delle droghe sulla salute. Pensavo, però, che bastasse compensare, e per un po' è stato sufficiente. Poi mi sono accorto che anche praticare yoga e arti marziali mi faceva sentire su di giri, non solo le droghe."

Dopo aver fatto arti marziali per cinque o sei anni ed essersi appassionato allo yoga, Marcus ha iniziato a farsi sempre più domande sul suo stile di vita. "Infine ho iniziato a chiedermi, 'Ma ne vale davvero la pena? Mi sto divertendo o no?' Il giorno dopo, l'hangover avrebbe mandato all'aria la mia giornata e non sarei riuscito a fare quello che volevo. E passare un giorno a letto ogni volta che mi ubriacavo voleva dire vivere metà della settimana. Alla fine mi sono semplicemente reso conto che non ne valeva la pena."

Pubblicità

Nei dieci anni in cui ha fatto il DJ, Marcus non soffriva a livello patologico di depressione e ansia, ma comunque sa che la sua vita quotidiana oggi è radicalmente diversa dal passato: "Oggi sono una persona molto più equilibrata. Chi vive aspettando il weekend va avanti con il pilota automatico durante la settimana lavorativa. Invece adesso per me ogni giorno ha la stessa importanza, ho smesso di aver paura del lunedì e dei momenti tristi."

Per Bob, la qualità della vita è migliorata enormemente dopo la decisione di smettere con alcol e droghe.

"Se da un lato sembro ringiovanito di cinque anni e ho perso quasi 13 chili solo nei primi tre mesi, dall'altro ho notato un improvviso miglioramento anche a livello intellettivo: ragiono al doppio della velocità di prima e mi sento anche più sveglio, davvero. In più, sono maturato molto in un breve periodo: ho smesso di seguire passivamente i miei amici al pub per distruggerci fregandomene di tutto; ora sono più organizzato, ho smesso di vivere in un'eterna adolescenza. La mia stanza non è più incasinata, ho iniziato a rendere di più anche al lavoro. Ho iniziato a sentirmi meno debole, a non sputtanarmi tutti i soldi, mi sono rimesso in forma. Insomma, per la prima volta da quando sono adulto mi sono sentito in pace con me stesso."

Certo, smettere di bere alcolici e assumere droghe in una società che ha fatto di questi due svaghi un punto di riferimento non è facile, e non esiste alcuna garanzia che i benefici siano pari a quelli esperiti da Bob.

Abbandonare certe dipendenze e abitudini può essere difficile, come può confermare chiunque abbia provato a non bere per un po'. Fortunatamente, per la maggior parte dei comportamenti che creano dipendenza esistono anche gruppi di aiuto e sostegno, come gli Alcolisti Anonimi o i Narcotici Anonimi. Ma ci sono anche altre soluzioni, come sostiene la dottoressa Jacobson: "Se in un gruppo non ti senti a tuo agio, non scartare a priori l'opzione di una terapia professionale. Un consulente esperto in dipendenze può offrirti un sostegno prezioso in un ambiente in cui ti puoi sentire libero di esprimerti—cosa che non sempre si può fare con amici e famigliari, nonostante le buone intenzioni."

"Smetti per tre mesi e vedi come va," dice Bob quando gli chiedo che consiglio si sentirebbe di dare a un uomo che sta vivendo quello che lui ha passato. "Tre mesi sono abbastanza per renderti conto di quanto radicalmente la tua vita può cambiare senza alcol e droghe. È anche un punto di svolta perché, nonostante sia difficilissimo arrivarci, giuro che una volta lì capirai perché è così importante."

@bryony_stone